Dal rapporto dell'AIFA 2017 si apprende che nel 2017 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 29,8 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal SSN.
In media, per ogni cittadino italiano, la spesa ammonta a circa 492 euro. Nel 2017 la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 21.715 milioni di euro ed è diminuita rispetto all’anno precedente del -1,4%.
La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto di classe A, è stata di 12.909 milioni di euro, ossia il 59,4% della spesa farmaceutica territoriale.
Tale spesa ha registrato, rispetto all’anno precedente, una sensibile riduzione del -6,5%, principalmente determinata dalla diminuzione della spesa per i farmaci in distribuzione diretta e per conto (-13,7%), mentre è stato registrato un contenuto decremento della spesa farmaceutica convenzionata netta (-1,7%).
La spesa a carico dei cittadini, comprendente la spesa per compartecipazione (ticket regionali e differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto erogato al paziente e il prezzo di riferimento), per i medicinali di classe A acquistati privatamente e quella dei farmaci di classe C, ha registrato un aumento del +7,1% rispetto al 2016.
A influire sulla variazione è stato l’aumento della spesa per i medicinali di automedicazione (+12,4%) e per i medicinali di Classe C con ricetta (+8,8%), mentre rimane pressoché stabile la spesa per l’acquisto privato di medicinali di fascia A (+0,6%) e la compartecipazione del cittadino (+0,6%).
La spesa per compartecipazione è stata pari a 1.549 milioni di euro, corrispondente a circa
25,60 euro pro capite.
In regime di assistenza convenzionata, nel corso del 2017 ogni giorno sono state
consumate in media 972,7 dosi ogni mille abitanti (DDD/1000 ab die), stabili rispetto
all’anno precedente, mentre in termini di confezioni è stato registrato un decremento del
-0,7% (oltre 1 miliardo di confezioni nel 2017, corrispondente a 18,3 confezioni pro
capite).
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale complessiva, pubblica e privata, le confezioni
dispensate sono state quasi 2 miliardi, in aumento del +3,2%, rispetto all’anno
precedente. Aumentano principalmente le confezioni dei farmaci di classe A erogati in
distribuzione diretta e per conto (+21,5%), dei farmaci di automedicazione (+10,4%), dei
farmaci di classe C con ricetta (+7,8%) e dei farmaci di classe A acquistati privatamente dal
cittadino (+2,8%), mentre è stabile il numero di confezioni erogate in assistenza
convenzionata (-0,2%).
Le principali componenti (i.e. effetto quantità, effetto prezzi ed effetto mix) della
variazione della spesa farmaceutica convenzionata lorda 2017, rispetto all’anno
precedente (-1,5%), evidenziano una stabilità dei consumi di farmaci prescritti (+0,1%),
una riduzione dei prezzi medi (-2,4%) e, infine, uno spostamento della prescrizione verso
specialità più costose (effetto mix: +1,1%).
La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è risultata pari a 12,1
miliardi di euro (194,6 euro pro capite), con una riduzione, rispetto al 2016, del -0,7%.
Complessivamente, nel 2017 è stata registrata una prevalenza d’uso dei farmaci pari al
66,1%, con una rilevante differenza tra uomini (61,8%) e donne (70,2%).
La prevalenza
d’uso dei farmaci passa da circa il 50% nella popolazione fino ai 54 anni a oltre il 95% nella
popolazione anziana con età superiore ai 74 anni.
Coerentemente con la prevalenza d’uso, la spesa e i consumi sono strettamente
dipendenti dalla fascia di età; per gli ultrassettantacinquenni si registra una spesa pro
capite a carico del SSN fino a 3 volte superiore al livello medio nazionale e oltre 6 volte
rispetto alle fasce di età inferiori. I consumi passano da circa 400 dosi nella fascia
compresa tra i 40 e i 50 anni a oltre 3.000 nella popolazione ultrasettantacinquenne.
Nella popolazione geriatrica si registra, complessivamente, l’assunzione di un numero
medio di 9,7 sostanze diverse per utilizzatore, con una variabilità che passa dal valore più
basso di 7,7 sostanze nella fascia di età 65-69 anni al valore più elevato di 11,8 sostanze
nei soggetti con età pari o superiore agli 85 anni.
Le categorie terapeutiche maggiormente prescritte in questa popolazione sono quelle dei
farmaci per l’apparato cardiovascolare, dei medicinali antimicrobici per uso sistemico e dei
medicinali per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo.
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