Oggi ho inviato una nuova lettera al Segretario Generale del Comune per sollecitare una maggiore attenzione alle modalità di concessione di immobili comunali alle associazioni ed alla effettuazione di controlli successivi:
Più
volte, nel corso della passata
consiliatura ho avuto occasione di sollevare rilievi e di formulare proposte in
merito alla gestione del patrimonio immobiliare comunale.
La
questione è stata da me rappresentata alla Prefettura di Latina,
all’Ispettorato generale di Finanza della R.G.S. ed infine alla Corte dei Conti,
con una documentazione dettagliata.
Per
quanto riguarda in particolare il problema della concessione di immobili ad
alcune associazioni la questione è stata esaminata anche dalla Commissione Vigilanza ( all’epoca da me presieduta, nel mese di settembre 2011 ).
Al riguardo, fu preso atto come molti
beni immobili fossero stati concessi da
anni senza che venisse rispettato il regolamento comunale approvato con
deliberazione n. 20 in data 14 luglio 1997 che prevede all’art. 8 la durata
delle concessioni in anni uno, salvo rinnovo.
Da quanto risulta in molti casi non vi sono stati mai rinnovi formali.
In molti casi vengono corrisposti al Comune canoni
irrisori.
Non si ha notizia neanche di controlli svolti sull’attività svolta dalle associazioni nei locali di proprietà comunale, circa il
rispetto delle finalità e delle attività consentite ( tenendo presenti anche le
circolari del Ministero dell’Interno in proposito ).
Giunge notizia che proprio in questi giorni ad una Associazione ( che ha
avuto in concessione una ex scuola),
sarebbe stato elevato un verbale
per aver aver svolto attività
musicali senza rispettare le norme vigenti.
Al riguardo, tenuto conto della
limitatezza dei locali a disposizione e della presenza di numerose
associazioni interessate ( molte delle quali oggi escluse ), venne
rappresentata al Sindaco pro tempore l’opportunità che, prima del rinnovo, fosse chiesta
ad ogni associazione una relazione e venisse fatta una valutazione circa
l’interesse sociale dell’attività svolta
da ciascuna di esse, onde
consentire di accertare i benefici recati alla
collettività.
In quell’occasione fu anche suggerita l’opportunità di predisporre un nuovo
regolamento (che l’Assessore al Bilancio dell’epoca asseriva essere all’esame
dell’amministrazione ) sulla base del quale poi provvedere - previo azzeramento
della situazione - a nuove concessioni.
Per quanto riguarda i canoni concessori, torno a rappresentare
l’opportunità di prendere a base il
valore di mercato, come stabilito dalla
vigente normativa, fatte salve le
eccezioni di legge, che devono essere verificate e motivate.
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