L'OCSE-OECD e la commissione europea hanno pubblicato l'ultimo rapporto sul SSN e sullo stato di salute degli italiani.
Vengono confermati gli apprezzamenti per la qualità complessiva del sistema e per il risultati raggiunti in termini di durata media della vita (siamo in secondi dopo la Spagna), ma vengono confermate le disuguaglianze tra le regioni del nord e quelle del sud.
Sono ribadite le preoccupazioni circa i ritardi nella cura della cronicità.
Molti anni di vita dopo i 65 anni vengono vissuti alcune malattie croniche e disabilità.
Guadagni sostenuti nell'aspettativa di vita combinati con bassi tassi di fertilità negli ultimi due decenni hanno contribuito a un costante aumento della quota di popolazione di età pari o superiore a 65 anni.
Nel 2017, più di uno su cinque italiani aveva 65 anni e oltre, da solo uno su otto nel 1980; questa quota è previsto che aumenti a circa una persona su tre entro il 2050.
Nel 2017, l'aspettativa di vita a 65 anni ha raggiunto quasi 21 anni, un anno sopra la media UE .
Tuttavia, come in altri paesi, gli italiani spendono leggermente più della metà di questi ulteriori anni di vita dopo 65 con alcuni problemi di salute e disabilità.
Il divario di genere nell'aspettativa di vita a 65 anni è di circa tre anni anni a favore delle donne, ma non c'è divario di genere nel numero di anni di vita in buona salute perché le donne italiane vivono una percentuale maggiore della loro vita in età avanzata età con alcuni problemi di salute e disabilità.
Poco meno della metà degli italiani di età pari o superiore a 65 anni ha riferito di avere almeno una malattia cronica nel 2017, che è inferiore alla media UE.
Molte persone sono in grado di continuare a vivere in modo indipendente in età avanzata, ma uno su sei italiani di età pari o superiore a 65 anni ha riferito nel 2017 alcune limitazioni nelle attività di base della vita quotidiana, come vestirsi e mangiare, che può richiedere assistenza di assistenza a lungo termine.
Circa quattro persone su dieci di età pari o superiore a 65 anni ha riportato depressione sintomi, una percentuale superiore alla media UE.
Preoccupano infine il problema della previsione di carenza dei medici nei prossimi anni e il mancato aumento delle competenze degli infermieri.
Infine viene messo in rilievo l'aumento della spesa out of pocket (OOP) cioè la spesa privata dei cittadini che sono costretti a pagare di tasca propria le cure.
Infine viene messo in rilievo l'aumento della spesa out of pocket (OOP) cioè la spesa privata dei cittadini che sono costretti a pagare di tasca propria le cure.
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