lunedì 13 aprile 2015

IL LAGO DI PAOLA...QUESTO MALATO NON IMMAGINARIO

 Stamattina si è assistito a Sabaudia all'ennesimo fenomeno di invasione del Lago di Paola da parte di schiume ed altro. Da molti anni lo stato di salute delle acque del lago di Paola è sotto osservazione. Nonostante alcuni interventi svolti nel passato, la situazione in questi ultimi tempi appare notevolmente peggiorata. Dopo l’ennesima moria di pesci avvenuta non molti mesi orsono, in occasione anche di alcune regate di canottaggio e di alcuni fenomeni che hanno portato a galla sostanze putrefatte e maleodoranti, anche in questi giorni si assiste a fenomeni che hanno portato la colorazione delle acque ad un rosso sangue di bue. Questo proprio mentre fervono gli allenamenti dei molti equipaggi di canottaggio provenienti anche da molti Paesi stranieri.
I problemi del lago possono essere così riassunti:
a) molte abitazioni non sono state ancora allacciate all’anello circumlacuale; il Comune deve invitare
formalmente tutti a provvedere e comunque avviare accertamenti a tappeto anche con l'ausilio del Corpo Forestale dello Stato e degli enti preposti;
b) il ricambio delle acque lacustri con il mare deve essere migliorato dragando il canale Caterattino e il Canale romano, ma anche gestendo meglio le chiuse coordinandone l’apertura in relazione alle maree, d'intesa con il Consorzio di bonifica (dalla foto si vede che stamattina una delle saracinesche era chiusa). 
c) nel lago arrivano le acque di alcuni canali provenienti dall’interno ricchi di fertilizzanti (e di altre
sostanze chimiche di vario genere come erbicidi, pesticidi, ecc.) utilizzate in agricoltura, occorre ridurre progressivamente l’uso di queste sostanze, facendo comunque in modo che le acque non vengano riversate direttamente nel lago, ma subiscano preventivamente un processo di fitodepurazione in bacini realizzati a tale scopo. Al riguardo, sul Supplemento ordinario alla gazzetta ufficiale n. 71/2015 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 10 marzo 2015, recante le Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette. Si tratta di un provvedimento che finalmente affronta in maniera decisa il problema della tutela delle acque nei Parchi nazionali e nelle aree protette,  Finalmente il Corpo Forestale e gli enti preposti (ARPA - Istituti Zooprofilattici sperimentali) dispongono di uno strumento per colpire i trasgressori.
d) nel caso di moria di pesci deve essere provveduto a cura dell’ente gestore, allo smaltimento secondo le modalità previste dalla normativa in vigore.
e) L'Azienda Unità sanitaria locale deve vigilare maggiormente per il rispetto delle norme esistenti in materia igienico sanitaria onde evitare il rischio di leptospirosi specialmente per chi pratica la canoa.
f) in alcuni casi si può verificare anche il rischio di inquinamento della falda acquifera
Su questi temi a mio avviso dovrebbe essere il Sindaco in qualità di massima autorità sanitaria locale
ad intervenire, intimando agli interessati di provvedere, ciascuno per la parte di competenza, adottando anche, ove necessario, una Ordinanza contingibile ed urgente, ma ciò fino ad ora non è avvenuto. Una mozione presentata dal Gruppo de PD negli anni scorsi per affrontare la questione a livello operativo è stata respinta dalla maggioranza, la quale ha affermato che non ve ne era bisogno, salvo poi partecipare ad un tavolo tecnico organizzato dall’Amministrazione provinciale sullo stresso tema, che si sarebbe concluso con la proposta di affidare un incarico ad un consulente per uno studio (di cui ancora non c'è traccia). Di studi su questa materia, anche presso la stessa Amministrazione provinciale ce ne sono molti, ma di fatti pochi o nulla. Un convegno tenutosi a Terracina nel 1985 aveva previsto che, ove fossero state bloccate le fonti di inquinamento esogene, il lago avrebbe potuto ripulirsi da solo in un anno, grazie alla circolazione delle acque tra i due canali emissari. Nel frattempo, come accennato la situazione si degrada ogni giorno di più.

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