Il TAR del Lazio, Sez. I, con la Sentenza n. 158/2019 ha preso in esame il ricorso dell'Impresa di Pulizie La Rapida contro il Comune di Sabaudia e nei confronti della Capanna Soc. Coop. a R.L.
Al riguardo, ritenuta inesatta la ricostruzione di parte ricorrente, sulla quale sono fondate le doglianze, secondo cui l’Amministrazione comunale di Sabaudia ha dato corso a nuova gara e per un triennio differente da quello oggetto della gara indetta con la d.d. del 24.4.2015 n. 48; rilevato, invece, che in ottemperanza alla sentenza n. 671/2018 del Consiglio di Stato, che aveva annullato il provvedimento di esclusione della cooperativa Capanna, l’Amministrazione ha rivalutato, quanto al fatturato d’impresa, la posizione delle concorrenti nell’ambito della gara già indetta, disponendone l’aggiudicazione alla coop. Capanna per il triennio decorrente dalla data di stipula del contratto e dall’avvio del servizio, ai sensi di quanto disposto dall’art. 7 del disciplinare e dal capitolato prestazionale, ha ritenuto, pertanto, il ricorso infondato nel merito, a prescindere dall’esame delle eccezioni pregiudiziali delle controparti;
Così in data 21 febbraio il Collegio definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo ha rigettato.
La questione del demanio marittimo è molto delicata, prova ne sia la relazione in occasione dell'anno giudiziario del procuratore generale della Corte dei conti per l'anno 2019 che contiene un lungo elenco di fattispecie di cui si è dovuta occupare.
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