Quante battaglie per riuscire ad avere lo Statuto dei Lavoratori. Sembra ieri. L' Art.
4 della L. 300/70, lo Statuto dei Lavorato tratta degli "Impianti audiovisivi" e recita così: "E' vietato l'uso di impianti audiovisivi e di
altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei
lavoratori. Gli impianti e le
apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e
produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la
possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono
essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali
aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In
difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del
lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti. Per gli impianti e le apparecchiature
esistenti, che rispondano alle caratteristiche di cui al secondo comma del
presente articolo, in mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali
aziendali o con la commissione interna, l'Ispettorato del lavoro provvede entro
un anno dall'entrata in vigore della presente legge, dettando all'occorrenza le
prescrizioni per l'adeguamento e le modalità di uso degli impianti
suddetti. Contro i provvedimenti
dell'Ispettorato del lavoro, di cui ai precedenti secondo e terzo comma, il
datore di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di
queste, la commissione interna, oppure i sindacati dei lavoratori di cui al
successivo art. 19 possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del
provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale". In questi giorni trapelano attraverso la stampa notizie circa le modifiche che il Governo vorrebbe apportare grazie alla delega ricevuta dal Parlamento. La norma senza dubbio è stata superata dalla tecnologia che offre oggi strumenti ben più sofisticati, ma è ora anche che le amministrazioni decidano di difendersi, cosa che oggi, pur potendolo, troppo spesso non fanno. Molti datori di lavoro pubblici non si rendono conto del tempo che viene sottratto al lavoro pur senza assentarsi dalla sedia navigando sui social network o altrove per esigenze che non sono propriamente quelle di ufficio e allora, perché non attivare il firewall per bloccare l'accesso ai siti non graditi. Io l'ho fatto e non ci sono state proteste, perché non ci potevano essere, trattandosi di apparecchiature dell'ente e di uso improprio della rete interna. credo che si possano fare molti passi avanti rispettando la privacy dei lavoratori, ma anche i doveri verso il datore di lavoro. problemi analoghi ci possono essere in merito all'uso improprio dei telefoni cellulari aziendali (spesso usati come se fossero dei fringe benefits) ed anche questi facenti parte della Rete Aziendale Mobile, mentre ho delle profonde difficoltà a ipotizzare controlli sui telefoni cellulari privati. Ma attendiamo di leggere il testo.
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