martedì 12 novembre 2019

L'AUDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI PRESSO LE COMMISSIONI BILANCIO DEL PARLAMENTO SULLA PROPOSTA DI LEGGE DI BILANCIO 2020

La Corte dei conti è stata audita dinanzi alle Commissioni congiunte bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati sul disegno di legge di bilancio per il triennio 2020-2022.
Molto interessante la lettura del Documento della Corte.
La delegazione dell’Istituto era composta dal Presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema, dal Presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo, Ermanno Granelli, dai Consiglieri Enrico Flaccadoro, Massimo Romano, Giuseppe Imparato e Vincenzo Chiorazzo e dal Primo Referendario Angelo Maria Quaglini.
In tema di sanità sono tre le misure di maggior rilievo: l’abolizione, a decorrere dal primo settembre 2020, della quota di partecipazione al costo delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (art.54); un contributo per l’acquisto di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale (art.55); l’incremento delle risorse destinate agli investimenti in edilizia sanitaria e per l’ammodernamento tecnologico (art.9) (subordinandone tuttavia l’utilizzo alle disponibilità di bilancio). Ad esse si aggiunge, infine, una prima revisione del regime delle detrazioni che interessa anche, tra le altre, quelle sanitarie per i soggetti al di sopra di un certo limite di reddito (ma escludendo quelle sostenute per patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria).
Con la definitiva soppressione a decorrere dal prossimo settembre del “c.d. superticket” si completa il percorso già iniziato due anni fa con la previsione di uno stanziamento di 60 milioni per agevolare la revisione del sistema. Si tratta di un risultato importante ma che dovrà essere accompagnato da un complessivo riordino dei meccanismi di compartecipazione alla spesa. In tale direzione sembra muovere anche il nuovo Patto della salute in corso di definizione. Le difficoltà di garantire flussi finanziari crescenti in un settore cruciale per la vita dei cittadini rende indispensabile poter contare su meccanismi in grado di garantire una graduazione dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e di indicatori di condizione reddituale dei nuclei familiari. La stima di impatto della misura si basa sui dati delle prestazioni rese ai “non esenti” rilevate attraverso la tessera sanitaria. Una quantificazione che restituisce un quadro molto differenziato sia del numero delle prestazioni, sia del gettito pro capite derivante dal sistema di compartecipazione alla spesa riferito al ticket in corso di abolizione e nel complesso. A fronte di un impatto medio pro capite di 9 euro del super ticket a livello nazionale, nelle regioni settentrionali l’importo cresce a poco meno di 13 euro a fronte di una media di 4,8 euro nelle aree meridionali. Simile la differenza ove si guardi ai dati complessivi relativi alle compartecipazioni per prestazioni sanitarie. Le differenze si attenuano considerando anche i ticket sulla farmaceutica, che si presentano di importo superiore nelle aree del Mezzogiorno. Guardando al complesso delle compartecipazioni, a fronte di una media nazionale di 50 euro pro capite, l’importo è nel Nord è di 52 euro contro una media delle regioni centrali di 51 euro e di 44 nelle aree meridionali.
Secondo la Corte è di particolare interesse la disposizione contenuta nell'articolo 55 che mira a potenziare le dotazioni di apparecchiature sanitarie a disposizione dei medici di medicina generale. 34 Corte dei conti Disegno di legge di bilancio 2020 Un passo importante verso una assistenza territoriale più adeguata e in grado di migliorare la presa in carico dei pazienti, anche in dismissione ospedaliera, e di ridurre il fenomeno delle liste d’attesa.

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