martedì 12 febbraio 2013

Sollecitati interventi per la realizzazione di un parco canile comunale dopo l'Ordinanza di chiusura del canile di Sermoneta.


In data odierna, avendo appreso dell'ordinanza emessa dalla ASL Latina che dispone la chiusura del canile privato di  Sermoneta, dove sono ospitati molti cani randagi catturati a Sabaudia , ho deciso di scrivere al Commissario Straordinario del Comune per sollecitare gli interventi del caso.

Ho appreso dalla  stampa locale che l’Azienda USL Latina avrebbe emesso una ordinanza che prevede la chiusura del Canile di Sermoneta che ospita molti dei cani randagi catturati a Sabaudia.
Quasi contemporaneamente, in questi giorni, sull’ Albo Pretorio on-line del Comune è apparsa una determinazione n.210/2012 ( Reg. Gen. 4272013)  che prevede l’ ennesima  proroga del  contratto per il mantenimento dei cani randagi fino al 31 dicembre 2013, sulla base di una gara svolta nel 2006,  proprio alla  ditta privata che gestisce proprio quel canile.
Il tutto ad avviso dello scrivente sarebbe in contrasto con il  D.lgs 163/2006 ( per la parte relativa al divieto di proroga) , inoltre con questo atto è stato assunto un impegno sull’esercizio 2013  senza che sia stato indicato per quale importo e mancando ancora il Bilancio di previsione 2013, l’assunzione di un impegno per tutto il 2013, viola comunque  il  rispetto del principio dei dodicesimi di bilancio, senza alcuna motivazione.
A ciò si aggiunga non è possibile che un canile possa  ospitare più di 200 cani ( ordinanza del Ministero della salute del 16 luglio 2009) , mentre sembrerebbe che lì ce ne fossero 800.
Ciò posto, ritengo che ci siano gli estremi per dichiarare la nullità dell’atto
Desidero rappresentare la necessità di sistemare altrove i cani fino ad ora ospitati in quel canile.
Per  risolvere definitivamente la questione,  come chiesto più volte dallo scrivente, è necessario realizzare un parco canile comunale, facendo richiesta alla regione per il trasferimento gratuito di un’area di circa due ettari già individuata dagli uffici,  presentare entro il 30 giugno p.v. una richiesta di contributo alla regione stessa per la costruzione delle strutture necessarie ed inserire il progetto nel programma triennale delle opere pubbliche.

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