La Nota di aggiornamento del DEF prevede che il Fondo sanitario nazionale aumenti da 116.239 milioni a 117.239 ma in relazione al PIL si scenderà al 6,5 peggiorando la nostra performance a livello europeo. Viene anche ribadito l'impegno a rispettare il DM 70/2015 sugli standard ospedalieri che tanti problemi ha creato specialmente per quanto riguarda i PPI.
Come si legge nella NADEF trasmessa al Parlamento nei prossimi vent’anni, l’Italia si troverà ad affrontare una serie di importanti problematiche attinenti al settore sanitario che se non gestite adeguatamente potrebbero avere rilevanti ripercussioni sul sistema.
Tra queste si segnalano:
a) rispondere alle esigenze di una popolazione e una forza lavoro che invecchiano in un contesto demografico di decrescita ;
b) migliorare la garanzia dell’erogazione dei LEA in modo uniforme su tutto il territorio nazionale;
c) gestire l'evoluzione della domanda derivante dalla crescente prevalenza di condizioni complesse a lungo termine quali la coesistenza di più patologie;
d) realizzare una migliore integrazione tra i sistemi sanitari, di assistenza sociale e di sostegno;
e) aumentare l'attenzione del sistema sanitario verso la promozione e la prevenzione della salute;
f) prepararsi ai cambiamenti derivanti dal progresso scientifico e dalla innovazione tecnologica. In considerazione del contesto, le principali azioni da intraprendere in tema sanitario riguardano i seguenti ambiti:
- il personale;
- il miglioramento della governance della spesa sanitaria;
- la promozione dell’innovazione e della ricerca;
- l’attuazione, il monitoraggio e l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
-investimenti nel patrimonio edilizio sanitario e l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature.
Le politiche per il personale saranno orientate alla corretta individuazione dei relativi fabbisogni, con l’obiettivo imprescindibile di aggiornare i parametri di riferimenti previsti dalla legislazione vigente.
In questo contesto saranno completati i processi di assunzione e stabilizzazione del personale oltre che l’aumento delle borse di studio a favore della formazione dei giovani medici nell’ambito della medicina generale e delle specializzazioni.
È inoltre intenzione del Governo proporre una modifica della normativa in materia di dirigenza sanitaria.
Rispetto alla governance della spesa sanitaria, è stato istituito il Tavolo tecnico di lavoro sui farmaci e i dispositivi medici con, in via prioritaria, il compito di individuare adeguate soluzioni dei contenziosi, in essere in relazione ai provvedimenti legislativi ed amministrativi relativi alle procedure di payback farmaceutico. Il Tavolo lavorerà anche per l’individuazione di una nuova modalità di calcolo degli scostamenti dai vincoli della spesa farmaceutica per acquisti diretti e del tetto della spesa farmaceutica convenzionata per gli anni 2017 e 2018.
E’ previsto inoltre nel 2019 l’adeguamento dei criteri per la contrattazione del prezzo dei farmaci al fine di renderli aderenti agli attuali livelli di innovazione del mercato. Infine, nell’ambito del Comitato Guida del Tavolo dei Soggetti Aggregatori, saranno definite specifiche direttive per l’acquisizione delle categorie merceologiche (sanitarie), in modo da rendere maggiormente trasparenti e condivise le migliori esperienze. In tema di digitalizzazione si segnala l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni concernente l’istituzione dell’Anagrafe Nazionale dei Vaccini nonché i provvedimenti attuativi volti all’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico in tutte le Regioni.
A questi si aggiungono i provvedimenti finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del SSN che consentiranno di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale.
Si estenderà anche al settore veterinario il sistema informativo per la tracciabilità dei medicinali ad uso umano.
Al fine di garantire l’erogazione dei Livelli di Assistenza e consentirne la continuità nell’erogazione nell’ambito delle attività ospedaliere a rischio interruzione (in particolare a quelle inerenti l'emergenza ospedaliera e territoriale nonché della Medicina Generale), il Ministero della Salute sta predisponendo un intervento normativo in materia di fabbisogni delle risorse umane del SSN e di accesso della professione medica al SSN la cui approvazione è prevista entro l’anno 2018.
Come noto la qualità del sistema di cura prevede, inoltre, la piena attuazione del decreto 2 aprile 2015 n. 70, che definisce gli standard qualitativi, strutturali, quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, oltre che l’aderenza 29 Art. 4 D.Lgs n. 75 del 2017. 30 Art.1 co. 71,72 e 73, L. n. 191/2009. 31 D. Lgs. n. 171/2016. Istituito ai sensi del D.P.C.M. del 14/11/2014. 33 Di cui all’art. 9, co. 3, D.L. n. 66/2014. 34 Monitorata dal competente Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei LEA nell’ambito della verifica annuale degli adempimenti cui sono tenute le Regioni per l’accesso alla quota premiale del finanziamento. degli enti del servizio sanitario nazionale, al Programma Nazionale Esiti (PNE), con l’obiettivo di rendere omogenei su tutto il territorio nazionale la qualità, i volumi e gli esiti delle cure, coniugando l’efficienza economica con l’accessibilità dei servizi.
Nella gestione dei LEA rientra anche il Piano Nazionale delle Cronicità, destinato ad assicurare ai quasi 24 milioni di persone che hanno una o più malattie croniche servizi adeguati ed omogenei in tutto il territorio nazionale.
Il Governo intende varare un regolamento per individuare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza territoriale, mentre è prevista entro dicembre 2018 l’adozione del Nuovo piano nazionale di governo delle liste d’attesa (P.N.G.L.A) in sostituzione del precedente, risalente ad oltre sei anni fa.
Infine, ferma restando la garanzia degli equilibri economico-finanziari del SSN, sarà valutata una revisione della disciplina della partecipazione alla spesa sanitaria e delle esenzioni. Una recente ricognizione effettuata dal Ministero della Salute ha rilevato un rilevante fabbisogno di interventi infrastrutturali in materia di edilizia sanitaria.
Questi riguardano sia l’adeguamento antisismico (solo per le zone I e II) sia l’osservanza delle norme antincendio. Inoltre risulta necessario un adeguato ammodernamento tecnologico delle attrezzature a disposizione dei servizi sanitari regionali.
Presso il Ministero della Salute, entro marzo 2019, si prevede l’insediamento di una ‘cabina di regia’ con il compito di selezionare le priorità del Paese, a partire dalle zone a maggiore rischio sismico, per implementare un piano pluriennale degli investimenti da realizzarsi nei prossimi anni.
Anche per questi motivi è prevista la collaborazione e compartecipazione agli investimenti di altri soggetti istituzionali pubblici.
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