venerdì 20 settembre 2019

NELLA PROVINCIA DI LATINA COLLOCATA AL 109° POSTO PER LA SANITA' IN ITALIA MANCANO I PRONTO SOCCORSO, LE AMBULANZE MEDICALIZZATE, MA ANCHE I POSTI LETTO.

Elaborazione dell'autore
Periodicamente l' Azienda USL Latina si richiama al famoso DM 2 aprile 2015 b. 70 per giustificare ulteriori tagli ai servizi spesso non solo inopportuni ma addirittura in contrasto con lo stesso decreto, con le linee guida del servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale, ecc. 
Troppo spesso non si comprende che gli standard non sono valori massimi ma anche minimi.
In primo luogo si osserva come al punto 9 viene descritta la rete dell'emergenza urgenza con particolare attenzione alla rete territoriale di soccorso secondo cui dovrebbe essere presente un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350.000 kmq. il risultato è che oggi ce ne sono solo 3 in tutta la provincia mentre dovrebbero essere almeno otto tenendo conto dell'orografia. 
Passando all'esame dei Pronto soccorso ospedalieri sempre secondo il DM 70/2015 il bacino di utenza di ognuno di essi dovrebbe essere compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti.
A seguito della chiusura degli ospedali avvenuta nel 2010 il bacino del pronto soccorso dell'ospedale di Latina comprende oggi 324.390 abitanti (Aprilia, Bassiano, Cisterna di Latina, Cori, Latina, Norma, Pontinia, Roccamassima, Roccagorga, Roccaseccca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta e Sezze) anche se spesso accedono pazienti anche da Priverno, Prossedi, ecc.
Ciò è assolutamente insostenibile ed è la causa del sovraffollamento del PS di Latina 
Così in provincia di Latina lo standard ospedaliero di 3,7 posti letto (compresa la riabilitazione) per ogni mille abitanti è stato applicato in modo tale che i posti letto sono insufficienti a rispondere alle attese di una popolazione in costante crescita che ore ammonta a 575.254 abitanti. 
Pertanto i posti letto per acuti a disposizione dei cittadini dovrebbero essere 1.725, ma sono solo 1.663 di cui 777 nel pubblico (+ 119 di DH) e 757 (+10 di DH) nel privato.
In questo modo è difficoltoso anche per i servizi di Pronto Soccorso sistemare i pazienti che hanno bisogno di ricovero.
A tutto ciò si aggiunge la scarsezza delle elisuperfici dedicate al servizio di emergenza sanitario che addirittura non sono presenti nelle isole.
Ciò premesso sarebbe necessario che la direzione generale adottasse con la massima urgenza un provvedimento per assicurare il rispetto del DM 70/2015 in tutte le sue parti e non soltanto per quella che riguarda la chiusura dei PPI. 

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