sabato 6 giugno 2015

L'ANTICORRUZIONE TRA CANTONE E PAPA FRANCESCO


Secondo il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, intervenuto ad un seminario presso l'università di Pisa,  per sconfiggere la corruzione e le mafie la repressione non basta, è necessario anche un intervento culturale e riconoscere maggiore importanza ai piani anticorruzione dei comuni perchè essi sono determinanti nella prevenzione. “Questi strumenti, ha spiegato, sono capaci di valorizzare le energie migliori nelle singoli amministrazioni purchè essi siano utilizzati bene ovvero facendo una reale valutazione dei rischio sul territorio e non solo come un altro adempimento burocratico imposto dall'alto. Molti Comuni hanno adottato il Piano anticorruzione, spesso è fatto abbastanza bene, ma chi lo ha letto? Le cose in molti casi seguitano a proseguire come prima, i cittadini non avvertono alcun cambiamento....Della tanto attesa rotazione dei dirigenti poi nemmeno lì'ombra. Quanto si legge sui giornali in questi giorni non ha scosso nessuno oltre le mura del Comune di Roma e tutto procede nel massimo silenzio. Intanto Papa Francesco seguita a lanciare messaggi agli animi degli italiani perchè si risveglino. Un tempo c'era Berlinguer che sollevò il problema della "questione morale", ma ora?  

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