Durante la gestione
della Giunta Lucci è stato elevato
grandemente il fabbisogno di cassa mensile (aumento del costo del personale,
contratto RSU, esternalizazione servizi, etc. per cui dopo aver pagato stipendi e canoni
contrattuali ( INDECO, Sangalli etc.) ,
resta poco per pagare gli altri creditori.
Ma non è possibile che
proprio le famiglie meno abbienti, gli
ultimi, debbano essere pretermessi ed
attendere mesi per ottenere quei quattro soldi che il Comune da tempo gli ha
promesso.
Con alcune lettere ( 1° febbraio e 11
febbraio) mi sono permesso di
rappresentare al Comune la gravità della situazione in cui versano le famiglie
meno abbienti che sopportano pesanti disagi a causa della crisi economica e che attendono anche da oltre sette mesi l’emissione dei mandati di pagamento (spesso di
importo non elevato), loro dovuti.
Ho cercato anche di
fornire un contributo per definire i criteri per l’emissione dei mandati,
infatti non ritengo possibile che a questi soggetti possano essere applicati i
criteri di cronologicità dei pagamenti, trattandosi di una categoria di soggetti
particolarmente fragili, che non possono essere assimilati ai fornitori.
Con centomila euro
potrebbero essere definite tutte le sovvenzioni previste per queste persone,
ciascuna delle quali attende, purtroppo da tempo, piccole somme, indispensabili
per pagare le bollette e per altre necessità urgenti.
Allo scopo di trovare
una soluzione al problema ho scritto una lettera al Commissario Straordinario,
facendo appello alla sua sensibilità, affinchè in base ad un principio di
solidarietà, voglia impartire le opportune disposizioni perché sia affrontato e
risolto al più presto il problema dell’emissione dei mandati alle famiglie meno
abbienti.
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