mercoledì 29 luglio 2015

COMPARAGGIO

La lettura del testo della legge di conversione del D.L. 78/2015 che ha per oggetto gli enti territoriali, ma che di fatto con un maxiemendamento incide fortemente sul SSN introduce meccanismi di contenimento delle prescrizioni di diagnostica sperimentale e di laboratorio che per quanto riguarda l'Italia, raggiungono spesso livelli elevatissimi creando problemi ingiustificati nelle liste di attesa. A parte il fatto che prima di esprimerci dovremo leggere i provvedimenti attuativi che dovranno essere predisposti dal ministero della salute, non so perché ma mi è venuto alla mente il termine "comparaggio" (una sorta di accordo tra compari), si tratta di un reato specifico previsto dal Testo Unico delle leggi sanitarie (artt. 170 e segg.) che così recita:  Il medico o il veterinario che ricevano, per sé o per altri, denaro o altra utilità ovvero ne accettino la promessa, allo scopo di agevolare, con prescrizioni mediche o in qualsiasi altro modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto a uso farmaceutico, sono puniti con l’arresto fino a un anno e con l’ammenda da euro 206,58 a euro 516,45. Se il fatto violi pure altre disposizioni di legge, si applicano le relative sanzioni secondo le norme sul concorso dei reati. La condanna importa la sospensione dall’esercizio della professione per un periodo di tempo pari alla durata della pena inflitta". A parte la pena che è veramente irrisoria (da 206,58 a 516,45 euro), nessuno in tutti questi anni ha pensato di estendere il reato al medico che riceve soldi o promesse da  titolari di gabinetti di analisi, centri diagnostici ecc. per prescrivere esami spesso non necessari (pensiamo alle TAC, alle Risonanze Magnetiche, alla PEC, ecc. prescritte senza alcun accertamento preliminare). Forse sarebbe il caso di farlo, con sanzioni adeguate, anche se fino ad oggi i Giudici  hanno fatto ricorso ad altre norme del Codice penale. Altro che combattere contro la medicina difensiva qui esistono organizzazioni che per molti anni si sono arricchite frodando il SSN con la compiacenza di medici prescrittori.

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