sabato 2 novembre 2019

IL SERVIZIO DI EMERGENZA E PRONTO INTERVENTO SOCIALE DEVE OPERARE IN STRETTO COLLEGAMENTO CON IL SERVIZIO PER L'EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE

Il Piano sociale regionale denominato "Prendersi cura, un bene comune" , approvato con deliberazione n. 1 del Consiglio Regionale il 24 gennaio 2019 stabilisce che il servizio di emergenza e pronto intervento sociale, previsto dall’articolo 30 della legge regionale 11/2016, sia finalizzato ad intervenire in maniera tempestiva e flessibile in risposta a situazioni impreviste e imprevedibili, a favore di una o più persone che, per situazioni contingenti, siano sprovviste dei mezzi necessari al soddisfacimento dei bisogni primari di vita e si trovino in situazioni di grave disagio che richiedono un aiuto immediato per salvaguardare l’integrità e la dignità personale.
L’obiettivo è quello di garantire protezione e tutela materiale, sociale e giuridica attraverso l’attivazione di interventi di pronta accoglienza, assicurando la soddisfazione immediata dei bisogni primari e vitali della persona.
Il servizio è strettamente collegato con i servizi sociali territoriali ed è svolto in collegamento con il sistema di emergenza sanitaria.
Il servizio si svolge generalmente fuori degli orari d’accesso ai consueti servizi di assistenza sociale, tranne casi particolarmente complessi (come ad esempio nel territorio di Roma capitale).
È rivolto ad adulti, uomini e donne, disabili o anziani con limitata autonomia e in condizioni di improvvisa e imprevista necessità assistenziale. Sono escluse le persone che mettono in atto comportamenti pericolosi (di competenza dei servizi di ordine pubblico) o che risultano in evidente stato di bisogno di cure e assistenza sanitarie, per le quali sono previsti altri canali di intervento. 
Lo spirito del servizio di pronto intervento sociale è di offrire una prima risposta di bassa soglia all’emergenza: non rappresenta perciò un percorso sostitutivo, né una via preferenziale della presa in carico ordinaria.
L'ipotizzata chiusura dei Punti di Primo Intervento presenti nelle aziende sanitarie locali delle province verrebbe così ad incidere non solo sugli aspetti dell'assistenza sanitaria ma anche sul diritto all'assistenza sociale degli anziani e delle persone fragili.
Meraviglia come, ancora una volta alcuni uffici della regione sottopongano alla firma del presidente atti in totale contrasto con altri approvati, come questo, ma ricordo anche la deliberazione n, 1004/1994 con cui fu approvato dal Consiglio Regionale.il "Sistema di emergenza sanitaria Lazio soccorso 118".

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