Il Ministero della salute ha pubblicato il Piano di preparazione e di risposta ad una epidemia di poliomielite.
Scopo del documento è definire, predisporre e coordinare le azioni da intraprendere in vista di un eventuale focolaio epidemico da poliovirus, sia selvaggio sia vaccino derivato, al fine di bloccarne la trasmissione entro 120 giorni dalla conferma del primo caso di infezione.
Le politiche e la progettazione delle attività di sorveglianza per il mantenimento dello Stato Poliofree sono stabilite dal Ministero della Salute che si avvale per la loro realizzazione della
collaborazione delle Regioni e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Dal marzo del 2014, è stato istituito il Gruppo di Lavoro Polio che ha il compito di individuare e
monitorare le azioni di intervento per garantire e mantenere lo status “polio-free”.
In Italia è attiva la Sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute (PFA) e la Sorveglianza della
Circolazione dei Poliovirus nell’Ambiente.
La sorveglianza attiva delle PFA è effettuata attraverso una rete di referenti regionale, che
mantengono un contatto periodico con i maggiori Centri Ospedalieri, al fine di individuare ogni
caso di PFA, dovuto a qualunque eziologia, in soggetti ospedalizzati di età inferiore a 15 anni e ogni
caso di sospetta poliomielite in persone di tutte le età.
Al verificarsi di un caso di PFA il Centro Ospedaliero interessato, oltre ad effettuare le indagini
clinico-diagnostiche di routine, predispone il prelievo di campioni biologici da inviare al
Laboratorio Nazionale di riferimento (LN) presso l’ISS o al Laboratorio Sub-Nazionale (LSN)
Regionale ove presente, ed è tenuto ad avvertire il Centro di Riferimento Regionale. Il caso deve
essere contemporaneamente segnalato al Ministero della Salute e all’ISS.
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Dal 2005, in accordo con le linee guida dell’OMS, viene effettuata a cura dell’ISS la Sorveglianza
della Circolazione dei Poliovirus nell’Ambiente mediante il monitoraggio delle acque reflue in
ingresso ai depuratori.
La legge 4 febbraio 1966, n. 51, all’articolo 1, ha previsto che la vaccinazione contro la poliomielite
sia obbligatoria per i bambini entro il primo anno di età e debba essere eseguita gratuitamente.
Purtroppo da alcuni anni la regione Lazio ha chiuso proprio il primo ospedale dove veniva curata la poliomielite negli anni in cui c'era l'epidemia in Italia: l'Istituto "Spolverini" di Ariccia (RM) che ha rappresentato per molti anni l'unica struttura dove sono cresciute importanti professionalità.
Non è stata considerato il rischio di ricadute che hanno molti pazienti, anche dopo decine di anni con la post polio syndrome.
Forse il Ministero, che rimane competente in quanto la Carta Costituzionale, all’articolo 117, comma 2, lettera q), annovera la profilassi
internazionale tra le materie in cui lo Stato ha legislazione esclusiva, potrebbe prendere in considerazione di utilizzare quella meravigliosa struttura, oramai quasi abbandonata.
Qui trovate il documento del Ministero:
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