mercoledì 15 luglio 2015

IL COMUNE DI SABAUDIA E IL BILANCIO PARTECIPATO

Entro il 30 luglio il Comune di Sabaudia dovrà approvare il bilancio di previsione 2015.
Uno di principali doveri dei Sindaci è quello di aumentare la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche. Le forme prescelte sono molteplici ed hanno nella e-democracy il livello più moderno ed importante. Tra queste il Bilancio Partecipato  (o partecipativo) è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città. Il bilancio partecipativo inizia ad essere conosciuto e a diffondersi dopo il primo Forum Sociale Mondiale tenutosi a Porto Alegre nel 2001; sul modello latinoamericano si sono sviluppate le prime sperimentazioni di bilancio partecipativo in Italia ed Europa. esiste anche una Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2006 su questo tema.
Il fine è quello di permettere ai cittadini di partecipare attivamente allo sviluppo ed alla elaborazione della politica municipale. È un processo attraverso cui i cittadini decidono direttamente, attraverso questionari, assemblee di quartiere o generali, le opere e gli investimenti che l’ente locale deve effettuare. Tali priorità, dopo un esame di fattibilità tecnica e finanziaria – anch’esso condotto in maniera partecipata da cittadini, esperti dell’ente, soggetti sociali e amministratori – vengono inserite nel bilancio “tradizionale” e approvate con questo dal Consiglio dell’ente. Il Comune si pone al centro di una serie di rapporti con differenti gruppi sociali rispetto ai quali attiva relazioni di scambio, di informazione, di rappresentanza. Questi gruppi finiscono per costituire dei veri e propri interlocutori o portatori di interessi (detti stakeholder), che influenzano e sono influenzati dall’attività del Comune stesso. In questo contesto, in rapido e continuo mutamento è necessario un approccio strutturato finalizzato al coinvolgimento degli stakeholder anche in un’ottica di co-gestione. Le forme di coinvolgimento degli stakeholder rappresentano momenti di ascolto e dialogo imprescindibili per comprendere il livello di “soddisfazione” degli stakeholder. L’obiettivo è quello di individuare anche nuove forme di ascolto e dialogo, soprattutto attraverso il web. E’ un esempio pratico di democrazia partecipativa e diretta, e ne diventa uno strumento indispensabile, dato che l’attuabilità di politiche e la fattibilità di interventi sul territorio sono determinati dalla copertura finanziaria e dalla possibilità di effettuare investimenti economici. Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta “uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, superando le tradizionali forme solo ‘consultive’ e creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata”. 
Il modello preferito è quello delle quattro “C” : Comunicazione, Consultazione, Confronto e Codecisione. Un ente pubblico può decidere di utilizzare il bilancio partecipativo sulla base di diverse motivazioni e perseguendo varie finalità: dalla più semplice volontà di promuovere uno strumento di ascolto delle reali necessità dei cittadini o dall’obiettivo di promuovere un’amministrazione più trasparente e dialogante o di migliorare il rapporto con i cittadini, alla volontà di rendere realmente partecipi i cittadini e di renderli attivi nel territorio in cui vivono incentivando anche una maggiore responsabilizzazione della cittadinanza e un maggiore senso civico.
In sintesi i principali obiettivi che il bilancio partecipativo persegue sono:
- facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise, riducendo anche i conflitti
- rispondere in modo più efficace, alle necessità dei cittadini, e assicura una maggiore corrispondenza tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili
- coinvolgere i cittadini nel processo nella gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta
- ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini
Più volte è stato chiesto di predisporre il bilancio di previsione attraverso un percorso che coinvolgesse la comunità, anche utilizzando somme a suo tempo messe a disposizione dalla Regione.
Ancora una volta il Comune di Sabaudia ha perduto l’occasione di fare un bilancio partecipativo, come se avesse timore di far partecipare i cittadini alle scelte su come devono essere spesi i loro soldi.

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