La Corte dei Conti, con deliberazione in data 16 giugno 2015, n. 67, ha preso in esame la gestione finanziaria dell'Ente nazionale Parco del Circeo svolgendo le seguenti osservazioni:
1)l’ esercizio 2012 si è chiuso con un disavanzo finanziario di € 85.901 ( nel 2011 si era chiuso con un avanzo di € 168.880) mentre l’esercizio 2013 si è chiuso con un avanzo di € 299.228;
2)le spese correnti registrano nel 2012 un aumento del 12,95%, mentre nel 2013 una diminuzione del 3,65%;
3)le poste fondamentali della uscite correnti nel 2012 sono rappresentate per il 31,81% dagli oneri per il personale e per il 27,26% da spese per prestazioni istituzionali; nel 2013 gli oneri per il personale diminuiscono dell’ 11,9% incidendo sul totale per il 29,07%, mentre le spese
4) per prestazioni istituzionali, riconducibili prevalentemente all’attività del Corpo forestale dello Stato, aumentano del 54,4% incidendo sul totale per il 43,69%;
5) la situazione amministrativa registra un costante incremento dell’avanzo d’amministrazione, pari ad € 1.320.876,87 nel 2012 ( nel 2011 è stato di € 1.207.175,91) e ad € 1.691.637,94 nel 2013;
6) nonostante un’accelerazione del processo di smaltimento dei residui passivi, il volume dei
residui, sia attivi che passivi, è tuttora elevato;
7) l’esercizio 2012 chiude con un avanzo economico di € 95.333 ( nel 2011: + € 821.949), mentre il
2013 chiude con un disavanzo di € 132.669;
8) il patrimonio netto si incrementa nel 2012 raggiungendo il valore di euro 976.482 mentre
diminuisce nel 2013 attestandosi a € 843.813;
Al riguardo la Corte dei conti non può non rilevare che tali dati evidenziano uno squilibrio
strutturale che richiede adeguati e urgenti interventi sul piano del contenimento dei costi o
dell’acquisizione di ulteriori fonti di entrata. In proposito si sottolinea che le già limitate entrate
proprie si sono ridotte in misura consistente nell’esercizio 2013.
Considerazioni molto amare. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Ci sono precise responsabilità.
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