Purtroppo
sempre più di frequente viene riferito di persone che sono state sfrattate
rimanendo senza casa e che i servizi sociali del Comune non sono in
grado di ospitarle a causa della
carenza di abitazioni idonee.
In base
alle norme vigenti potrebbe essere valutato l’interesse pubblico ad acquisire
al patrimonio comunale gli edifici oggetto di abusi edilizi realizzati su aree tutelate da leggi statali
e regionali con vincolo di inedificabilità
che, nonostante diffida non siano stati demoliti. (art. 31 L,
comma 6°, del D.P.R. n. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni).
Una proposta
formulata in Commissione urbanistica nel
gennaio 2010 , nonostante i solleciti, è rimasta lettera morta.
Inoltre nella nostra città sono stati confiscati
negli ultimi anni dalla Magistratura numerosi beni che, alla conclusione dei
procedimenti giudiziari, potrebbero essere assegnati al Comune di Sabaudia ai
sensi della L. 109/96.
In
relazione alla tipologia degli immobili
si potrebbe ipotizzare un utilizzo appropriato di ciascuno di essi, per dare alloggio alle famiglie
bisognose, per la realizzazione
di una casa famiglia per minori con gravissimi disagi familiari ed una casa famiglia
per anziani autosufficienti, la cui gestione potrebbe essere affidata all’Associazione
Libera.
Una proposta in tal senso, formulata sin dal dicembre 2011 dal Gruppo del PD è rimasta
purtroppo senza riscontro.
Allo scopo
di affrontare il problema, ho inviato una lettera al Commissario
straordinario ritenendo che con la sua autorevolezza possa intervenire presso le Amministrazioni
preposte per superare le difficoltà fin
qui incontrate e dotare questa città di
strutture adeguate a fronteggiare i problemi sociali migliorando il welfare.
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