martedì 21 maggio 2019

CRESCE IN TUTTA ITALIA L'UTILIZZO DELL'INNOVAZIONE DIGITALE IN SANITA'

SLIDE TRATTA DAL REPORT DELL'OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE IN SANITA'
DEL POLITECNICO DI MILANO
Secondo l'Osservatorio per l'innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano la spesa annua per la sanità digitale è arrivata a 1,39 miliardi.
Dall'ultimo rapporto si apprende che gli strumenti digitali entrano anche nella quotidianità dei medici, che li utilizzano per comunicare con i propri pazienti: l’85% dei Medici di Medicina Generale e l’81% dei medici specialisti utilizza la mail per inviare comunicazioni ai pazienti, mentre WhatsApp è usato dal 64% dei primi e dal 57% dei secondi per fissare o spostare appuntamenti e per condividere documenti o informazioni cliniche.
La cartella clinica digitale e il fascicolo sanitario elettronico in quasi tutta Italia sono di uso comune ma purtroppo ciò non avviene ovunque e si cominciano a notare dei gravissimi gap tra le regioni e anche da una provincia all'altra di una stessa regione.
La salute connessa è un modello socio-tecnico per la gestione e la fornitura di servizi sanitari che utilizza la tecnologia per fornire servizi sanitari a distanza. 
La salute connessa, nota anche come tecnologia abilitata per la cura (TEC), mira a massimizzare le risorse sanitarie e fornire maggiori e flessibili opportunità per i consumatori di impegnarsi con i medici e migliorare l’autogestione delle loro cure. 
Utilizza tecnologie facilmente disponibili per fornire assistenza al paziente al di fuori dell’ospedale o del medico. 
La salute connessa comprende programmi di telemedicina, assistenza a distanza (come l’assistenza a domicilio) e gestione della malattia e dello stile di vita, spesso fa leva su tecnologie esistenti come dispositivi connessi tramite reti cellulari. 
In un Paese che presenta un rilevante aumento dell’età media della popolazione con un incremento delle malattie croniche la Connected care può rappresentare una soluzione importante. 
Una recente indagine svolta online dalla Philips su un campione rappresentativo della popolazione pazienti, ha avuto come focus principale quello di analizzare il grado di consapevolezza del proprio stato di salute e il livello di prontezza alla grande sfida della “Connected Care”, con attenzione alle differenze tra le varie generazioni, tra i sessi e le classi di reddito. 
È stato rilevato che la popolazione è attenta al proprio stato di salute e consapevole delle proprie condizioni e sempre più spinta ad utilizzare nuovi ed innovativi sistemi che facilitano l’accesso alle cure sanitarie. 
La ricerca spalanca quindi le porte alla trasformazione digitale in campo medico come risposta risolutiva ai bisogni attuali nell’ ottica di un miglioramento del sistema sanitario. 
Una rivoluzione che, grazie alla tecnologia, dovrebbe traghettare il sistema sanitario da un sistema di “welfare di stato” ad un “welfare di community”, in cui tutti i soggetti sono attivi e contribuiscono al buon funzionamento della sanità nazionale, alla riduzione della spesa sanitaria complessiva e, nel lungo termine, persino al miglioramento dello stato di salute della popolazione.
Resta in molte parti d'Italia il problema del digital divide che impedisce alla popolazione anziana di usufruire di questi strumenti, 

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