L'Azienda USL Latina ha messo in piedi da quest'anno un sistema di monitoraggio informatico dell'attività dei Punti di Primo Intervento cercando di trovare le scuse per dimostrare che ci sarebbe uno scarso afflusso e quindi per chiuderli. Benché dai dati risulti in tutti i casi un'attività superiore a quella dell'anno passato ha deciso di chiuderli comunque.
Appare strano che analoga attenzione non venga rivolta anche al servizio di continuità assistenziale (Guardia medica).
Dall'esame del bilancio dell'esercizio 2018 della stessa Azienda e in particolare macrodati (Allegato LA) risulta che nel 2018 il costo del servizio della continuità assistenziale nella provincia di latina è stato di € 9.399.000,00 (in aumento rispetto agli 8.063.000,00 del 2017) e pari a circa l'1% della spesa totale (pari circa alla spesa per i PPI).
Il servizio di Continuità assistenziale dovrebbe essere attivo nei seguenti orari:
– dal lunedì al venerdì: dalle ore 20,00 alle ore 8,00
– il sabato (o qualsiasi giorno prefestivo): dalle ore 10,00 alle ore 8,00 (22h)
– la domenica (o qualsiasi giorno festivo); dalle 8,00 alle 8,00 (24h).
Il servizio è gratuito esclusivamente per i residenti; per i non residenti ed i turisti si applicano delle tariffe corrisposte direttamente al medico che rilascia regolare ricevuta (salvo diverse disposizioni regionali).
Il servizio di guardia medica è rivolto prevalentemente alla gestione dei codici bianchi (in modo da non affollare il pronto soccorso che deve gestire i codici: verde, giallo e rosso)
Ma cosa dovrebbe fare il servizio della Continuità assistenziale?
-Visite domiciliari: il medico in scienza e coscienza valuta se accogliere o meno la richiesta di un paziente di effettuare una visita domiciliare. In caso di rifiuto e successiva precipitazione del quadro clinico del paziente, sussiste il rischio di dover rispondere legalmente dell’omissione
-Visite ambulatoriali negli orari su indicati
-Consulti telefonici: Il consiglio telefonico è un atto medico a tutti gli effetti
-Certificazioni di malattia: dalle ore 20,00 dei giorni feriali e dalle 10,00 dei giorni prefestivi, quando il Medico di famiglia non è in servizio, per la relativa certificazione di malattia ci si può rivolgere al Servizio di Continuità Assistenziale che, dopo visita medica, può rilasciare il certificato solo a partire dal giorno dell’effettiva constatazione della malattia. La durata del certificato è di norma di un giorno. Solo nei prefestivi e festivi il certificato di malattia può avere durata massima di 72 ore (tre giorni).
-Possono prescrivere solo farmaci urgenti (per terapie non differibili per 72 ore) e non più di 2 confezione per ricetta e non dello stesso farmaco (eccezione antibiotici iniettabili: max 6 confezioni).
-Possono fare i Certificati di constatazione di decessi.
Come mai non viene rilevato e reso pubblico il numero delle visite domiciliari e delle altre prestazioni effettuate?
Come mai l'Azienda USL Latina con una disposizione interna del 17 gennaio scorso avrebbe interrotto le visite ambulatoriali?
Potrebbe essere ipotizzabile che tale decisione abbia aumentato la pressione sui PPI e sui servizi di Pronto Soccorso ospedalieri ?
Il servizio di Continuità assistenziale dovrebbe essere attivo nei seguenti orari:
– dal lunedì al venerdì: dalle ore 20,00 alle ore 8,00
– il sabato (o qualsiasi giorno prefestivo): dalle ore 10,00 alle ore 8,00 (22h)
– la domenica (o qualsiasi giorno festivo); dalle 8,00 alle 8,00 (24h).
Il servizio è gratuito esclusivamente per i residenti; per i non residenti ed i turisti si applicano delle tariffe corrisposte direttamente al medico che rilascia regolare ricevuta (salvo diverse disposizioni regionali).
Il servizio di guardia medica è rivolto prevalentemente alla gestione dei codici bianchi (in modo da non affollare il pronto soccorso che deve gestire i codici: verde, giallo e rosso)
Ma cosa dovrebbe fare il servizio della Continuità assistenziale?
-Visite domiciliari: il medico in scienza e coscienza valuta se accogliere o meno la richiesta di un paziente di effettuare una visita domiciliare. In caso di rifiuto e successiva precipitazione del quadro clinico del paziente, sussiste il rischio di dover rispondere legalmente dell’omissione
-Visite ambulatoriali negli orari su indicati
-Consulti telefonici: Il consiglio telefonico è un atto medico a tutti gli effetti
-Certificazioni di malattia: dalle ore 20,00 dei giorni feriali e dalle 10,00 dei giorni prefestivi, quando il Medico di famiglia non è in servizio, per la relativa certificazione di malattia ci si può rivolgere al Servizio di Continuità Assistenziale che, dopo visita medica, può rilasciare il certificato solo a partire dal giorno dell’effettiva constatazione della malattia. La durata del certificato è di norma di un giorno. Solo nei prefestivi e festivi il certificato di malattia può avere durata massima di 72 ore (tre giorni).
-Possono prescrivere solo farmaci urgenti (per terapie non differibili per 72 ore) e non più di 2 confezione per ricetta e non dello stesso farmaco (eccezione antibiotici iniettabili: max 6 confezioni).
-Possono fare i Certificati di constatazione di decessi.
Come mai non viene rilevato e reso pubblico il numero delle visite domiciliari e delle altre prestazioni effettuate?
Come mai l'Azienda USL Latina con una disposizione interna del 17 gennaio scorso avrebbe interrotto le visite ambulatoriali?
Potrebbe essere ipotizzabile che tale decisione abbia aumentato la pressione sui PPI e sui servizi di Pronto Soccorso ospedalieri ?
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