giovedì 12 settembre 2019

L'AZIENDA USL LATINA BRUCIA I TEMPI E PUBBLICA LA DELIBERA PER LA C.D. TRASFORMAZIONE DEI PPI DOPO NEANCHE UN MESE DAL DECRETO DELLA REGIONE

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Nella tarda serata di ieri 11 settembre il direttore generale dell'Azienda USL Latina ha inviato ai Sindaci dei sette comuni sede di Punto di primo intervento una bozza di documento che si presumeva potesse essere oggetto di contributi da parte degli stessi Sindaci e dei Comitati civici.
Grande è stata la sorpresa quando nella mattinata di oggi 12 settembre è stata pubblicata all'ambo pretorio sito dell'azienda la deliberazione 849 recante "Approvazione del documento programmatico di sviluppo dell'offerta territoriale".
Il documento allegato recita: "L'Azienda, in ottemperanza a alle indicazioni della Regione Lazio quali in particolari previste dai Piani Operativi 2016-2018 e 2019-2021 nonché alle indicazioni contenute nel vigente Atto Aziendale ha da tempo previsto il potenziamento dei servizi territoriali e la loro messa in rete (DCA U00303/'19 punto 17.8) con particolare attenzione all’integrazione tra assistenza primaria -assicurata dai medici di medicina generale anche in forma associata (UCP)- ed i diversi servizi territoriali a gestione diretta (Case della Salute, PTP, Ambufest, CCT, ambulatori specialistici, ambulatori infermieristici ecc.) con l’obiettivo prioritario, tra gli altri, di favorire la presa in carico dei pazienti e la gestione delle patologie per percorsi superando la logica prestazionale nella gestione dei processi patologici. 
In tale ottica ha altresì avviato, nell'ambito dei processi attuativi del Piano Nazionale della Cronicità recepito dalla Regione Lazio con DCAU00046 del 8/02/018, uno specifico progetto denominato +VITA volto ad assicurare la gestione diretta da parte dei medici di medicina generale dei loro assistiti affetti da patologie croniche mediante una piattaforma informatica, la gestione ordinata della relativa presa in carico sulla base di specifici PDTA formalizzati a livello aziendale con tempi certi nella erogazione delle singole prestazioni previste dal PDTA. 
Sulla base di tali premesse rafforzative della risorse assegnate al territorio l'Azienda ha intrapreso un percorso di rafforzamento delle Case della Salute presenti sul territorio aziendale che attualmente vede la presenza di una Casa della Salute già attiva nel Distretto 3 (Comune di Sezze) e l'esecuzione in atto dei lavori di ristrutturazione della Casa della Salute nel Distretto 1 (Comune di Aprilia) a fronte di una programmazione regionale che prevede la presenza di almeno una Casa della Salute in ogni Distretto. 
Al riguardo con nota prot. AOO01 25809 del 17/07/'19 l'Azienda ha richiesto alla Regione di valutare la possibilità di attivare Case della Salute, quali previste nella programmazione regionale (DCA U00040/2014 e s.m.i.), anche nei territori attualmente sede di alcuni PPI nell’ottica di assicurare una implementazione dei servizi territoriali riconoscendo tale strutture come il luogo privilegiato ove assicurare lo sviluppo di servizi di prossimità in particolare per quei centri situati in aree della provincia lontane dai centri e dalle strutture sanitarie maggiori nonché dai presidi ospedalieri aziendali. 
In tale ottica di rafforzamento e di adeguamento dell'offerta sanitaria territoriale aziendale si inserisce anche la tematica dei Punti di Primo Intervento (di seguito PPI) quale prevista dalla normativa regionale (Piani Operativi 2016-2018 – 2019-2021 ) in ottemperanza a specifiche disposizioni a valenza nazionale (Decreto del Ministero della Salute n.70 del 02 aprile 2015 - Atto n. 98/C.S.R. Del 05-08-2014) che hanno sancito, nell’ambito della riorganizzazione della rete dell’emergenza, la loro trasformazione in postazioni medicalizzate del Servizio 118. 
Al riguardo nell'ambito delle disposizioni regionali in materia l'Azienda ha da tempo iniziato un percorso per assicurare il mantenimento -al di fuori del sistema dell'emergenza territoriale specificatamente normate dai richiamati provvedimenti normativi nazionali e regionali- delle funzioni attualmente svolte dai PPI la cui chiusura, se attuata senza correttivi, comporterebbe in particolare l’assenza sul territorio di strutture in grado di assicurare la risposta alle urgenze minori di stretta competenza territoriali sia di tipo chirurgico (trattamento di traumi minori quali ferite non complicate, ustioni di grado minore, distorsioni e fratture minori composte ecc., ) che medico, (odontalgie gravi, coliche addominali, reazioni allergiche minori, crisi ipoglicemiche ecc.) con conseguente necessità di ricorso per le stesse, in modo del tutto inappropriato, alla rete dell’emergenza ospedaliera; 
Tali considerazione sono tanto più valide se si tiene conto della particolare orografia del territorio della Provincia di Latina e la distribuzione nello stesso degli ospedali dotati di pronto soccorso, tutti concentrati nell’area pianeggiante in quanto maggiormente popolata, con la presenza dei soli PPI quali strutture in grado di trattare, in vasti territori aziendali, le urgenze minori, quali sopra delineate e coordinarsi con le strutture (ARES 118, Pronto Soccorso ospedaliero) deputate alla gestione dell'emergenza e delle urgenze maggiori. 
A tal fine una proposta che salvaguardi il ruolo già svolto dai PPI, quale sopra delineato, è stata discussa, nell'ambito della Conferenza locale sociale e sanitaria della Provincia di Latina, in più incontri con i Sindaci dei Comuni sede di PPI nel periodo autunno-inverno 2018 al termine dei quali l'Azienda ha presentato ai Sindaci e quindi trasmesso alla Regione Lazio una propria proposta di rimodulazione (all.1) dell'attività assicurata dai PPI; proposta formalizzata alla Regione Lazio con nota prot. Aoo01/35604 del 08/11/2018. 
In tale proposta veniva altresì prevista un ulteriore approfondimento del possibile modello di superamento dei PPI che assicurasse il mantenimento sul territorio dell'attività svolta dagli stessi nell'ambito delle urgenze di competenza territoriale assicurando altresì il necessario coordinamento con le strutture (ARES 118, Pronto Soccorso ospedaliero) deputate alla gestione dell'emergenza e delle urgenze maggiori. 
Tale attività di approfondimento si è regolarmente svolta nel primo semestre 2019 sulla base dell'esame dei dati di attività raccolti con modalità informatizzata grazie all'istallazione in tutti i PPI di specifico programma informatizzato (GIPSE) che ha permesso di raccogliere con modalità certe ed elaborabili statisticamente i dati di attività dei singoli PPI.
...OMISSIS...
Tali ulteriori elementi di giudizio sono stati discussi con i Sindaci dei Comuni sedi di PPI nell'ambito delle sopracitate riunioni ristrette della Conferenza locale sociale e sanitaria al termine delle quali, sulle base dei dati esaminati, l'Azienda ha predisposto una ulteriore ipotesi di superamento dei PPI inquadrando il mantenimento delle relative funzioni, quali sopra delineate, nei programmi di rafforzamento già in essere dei servizi territoriali, quali sopra indicati, e che vedono il loro centro nella istituzione di nuove Case della Salute e nella presa in carico dei pazienti cronici. 
Tale ulteriore programma di sviluppo dei servizi territoriali e stato presentato ai Comuni nella seduta della Conferenza Locale sociale e sanitaria della Provincia di Latina tenutasi in data 09 settembre 2019 presso la casa Comunale di Latina; nel corso di tale riunione non sono state avanzate obiezioni da parte dei rappresentanti dei Comuni intervenuti nella discussione al piano predisposto dalla Azienda. 
Tali elementi programmatori possono essere così riassunti: 
a) Avanzare alla Regione Lazio entro il 31 ottobre 2019, ad integrazione di quanto già presentato, la richiesta di attivazione nei comuni di Cori e Cisterna di Latina della relativa Casa della Salute quale prevista dalla vigente normativa regionale (DCA U00040/'14 e sm.i) precisando che, per quanto attiene al Comune di Cisterna di Latina, si rende necessario preliminarmente ed in accordo con lo stesso Comune, individuare una sede idonea per ospitare tale struttura. Pertanto, seguito di tale integrazione, la rete delle Case della Salute della Provincia, tra realizzate e programmate, verrà ad essere costituita dalle strutture site nei comuni di Aprilia, Cori, Cisterna di Latina, Gaeta, Minturno, Priverno, Sabaudia e Sezze; 
b) Attivare con decorrenza dal 01 gennaio 2020 presso le sedi delle istituende Casa della Salute, quali sopra individuate, oltre che nella Casa della Salute di Sezze apposite strutture territoriali -afferenti al Dipartimento della Assistenza Primaria ed incardinate su base territoriale nella UOC Assistenza Medica e Specialistica NE e SO di tale Dipartimento- deputate principalmente alla gestione delle urgenze territoriali quali individuate in premessa; strutture che, operando sulle 24 ore, acquisiscono integralmente dalla stessa data le sedi, il personale, gli arredi e le tecnologie informatiche ed elettromedicali attualmente in uso ai Punti di Primo Intervento; 
c) Disattivare contestualmente e con la stessa decorrenza del 01 gennaio 2020 i Punti di Primo Intervento aziendali in ottemperanza a quanto previsto dalla vigente normativa nazionale e regionale ed in particolare dal DCA U00303 del 24 luglio 2019; 
d) Predisporre entro il 31 dicembre 2019, a cura del Dipartimento dell'Assistenza Primaria, il Regolamento di funzionamento delle strutture di cui al precedente punto b), nel quale prevedere che –tra l’altro- i profili professionali dedicati al loro funzionamento siano quelli del medico esperto in emergenza territoriale e infermiere, e i protocolli necessari ad assicurare il necessario collegamento in rete delle stesse, h24, con i Pronti Soccorsi ospedalieri, l'ARES 118, nonché le strutture territoriali del relativo distretto compresi gli studi di medicina generale e le relative forme associative quali l'UCP; 
e) Sottoscrivere con la Regione Lazio entro il 31 dicembre 2019 lo “Schema d'Intesa” ex DCA U00414/'14 e s.m.i. per l'attivazione delle singole Casa della Salute subordinatamente alla relativa valutazione positiva da parte della Regione Lazio 
f) Rilevare -incaricandone i Direttori dei Distretti competenti per territorio- entro gg.60 dalla sottoscrizione del relativo “Schema d'Intesa” ex DCA U00414/'14 e s.m.i. il fabbisogno necessario all'attivazione delle singole Case della Salute sulla base delle peculiarità dei singoli territori coinvolgendo in tale valutazioni i Comuni ed i Distretti socio-sanitari interessati 
g) Attivare entro il 30 settembre 2019 la procedura di implementazione delle ore di specialistica a supporto della presa in carico dei pazienti cronici (Progetto +VITA) 
h) Valutare, presso ogni singola struttura, l’opportunità e la funzionalità dell’implementazione del personale infermieristico, con particolare riferimento al perseguimento degli obiettivi del programma *VITA, anche prima dell’attivazione delle Case della Salute; 
i) Predisporre -incaricandone il Direttore della UOC Comunicazione e relazioni con il Pubblico- entro il 30 novembre 2019 apposito piano di comunicazione circa l'implementazione della rete territoriali ed all'interno della stessa il ruolo assegnato alla Casa della Salute, alla struttura deputata alla gestione delle urgenze territoriali nonchè ai progetti di presa in carico dei soggetti affetti da patologie croniche.
Al riguardo non sono stati sentiti i Sindacati che pure avevano chiesto di essere convocati anche perché il loro parere è d'obbligo nel caso in cui si modifichi l'atto aziendale, né i Comitati ed in particolare quello di Sabaudia che sin dal 12 giugno 2019 aveva chiesto di partecipare al procedimento ai sensi dell'art. 9 della legge 241/1990 in quanto rappresentativo degli interessi diffusi della cittadinanza ed avendo ravvisato un possibile pregiudizio per i cittadini dalle procedure in corso presso l'ASL.
Questi sono due vizi di legittimità del procedimento. 
La suddetta deliberazione contiene alcuni elementi positivi come la realizzazione della Casa della Salute nell'edificio di via Conte Verde, un tempo sede dell'ospedale con un potenziamento dei servizi di prevenzione, di cure primarie, di assistenza specialistica, di assistenza farmaceutica, di integrazione sociosanitaria ecc. Saranno progressivamente attivati i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) - peraltro già attivo altrove da danni - per i pazienti cronici, il Fascicolo Sanitario Elettronico (ancora in fase di rodaggio) ecc.
Si assicura che le funzioni rimarranno le stesse, che l'apertura del servizio sarà H24 e che rimarrà lo stesso personale medico e  infermieristico.
Viene affermato che entro il 30 settembre saranno implementate le ore di specialistica ambulatoriale e il numero degli infermieri professionali.
Sarà predisposto anche un Piano della Comunicazione.
Non mancano però le criticità, individuate in particolare nel fatto che a seguito della cosiddetta "trasformazione" dei PPI  disposta dalla regione Lazio con il famigerato DCA U00303 pubblicato sul BUR il 13 agosto scorso,  a seguito della quale dal 1° gennaio 2020 cesseranno di esistere i PPI e il servizio sarà assicurato da "Punti di erogazione di assistenza primaria", cosa questa ben diversa dai PPI. Il fatto che nel documento allegato alla citata deliberazione 849/2019 citato venga affermato che detto presidio afferirà al Dipartimento dell'assistenza primaria e che sarà incardinato su base territoriale nelle UOC di assistenza medica e specialistica NE e SO è fonte di legittima preoccupazione sia per gli operatori che per gli stessi cittadini/pazienti, questo nonostante si affermi, sempre nel citato documento che saranno predisposti degli appositi protocolli al fine di assicurare il necessario collegamento con i servizi di Pronto Soccorso ospedalieri, l'ARES 118 e con le strutture territoriali del distretto. Le implicazioni medico legali nel caso di danni alla salute o peggio la perdita di un paziente potrebbero infatti essere rilevanti  ove non fosse curato al massimo ogni aspetto dell'organizzazione e dei rapporti tra le varie UOC coinvolte.
Manca un business plan.
Manca un cronoprogramma per tutte le attività previste che dovranno essere completate prima del 31 dicembre.
Manca ancora un regolamento tipo della Casa della Salute.
Non è stata prevista la predisposizione di una carta della qualità per la Casa della Salute.
Dovrà essere fatta formazione a tutto il personale che sarà utilizzato nella nuova struttura.
Occorre formalizzare le modalità di reclutamento e i requisiti per il personale che sarà assegnato al nuovo Punto di erogazione di assistenza primaria, nel caso in cui qualche unità attualmente presente dovesse lasciare per qualsiasi motivo il servizio ed a questo proposito si richiama quanto più volte ricordato dal presidente dell'ordine dei medici di Latina in merito all'utilizzo delle graduatorie dell'emergenza sanitaria territoriale (art. 92 dell'ACN nelle quali possono essere iscritti solo i medici che hanno l'attestato di idoneità di cui all'art. 96 del medesimo ACN). 

1 commento:

  1. Il comitato di mobilitazione permanente contro la chiusura dei PPI di Minturno condivide

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