lunedì 20 aprile 2015

INTERNET OF THINGS NEGLI ENTI LOCALI E IN SANITA'

Internet of things (IoT) consiste nell’estensione del sistema internet al mondo degli oggetti e dei luoghi reali. Sembra che la sua origine possa essere fatta risalire al 1999 (presso l’MIT), ma se ne parla in maniera diffusa solo ora. L’Internet delle cose è vista come una possibile e molto prossima evoluzione dell’uso della Rete. Grazie alla IoT gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Gli elettrodomestici si attivano autonomamente, le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano al sistema di innaffiamento quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. L’obiettivo dell’IoT è di far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un’identità elettronica alle cose e ai luoghi dell’ambiente fisico. Gli oggetti e i luoghi muniti di etichette Identificazione a radio frequenza (Rfid) o anche i Codici a barre bidimensionali Quick Response (QR) possono comunicare informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari. I campi di applicabilità negli enti locali e in sanità sono molteplici: dalla logistica fino all'efficienza energetica, all’assistenza remota e alla tutela ambientale (rifiuti ecc.). Ho trattato l'argomento nel mio nuovo libro.

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