martedì 12 novembre 2019

UTILIZZARE LE TECNICHE DI SIMULAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SANITARI

La programmazione dei servizi sanitari non è molto approfondita da parte delle Aziende Sanitarie Locali che per organizzare nuovi servizi o riorganizzare quelli esistenti ricorrono a tecniche spesso troppo superficiali con il rischio di esporre i pazienti ad inutili rischi.
I principi della precauzione e della prudenza che dovrebbero guidare la mano di ogni direttore generale non possono essere ignorati.
Da molti anni nelle imprese industriali al fine di poter procedere correttamente alla programmazione vengono utilizzate le tecniche di simulazione.
Per avere un modello di simulazione utile e funzionante è opportuno procedere con una serie di passi:
- Definizione degli obiettivi e delle problematiche da esaminare: un'attenta analisi del problema consente di circoscriverne l'esame riducendo il successivo tempo di analisi;
- Stesura di un modello concettuale: consiste nella comprensione e modellazione del sistema produttivo che si intende simulare; questa fase è particolarmente importante in quanto definirà il comportamento dei diversi flussi di materiale e di informazioni che attraverseranno il modello.
- Validazione del modello concettuale: si tratta di un confronto con la direzione e con gli operatori per assicurarsi della capacità del modello di offrire un'immagine consistente della realtà.
- Analisi dei dati in ingresso: la raccolta e l'analisi dei dati che diverranno la base per la definizione dei parametri di funzionamento del sistema (ad esempio: i diversi tempi di lavoro di una singola macchina). 
- Attraverso le tecniche del calcolo delle probabilità diviene possibile definire dati  da inserire all'interno del modello.
- Scrittura del modello in termini matematici
- Calibrazione e valutazione
- Definizione di un piano degli esperimenti: una singola iterazione di simulazione non ha alcun significato; rappresenta solo una delle possibili evoluzioni del sistema. È quindi opportuno effettuare diversi "run" per poi analizzare i parametri in uscita. La lunghezza della singola iterazione e il numero delle iterazioni vengono determinate in questa fase.
- Analisi dei dati in uscita: dopo aver raccolto i dati relativi ai parametri, depurati da eventuali transitori è possibile creare degli intervalli di confidenza ovvero stimare il "range" di valori in cui i parametri che analizzano il problema proposto al primo passaggio possono oscillare.

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