E' stata appena data notizia della sentenza della Corte Costituzionale relativa al problema del blocco dei contratti della pubblica amministrazione e già si scaldano i motori per decidere cosa fare. Il sito dell'ANCITEL riporta alcune dichiarazioni del Sottosegretario Rughetti il quale ha affermato “Siamo contenti perchè la sentenza della Consulta non genera automatismi, nè per il passato, nè per il futuro. Adesso mi auguro che i sindacati abbandonino la vecchia logica dei miniaumenti uguali per tutti: direi che non è più tempo”. “Leggeremo la sentenza - ha proseguito Rughetti - e, se prevede una sorta di obbligo a contrattare, ci metteremo intorno al tavolo. Ma, con umiltà e con rispetto, bisogna chiedersi se è ancora utile dare poco a tutti o se sia meglio fare un patto per individuare i servizi prioritari e investire su questi. Bisogna privilegiare i servizi che rimettano in moto il ciclo produttivo, quelli di supporto alle imprese. E anche i servizi che garantiscano coesione: se un Comune vuole aumentare il produttività per gli assistenti sociali, lo dobbiamo aiutare”. Quanto alle coperture necessarie ha detto che "...occorre una riallocazione della spesa all'interno della stessa pubblica amministrazione. Lo Stato paga 2 miliardi di euro l'anno per l'affitto dei suoi uffici e, solo nel 2013, le aziende di servizi pubblici locali hanno perso 1,2 miliardi. C'è ancora molto spazio per rendere più efficiente la pubblica amministrazione senza ridurne i servizi”. I lavoratori hanno aspettato molto, è ora che il Governo avvii subito le procedure e cerchi soldi reali, non risparmi che sono tutti da vedere altre fonti incerte. L'autunno si preannuncia caldo.
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