Mentre le nostre città sono sempre meno verdi a causa del taglio spesso indiscriminato di alberi di alto fusto a livello centrale prosegue l'attività di contrasto e di difesa del verde pubblico.
In alcune città la popolazione si è organizzata per fermare questo processo di abbattimento degli alberi che molto spesso non sono malati.
Alcuni anni fa ha destato scalpore l'abbattimento di tutti i pini nel parco del castello di San Martino a Priverno, una vicenda che è finita alla Procura della Repubblica.
Nel corso del 2016 e dei primi mesi del 2017 è proseguita e si è intensificata la collaborazione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico con l’ANCI per arrivare alla condivisione del documento predisposto dal Comitato, con il contributo del CONAF e dell’ISPRA, concernente le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile”.
Un documento che rappresenta un importante strumento di consultazione per le amministrazioni locali, alle quali fornisce criteri orientativi di natura tecnica, scientifica e socio-culturale, utili per la pianificazione, la coltivazione e la gestione del verde comunale, che rappresenta un bene di interesse collettivo e costituisce una risorsa multifunzionale per la città e per i suoi abitanti Alla condivisione del documento si è giunti attraverso la proficua collaborazione con i rappresentanti dei diversi comuni italiani, coinvolti e coordinati dall’ANCI (con il coinvolgimento anche dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini), che hanno contribuito ad arricchire il documento elaborato dal Comitato sulla base della loro esperienza operativa e gestionale.
Il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico ha altresì convenuto con l’ANCI di organizzare prossimamente un evento seminariale rivolto a tutti i comuni italiani per una più ampia condivisione e conoscenza dei contenuti delle suddette Linee guida, così da corrispondere all’esigenza diffusa di disporre di indirizzi tecnici omogenei sul territorio nazionale a supporto delle politiche di gestione del consistente patrimonio verde delle nostre città. Patrimonio verde che, in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, va curato, valorizzato e sviluppato con tutta una serie di azioni quali: - messa a dimora di un albero per ogni neonato (modifiche alla legge 113/92); - realizzazione di un catasto arboreo (censimento e classificazione degli alberi piantati nel territorio comunale su aree di proprietà pubblica); - realizzazione, a fine mandato del Sindaco, di un bilancio arboreo (numero di alberi all’inizio del mandato/numero di alberi al termine del mandato stesso); - realizzazione di aree verdi permanenti attorno alle maggiori conurbazioni e di filari alberati lungo le strade; - attività ed interventi a garanzia della sicurezza delle alberate stradali e degli alberi nelle aree verdi cittadine; - iniziative finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle aree urbane; - applicazione delle disposizioni di cui al Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 1444/68, relativamente al rapporto tra edificato e verde pubblico, il cosiddetto “verde di standard”; - promozione dell’incremento degli spazi verdi urbani (copertura a verde dei lastrici solari, rinverdimento delle pareti degli edifici, realizzazione di orti urbani, percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde); - contabilità ambientale: conto annuale del contenimento delle aree urbanizzate e acquisizione e sistemazione delle aree destinate a verde pubblico; - censimento degli alberi monumentali.
Gli amministratori comunali dovrebbero fare di più per difendere il verde pubblico anche perchè ci sono oramai leggi precise che li obbligano a farlo.
L'argomento è trattato anche nel mio "Utopia di un Comune...e come realizzarla"
Gli amministratori comunali dovrebbero fare di più per difendere il verde pubblico anche perchè ci sono oramai leggi precise che li obbligano a farlo.
L'argomento è trattato anche nel mio "Utopia di un Comune...e come realizzarla"
Nessun commento:
Posta un commento