Il 3 maggio scorso sono stato inviato a parlare al Liceo classico Dante Alighieri di Latina nell'ambito di un incontro avente come tema "La Costituzione e l'Italia di oggi" organizzato dalla "Libera università della terra e dei popoli" con la partecipazione del prof. Paolo Maddalena, del Sindaco Damiano Coletta e della prof.ssa Laura Scalabrini.
Ha fatto gli onori di casa la prof.ssa Elena Polselli.
Io sono stato pregato di parlare dell'art. 32 della Costituzione.
Ho ricordato come la riforma sanitaria, nata trenta anni dopo l'entrata in vigore della nostra Carta sia basata sul sistema universalistico e sull'eguaglianza dei cittadini nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana. L'attuazione del servizio compete allo Stato alle regioni e agli enti locali.
Il conseguimento di dette finalità è assicurato principalmente mediante i seguenti obiettivi.
1) la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di un'adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunità;
2) la prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro;
3) la diagnosi e la cura degli eventi morbosi quali che ne siano le cause, la fenomenologia e la durata;
4) la riabilitazione degli stati di invalidità e di inabilità somatica e psichica;
5) la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell'igiene dell'ambiente naturale di vita e di lavoro;
6) l'igiene degli alimenti, delle bevande, dei prodotti e avanzi di origine animale per le implicazioni che attengono alla salute dell'uomo, nonché la prevenzione e la difesa sanitaria degli allevamenti animali ed il controllo della loro alimentazione integrata e medicata;
La maggioranza dei nostri rappresentanti politici vedono nel Servizio sanitario nazionale solamente una fonte di costi elevata senza rendersi conto che grazie al SSN si è sviluppato un sistema che occupa direttamente 709.297 persone, alle quali dobbiamo aggiungere tutte quelle dell’indotto per un totale di 2,4 milioni pari al 10% degli occupati.
La “filiera della salute” include i settori che producono, fanno ricerca, commercializzano e offrono servizi di natura sanitaria. È composta sia dalla parte pubblica, sia dalla parte privata che è prevalentemente dedita alla manifattura industria farmaceutica, dispositivi e tecnologie medicali), il commercio e i servizi.
Un sistema che ha anche favorito la crescita in Italia una industria medicale che rappresenta uno dei principali motori di sviluppo del Paese con una produzione che è il 24,6% di quella realizzata a livello europeo pari a € 30,0 mld.
Il saldo della bilancia dei pagamenti per il settore farmaceutico è stato nel 2017 di € 771 mln.
Fiorente anche la produzione di dispositivi medici italiani che rappresentano il 10,0% di questo mercato in continua espansione.
Il saldo della bilancia dei pagamenti nel settore dei dispositivi medici, sempre nel 2017, pur essendo negativo è in diminuzione ed è pari a € 1,9 mld.
Da non sottovalutare anche l’apporto delle ICT che stanno contribuendo notevolmente allo sviluppo del SSN.
Per quanto riguarda la diagnostica in vitro siano al 16,0% della produzione europea preceduti solo da Germania e Francia.
In sostanza la “filiera della salute” contribuisce in maniera notevole alla formazione della ricchezza nazionale producendo un elevato volume di reddito, assorbendo una quota rilevante di personale altamente qualificato ed investendo elevate risorse nella ricerca e nell’innovazione.
Se guardiano indietro, in questi quaranta anni l’assistenza sanitaria è cambiata in maniera notevole.
Grazie alla ricerca molte patologie che prima potevano essere curate solo chirurgicamente oggi vengono guarite con medicinali di nuova generazione.
Alcune mali un tempo incurabili, se diagnosticati per tempo, possono essere curati con successo.
Molte tecniche un tempo sperimentali, che potevano essere offerte solamente da parte dei grandi ospedali oramai sono di uso comune.
La tecnologia medica ha fatto passi avanti notevoli grazie ad apparecchiature come la TAC, la RMN, la PEC, o a tecniche evolute come la laparoscopia o la radiologia interventistica.
I trapianti di cuore, di fegato, di midollo osseo, ecc. sono di ordinaria amministrazione.
La ricerca ha fornito un notevole supporto ai progressi della medicina e quasi quotidianamente si ha notizia di nuove scoperte di farmaci che, grazie alla collaborazione tra università ed industria possono essere messi in commercio in tempi ristretti.
Il SSN in questi anni, nonostante i molti problemi, ha garantito ai cittadini:
- Maggiore sicurezza dal punto di vista sanitario;
- Benessere diffuso, con eliminazione del divario tra salute e benessere;
- Maggiore equità rispetto al passato, anche se permangono numerose disuguaglianze che rappresentano un fattore di malessere sociale da sradicare;
- Prevenzione delle malattie: che in precedenza era molto limitata.
Mentre un tempo le persone venivano ricoverate in ospedale quando non c’era più nulla da fare, per morire, oggi le persone si recano serene in ospedale per essere guarite e per poter tornare ad una vita normale insieme ai loro cari.
Peraltro, anche a causa delle mutate condizioni sociali e della situazione economica non favorevole si assiste ad una caduta di valori come la solidarietà sociale e ad una forte contrazione del welfare state con spazi che vengono presi dalle assicurazioni private facendo venir meno il principio della universalità del SSN.
Il nuovo Patto per la salute dovrà prendere in esame una revisione di certe norme che hanno favorito uno stravolgimento della nostra sanità.
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