lunedì 5 febbraio 2018

SALVIAMO IL SSN

Cresce a tutti i livelli il dibattito sul futuro del SSN e molti candidati alle prossime elezioni politiche o regionali promettono di migliorare le cose.
La sostanza è che da quando De Lorenzo fece approvare la controriforma che porta il suo nome, l'assistenza ha subito dei grandi cambiamenti.
Senza dubbio nei settori più soggetti all'innovazione si sono fatti molti passi avanti ma si devono ai progressi della medicina e non già del SSN.
Nonostante il caos che regna in alcuni ospedali è l'assistenza territoriale a soffrire maggiormente delle riforme e nonostante i decreti che volevano invertire la percentuale di spesa tra ospedale e territorio, le cose non migliorano. 
Solo nel centro nord c'è una assistenza a livello europeo, mentre da Roma in giù ci avviciniamo a situazioni proprie dell'est europeo.
In alcune province l'assistenza è ad un livello molto inferiore a quello di altre province europee.
Tra breve saremo superati anche dalla Turchia.
A tutto ciò si aggiungono le facilitazioni a livello fiscale che i governi hanno fatto alle assicurazioni private ed oggi agli imprenditori che vogliono dare prestazioni di welfare come benefit ai dipendenti.
Come se non bastasse ci si è messa anche la Madia che nel nuovo contratto degli statali prevede anche lì il welfare integrativo.
Intanto molti cittadini sono costretti a spendere di tasca propria
Complessivamente il privato è arrivato a coprire il 25% del costo complessivo del SSN. 

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