venerdì 1 novembre 2019

Approvata dal Senato l' Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro


L'Assemblea del Senato ha approvato ieri all'unanimità il documento, dalla sede redigente, istitutivo ai sensi dell'art. 82 della Costituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
Una scelta importante per fare luce su tutti i problemi e le violazioni di legge esistenti.
Il Testo approvato risulta dall'unificazione di tutti i disegni di legge presentati è però basato sul testo di quello  il cui primo firmatario è il senatore Tommaso Nannicini, in continuità con le precedenti legislature, mette l’accento sulla sicurezza ma amplia il campo ad accertamenti sul rispetto della normativa in tema di appalti, subappalti con specifico riguardo ai consorzi, al fenomeno delle cooperative di comodo, in particolare in “settori sensibili come edilizia e logistica”.
Dopo la relazione della sen. Parente (IV), che ha ricordato la scelta del testo base di maggioranza, la proficua discussione, l'approvazione di un emendamento di minoranza che estende l'indagine ai luoghi di lavoro pubblico, sono stati approvati i 7 articoli del documento. 
Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, il sen. Errani (Misto-LeU), ricordando il nesso tra sfruttamento e incidenti, ha evidenziato la necessità di capire il cambiamento profondo intervenuto per ridefinire garanzie per il lavoro dipendente e autonomo, giungere a nuovo patto sociale, restituire senso alla contrattazione e metter mano a una nuova legge sulla rappresentanza dei lavoratori. La sen. Conzatti (IV-PSI) ha richiamato lo sfruttamento del lavoro minorile, le molestie sui luoghi di lavoro, la formazione alla sicurezza dei lavoratori, la necessità di superare un approccio burocratico. 
Il sen. La Pietra (FdI) ha riportato dati sconcertanti sull'aumento degli incidenti del lavoro in Europa; per quanto riguarda l'Italia, sono stati 1218 gli incidenti mortali nel 2019 e risultano in aumento nel 2019. L'auspicio è che la Commissione non sia strumentalizzata e si offrano soluzioni per fermare le morti bianche. Il sen. Laus (PD) ha posto l'accento sui minori stranieri più esposti all'illegalità, sulla zona grigia tra criminalità e subappalto, sulla congruità delle provvidenze in caso di incidenti, sull'idoneità dei controlli preventivi e repressivi. 
Il sen. De Vecchis (L-SP) ha ricordato che la Lega rappresenta istanze popolari e socialiste; le liberalizzazioni dei governi di centrosinistra hanno esteso il subappalto, favorito la concorrenza sleale, trasformato la sicurezza in un costo, dimezzato il salario di operai specializzati, consentito lo sfruttamento di immigrati ridotti in condizioni di schiavitù. 
La sen. Toffanin (FI), riconosciuta la necessità di indagare il lavoro nero e le cooperative illegali, ha espresso l'auspicio che la Commissione non assuma un approccio giustizialista, scelga piuttosto un taglio operativo concreto e lavori per l'affermazione di una diversa cultura del lavoro. 
Il sen. Romano (M5S) ha richiamato i diritti costituzionali in tema di dignitosa e equa retribuzione, orario di lavoro, salute e sicurezza. Ha richiamato il coordinamento della vigilanza, l'efficacia della deterrenza, il monitoraggio degli occupati illegalmente (stagionali, autonomi fittizi, minori, reclutati da agenzie), la definizione e la certificazione di nuovi standard.

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