Nelle cronache dell'ultima riunione del G7 si legge che è stata sollecitata la firma del TTIP. ma cosa è? Dal 2013 è stato avviato da parte della Commissione europea un negoziato per il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership) appunto TTIP, un accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America. L’obiettivo proposto è quello di integrare i due mercati, riducendo i dazi doganali (peraltro già molto contenuti) e rimuovendo in una vasta gamma di settori le cosiddette barriere non tariffarie, intendendo con questa locuzione le differenze in regolamenti tecnici, norme e procedure di omologazione, standard, ecc., applicati ai prodotti, regole sanitarie e fitosanitarie che in Europa sono più restrittive rispetto agli USA. Ciò renderebbe possibile la libera circolazione delle merci (soprattutto dagli USA verso l’UE) faciliterebbe il flusso degli investimenti e l'accesso ai rispettivi mercati dei servizi e degli appalti pubblici. Se il progetto andrà in porto, sarà creata la più grande area di libero scambio esistente, poiché UE e USA rappresentano circa la metà del PIL mondiale e un terzo del commercio globale. L'accordo potrebbe essere esteso ad altri paesi con cui le due controparti hanno già in vigore accordi di libero scambio, in particolare i paesi membri della North American Free Trade Agreement (NAFTA) e dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA). I rischi per l'economia europea sono elevatissimi ma alche per la qualità dei nostri prodotti in quanto in questo modo si aprirebbe la porta agli OGM, a moltissimi tipi di Fitofarmaci oggi vietati nella UE ecc. La quasi totalità dei servizi pubblici verrebbe privatizzata. Le direttive dell'accordo, inizialmente segretate sono state declassificate solo da poco grazie all’impulso dell’Italia sono state pubblicate sul sito della Commissione europea con l'aggiunta di un glossario e di schede informative. Sono state iniziate delle pubbliche consultazioni online su alcuni temi di rilievo. Secondo molti esperti l'accordo comporterà una riduzione delle garanzie e una mancanza di tutela dei diritti dei consumatori in quanto la bozza del trattato conterrebbe addirittura limitazioni sulle leggi che i governi partecipanti potrebbero adottare per regolamentare diversi settori economici, in particolare banche, assicurazioni, telecomunicazioni e servizi postali. Secondo la stessa Commissione Europea tra i contenuti del trattato di partnership commerciale ci sarà l'introduzione di un arbitrato internazionale che permetterà alle imprese di intentare cause per «perdita di profitto» contro i governi dei paesi europei, qualora questi portassero avanti legislazioni che potenzialmente possano mettere in discussione le aspettative di profitto delle stesse imprese (come è capitato con il caso Vattenfal - Governo tedesco sulla chiusura delle centrali nucleari o il caso "Veolia contro Governo egiziano" sull'aumento del salario minimo dei lavoratori, quindi a favore dei diritti sociali. Secondo diversi economisti utilizzando diversi modelli econometrici ritengono il TTIP possa portare ad un calo dei salari nonché ad un aumento della disoccupazione e della disgregazione sociale in Europa; una lettura contraria a quella presentata dalla Commissione europea, secondo la quale TTIP potrebbe portare ad un calo della disoccupazione e ad un aumento degli investimenti. Molti organizzazioni in Italia e in Europa si stanno muovendo per bloccare questo Trattato con manifestazioni che si sono tenute in molte città. La trasmissione Report ha dedicato al TTIP la puntata del 19 ottobre 2014, nella quale sono stati presentati molti dei fattori di criticità del trattato, non ultimo l'essere il suo contenuto parzialmente sconosciuto. Molti Comuni hanno già approvato ordini del giorno per invitare il Governo a bloccare questa trattativa da parte della commissione europea. In tutta Europa si moltiplicano le manifestazioni contro il TTIP ritenuto un vero e proprio Cavallo di Troia.
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