Sulla Gazzetta Ufficiale 268 del 15 novembre scorso è stato pubblicato finalmente il Decreto 20 agosto 2019 relativo alla "Ripartizione tra le Regioni dei fondi per la riduzione dei tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie".
L'articolo 1 del decreto stabilisce le modalità di assegnazione alle Regioni e di trasferimento dei finanziamenti di cui all'art. 1, comma 510 della legge del 30 dicembre 2018, n. 145, e dell’art. 23-quater del decreto-legge 119/2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 136/2018 citati in premessa, al fine di attivare gli interventi volti a ridurre, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa, i tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, secondo il principio dell'appropriatezza clinica, organizzativa e prescrittiva, mediante l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie, come previsto dall'art. 47 -bis del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
Nel Lazio potrebbero esserci problemi dato che alcune aziende sono molto indietro nel rispetto dei tempi di attesa specialmente per quanto riguarda i pazienti cronici che dovrebbero essere presi in carico ed inseriti in un percorso agevolato per consentire l'effettuazione degli accertamenti diagnostici nel rispetto dei PDTA:
Nel Lazio potrebbero esserci problemi dato che alcune aziende sono molto indietro nel rispetto dei tempi di attesa specialmente per quanto riguarda i pazienti cronici che dovrebbero essere presi in carico ed inseriti in un percorso agevolato per consentire l'effettuazione degli accertamenti diagnostici nel rispetto dei PDTA:
L’Osservatorio nazionale sulle liste d’attesa al fine di assicurare un tempestivo e corretto trasferimento dei fondi dovrà verificare la percentuale di realizzazione degli obiettivi di digitalizzazione dei sistemi regionali di prenotazione per l’accesso alle strutture sanitarie secondo i criteri indicati nelle premesse dell'atto:
1. criterio 1: programma delle attività e relativo cronogramma coerente con il Piano regionale per il governo delle liste d’attesa da presentare entro il 30/10/2019;
2. criterio 2: percentuale erogatori (pubblici/privati accreditati) collegati al sistema CUP interaziendale o regionale – numero erogatori pubblici/privati (ambulatorio/laboratorio STS11 con S01-S02) collegati al sistema CUP
– numero erogatori pubblici/privati attesi (ambulatorio/laboratorio STS11 con S01-S02) - Metodo di calcolo: il Ministero fornirà la lista delle strutture STS 11 (anno 2018) con tipo struttura Ambulatorio/Laboratorio e Tipo Assistenza S01 - Attività clinica e S02 - Diagnostica strumentale e per immagini che verrà considerato quale denominatore.
La regione/PA indicherà nell’elenco le strutture collegate informaticamente al sistema CUP interaziendale
o regionale, che verranno considerate al numeratore.
La mancata realizzazione di almeno il 20% degli obiettivi di cui ai criteri 2 e 3 citati in premessa e di almeno
un canale di trasmissione di cui al successivo criterio 4 determina l’obbligo di restituzione dell’acconto allo Stato che può procedere al relativo recupero anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti negli esercizi successivi.
3. criterio 3: percentuale agende pubbliche/private inserite nel sistema CUP interaziendale o regionale – numero agende pubbliche/private inserite nel sistema CUP: numero agende pubbliche + N. Agende private gestite - Metodo di calcolo: per ogni struttura che risulterà collegata informaticamente al sistema CUP interaziendale o regionale (specificata nel numeratore dell’indicatore 2) la regione/PA indicherà il numero totale delle agende gestite per le prestazioni di sia di primo accesso che successive a carico del SSR (denominatore) e il numero delle stesse agende collegate al sistema CUP interaziendale o regionale.
4. criterio 4: numero di canali di accesso digitalizzati – numero canali digitalizzati di accesso al CUP (regionale o aziendale) - Metodo di calcolo: per ogni CUP (regionale o aziendale) la regione/PA indicherà i canali digitalizzati attivi tra: tra: APP per smartphone , via web dall’utente, farmacie, sportello CUP in strutture convenzionate, MMG/PLS.
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