martedì 26 marzo 2019

LA DIRETTIVA 2003/35/CE STABILISCE CHE I CITTADINI DEBBANO ESSERE MESSI IN CONDIZIONE DI ESPRIMERE UN PARERE SULLE SCELTE IN MATERIA AMBIENTALE.

I cittadini sono sempre più attenti ai problemi dell'ambiente.
Più volte ho segnalato al Comune le carenze sull'informazione ambientale obbligatorie sia in base alla DIRETTIVA 2003/4/CE che al D.lgs 15272006 (Codice dell'ambiente), senza ottenere risposte.
A sua volta la Direttiva 2003/35/CE sulla partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale è mirata principalmente a favorire la partecipazione del pubblico ai processi di pianificazione e programmazione riguardanti l’ambiente. 
Ai cittadini  devono essere offerte “tempestive ed effettive opportunità di partecipazione alla preparazione e alla modifica o al riesame dei piani ovvero dei programmi”. 
Spetta agli Stati membri provvedere ad informare il pubblico, attraverso pubblici avvisi oppure in altre forme, compresi i mezzi di comunicazione elettronici, di qualsiasi proposta relativa ai piani o programmi in materia ambientale o alla loro modifica o riesame, e a rendere accessibili al pubblico le informazioni relative a tali proposte, comprese le informazioni sul diritto di partecipare al processo decisionale e sull’autorità competente cui sottoporre eventuali osservazioni o quesiti. 
I cittadini devono essere messi in grado di poter esprimere osservazioni e pareri prima che vengano adottate decisioni sui piani e sui programmi.
L'effettiva partecipazione del pubblico all'adozione di decisioni consente allo stesso di esprimere pareri e preoccupazioni che possono assumere rilievo per tali decisioni e che possono essere presi in considerazione da coloro che sono responsabili della loro adozione; ciò accresce la responsabilità e la trasparenza del processo decisionale e favorisce la consapevolezza del pubblico sui problemi ambientali e il sostegno alle decisioni adottate.
Si deve quindi tenere conto delle risultanze della partecipazione dei cittadini, in seguito alle quali l’autorità competente deve informare in merito alle decisioni adottate e ai motivi e alle considerazioni su cui le stesse sono basate, includendo informazioni circa il processo di partecipazione del pubblico.
Ciò premesso, in questi giorni è stata pubblicata la determinazione recante la conclusione positiva con prescrizioni per  l'autorizzazione da parte dell'amministrazione provinciale di Latina per la realizzazione di un impianto  di trattamento e di recupero di rifiuti speciali non pericolosi a Sabaudia, in via Colle d'Alba Levante.
Al riguardo non è stata prevista la possibilità ai cittadini di Sabaudia di partecipare al procedimento.
Si tratta di una violazione della Direttiva della UE.
E' indispensabile che chi di dovere intervenga per integrare il procedimento con la consultazione dei cittadini di Sabaudia. 
DIRETTIVA 2003/35/CE

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