sabato 25 maggio 2019

L'ATTUALITA' DEL PENSIERO DI GAETANO FILANGIERI NEI COMUNI

GAETANO FILANGIERI
Ritratto di E. Saporetti


Questa mattina, nel corso della presentazione del mio saggio intitolato "Cittadini protagonisti in Comune per Attuare la Costituzione" , nel quale si accenna alla possibilità di inserire negli statuti comunali, oltre ai richiami alla libertà, alla uguaglianza e alla solidarietà, espressione della rivoluzione francese,, anche il concetto della felicità contenuto nelle opere di GAETANO FILANGIERI (San Sebastiano al Vesuvio 22 agosto 1753  – Vico Equense, 21 luglio 1788) e in particolare in “LA SCIENZA DELLA LEGISLAZIONE” .
Purtroppo il pensiero del filosofo napoletano, come quello di altri pensatori del sud è stato quasi cancellato dall'Unità d'Italia mentre rileggendolo lo scopriamo ancora vivo e attualissimo.
I testi dono stati gentilmente letti da Marilina Camuglia che li ha valorizzati vivacizzando l'evento.
«…i prìncipi han cominciato a conoscere che la vita e la tranquillità degli uomini merita maggior rispetto, che c’è un altro mezzo indipendente dalla forza e dalle armi, per giugnere alla grandezza, che le buone leggi sono l’unico sostegno della felicità nazionale, che la bontà delle leggi è inseparabile dalla uniformità…» 
«…formiamo dunque, insieme, un corpo di leggi che stabilisca solidamente la felicità pubblica, e che fissi per sempre la sorte de’ vostri concittadini» 
«Ognuno desidera d’essere il più felice che sia possibile; ognuno dunque desidera d’aver tra le mani un potere che obblighi gli altri uomini a contribuire con tutte le loro forze alla sua felicità e questa è la ragione per la quale desidera di comandarli» 
La prima legge dunque che protegge, dirige e rende utile l’amor del potere ne’ governi liberi e popolari è quella che lascia al popolo intero la scelta di coloro a’ quali egli deve confidare qualche porzione della sua autorità» 
«L’ambizioso in un governo moderato, in un governo dove una savia legislazione ha saputo dirigere questa passione è un eroe che desidera tanta autorità quanta ce ne vuole per far osservare le leggi, per difendere la patria, per mantenerla ne’ suoi diritti, per conservarla nella sua libertà e per richiamarsi con questo mezzo la stima e il riconoscimento de’ suoi cittadini, i quali si sforzeranno a gara per contribuire alla sua felicità».

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