Con una deliberazione pubblicata all'Albo pretorio del Comune ( n. 2/2013) il Commissario prefettizio ha preso atto delle sollecitazioni pervenute dal Ministero dell’economia e delle finanze nonché dal PD e da altri soggetti ed ha differito gli aumenti dell’ IMU all’anno 2013, per cui per l’anno 2012 restano salve le aliquote fissate dalla Legge 214/2011.
Per chi ha versato una somma superiore a quella dovuta è previsto un conguaglio in occasione del primo versamento del 2013.
Al bilancio 2012 verrà pertanto a mancare una somma considerevole se pensiamo che l’introito ICI del 2011 è stato di € 4.886.000,00 e che dall’IMU a favore del Comune si attendeva un gettito di € 8.910.173.
La differenza delle entrate tra le aliquote a suo tempo deliberate e quelle stabilite dalla legge, in base a quanto stabilito dalla citata deliberazione, sarà fronteggiata in sede di bilancio di previsione 2013.
Pertanto sull’esercizio 2013 dovrà gravare il disavanzo 2012, derivante dalle mancate entrate previste in bilancio grazie agli aumenti delle aliquote IMU rispetto a quelle minime di legge, oltre all’aumento delle aliquote IMU che con la deliberazione in questione viene differito appunto al 2013.
L’eredità lasciata da Lucci e dalla sua maggioranza rischia di travolgere il bilancio comunale e di assestare un colpo durissimo ai cittadini già provati dai problemi della crisi economica, i quali dovranno inevitabilmente sopportare ulteriori aumenti di altre imposte e tariffe, oltre a quelle comunque già previste dal 2013, come la famosa TARES .
Sarebbe ora che gli elettori meditassero sulle responsabilità di questa situazione.
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