In molte regioni (tra le quali il Lazio) le liste di attesa rappresentano ancora un problema per molti cittadini, costringendoli anche a rivolgersi alle strutture private a pagamento con un costo che si aggira intorno al 25% del totale.
Questo benché siano stati fatti alcuni sforzi anche dalle regioni che hanno liste di attesa molto superiori a quelle previste per legge.
Allo scopo di dare un contributo da ieri 8 ottobre il Ministero della salute ha attivato il numero di pubblica utilità 1500 riservato proprio alle liste di attesa.
Dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 16, rispondono i dirigenti del Ministero della Salute per informare sulle modalità di accesso alle prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale e raccogliere informazioni sulle esperienze dei cittadini. Lo rende noto il Ministero della Salute che ha attivato un banner ad hoc sul proprio sito.
La misura era stata annunciata dal Ministro Giulia Grillo nel mese di luglio ma ha ricevuto critiche recentemente dal coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, Antonio Saitta.
“Il servizio di risposta telefonica – si legge - previsto per tre mesi, ha carattere sperimentale. E’ possibile segnalare la propria esperienza anche attraverso un modulo.
I dati raccolti saranno analizzati per promuovere interventi migliorativi in accordo con le Regioni e Province autonome, cui competono programmazione e organizzazione dei servizi sanitari”.
In ogni caso, il Ministero precisa che il servizio "non effettua prenotazioni di prestazioni sanitarie, non raccoglie denunce all’autorità giudiziaria e non fornisce valutazioni cliniche sulle prescrizioni effettuate dal medico". Il progetto ha visto la collaborazione di Cittadinanzattiva che ha testato il servizio insieme ai suoi volontari in tutte le regioni d’Italia.
"Fin dall’inizio del proprio mandato - sottolinea il ministero - il Ministro Giulia Grillo ha posto le liste d’attesa tra le priorità dell’azione di governo. In considerazione della rilevanza del tema e dei ritardi che si sono verificati negli ultimi anni, ha avviato un percorso per arrivare, grazie anche alla collaborazione di ciascun cittadino, a provvedimenti concreti volti a migliorare il sistema e a ridurre i tempi di attesa in modo equo e uniforme su tutto il territorio nazionale. Tale percorso, iniziato a giugno con la richiesta di dati alle Regioni, ora prosegue con il numero 1500 e l’ascolto dei cittadini, e porterà alla realizzazione di un nuovo Piano nazionale di governo delle liste di attesa, in accordo con le Regioni e Province autonome".
Il Piano nazionale attualmente vigente prevede un ambito di garanzia sui tempi massimi di attesa per 58 tra prestazioni ambulatoriali e ricoveri oltre che per specifici percorsi di cura relativi alle malattie cardiologiche e ai tumori.
Il nuovo Piano sarà finalizzato al miglioramento degli standard di garanzia con la proficua collaborazione di Regioni e Province autonome.
SERVIRA' A QUALCOSA ?
Il nuovo Piano sarà finalizzato al miglioramento degli standard di garanzia con la proficua collaborazione di Regioni e Province autonome.
SERVIRA' A QUALCOSA ?
mi sembra del tutto inutile e dispendioso questo ennesimo numero di telefono ministeriale... ancora propaganda... le liste d'attesa sono un problema che deriva prevalentemente da uno scarso funzionamento dei sistemi informativi e di controllo della appropriatezza prescrittiva nelle regioni..... basterebbe inserire il privato accreditato nei sistemi di prenotazione regionali (come si sta facendo nel Lazio ed in altre regioni) ed i cittadini ne avrebbero subito benefici. Poi i cittadini ricorrono al privato a pagamento spesso per cercare una migliore qualità e solo parzialmente per evitare le liste di attesa
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