sabato 6 ottobre 2018

COME ELIMINARE L'AMIANTO DAL TERRITORIO COMUNALE. UN MIO INTERVENTO AL CONVEGNO TENUTOSI A SABAUDIA


Sabato 6 ottobre ho partecipato in qualità di relatore al convegno organizzato dall’amministrazione comunale di Sabaudia e dall’ aps "La Giovane Sabaudia" sul tema  “Sabaudia libera dall'amianto”.
Ho accettato l’invito per dare un contributo a ripulire, finalmente, il territorio della città da questo terribile materiale che tante morti ha già procurato in Italia.
Non è possibile che il suolo del Parco Nazionale del Circeo sia inquinato dall’amianto.
Sono intervenuti il dott. Pietro Comba dell'Istituto Superiore di Sanità, il Gen. Alberto Mosca dell'Arma dei Carabinieri e il presidente dello Sportello Nazionale Amianto Fabrizio Protti; ha moderato i lavori l'assessore comunale per la sanità e l'ambiente dott. Ennio Zaottini. Hanno portato il loro saluto il Sindaco Gervasi e il presidente dell'aps "La Giovane Sabaudia" Gabriele Giannuzzi.
Un folto pubblico ha seguito con attenzione i lavori.
Benché la prima normativa organica su questo argomento risalga a ventisei anni fa (n. 257/1992) fino ad oggi l’amministrazione comunale di Sabaudia era rimasta sorda alle sollecitazioni rivolte.
Infatti sin dal 2011 ero stato primo firmatario di una mozione per la bonifica del territorio dall’amianto, approvata dal consiglio comunale con deliberazione n. 27 in data 20 giugno 2011 che però rimase poi in qualche cassetto nonostante le mie sollecitazioni rivolte ai presidenti del consiglio comunale che si sono poi succeduti.
Sullo stesso argomento nel 2014 venne presentata una nuova mozione dai consiglieri Bordignon, Gervasi e Schintu, rimasta anch’essa lettera morta.
In base ai dati epidemiologici del Registro tumori della provincia di Latina il numero dei casi di mesotelioma (una delle patologie più frequenti causate dall’amianto) dal 1969 al 1984 erano stati solamente 13; ma ora siamo arrivati a 38, quindi con un aumento importante. I casi accertati a Sabaudia sono 4.
Il mio intervento è stato dedicato agli interventi che possono adottare i Comuni per eliminare l’amianto dal territorio.
Per spiegare questo ho ricordato l’autonomia degli enti locali con particolare riguardo alla potestà regolamentare e il fatto che il Sindaco riveste tuttora la veste di massima autorità sanitaria locale.
Purtroppo Sabaudia ha un regolamento d’igiene adottato dal Podestà che risale al 1938 quando la normativa era un poco meno attenta ai temi dell’ambiente, proprio alo scopo di dotare il Comune di un regolamento adeguato ai tempi ho ricordato che sin dal 2010 avevo presentato una proposta di regolamento di igiene per la tutela della salute e dell’ambiente che fu affossato dalla commissione competente e ancora mai ripreso.
Nello stesso tempo anche il regolamento edilizio approvato in via definitiva dal Commissario straordinario con deliberazione n. 29 del 25 agosto 2016 non si occupa dell’amianto.
Pertanto ho suggerito che venga predisposto un nuovo regolamento d’igiene sia per il territorio che per l’abitato coinvolgendo i cittadini secondo la moderna tecnica della normazione sociale che trae origine dalla nota sentenza della Corte Costituzionale n. 106/2002.
Un altro momento importante nella vita comunale è rappresentato dall’adozione del bilancio di previsione per cui ho suggerito che nel prossimo per l’esercizio 2019 venga iscritto un capitolo di bilancio dedicato espressamente agli interventi sull’amianto.
Un aspetto importante comunque è rappresentato dalla mappatura dei siti che negli anni passati è stata fatta dalla regione ma limitatamente a quelli degli edifici pubblici, resta pertanto da iniziare e completare la mappatura dei siti privati cosa che richiede la partecipazione dei proprietari i quali fino ad oggi non hanno collaborato molto.
Ho fatto presente che qualche Sindaco per riuscire a risolvere il problema ha emesso ordinanze invitando i cittadini a procedere mediante autonotifica prevedendo delle sanzioni in caso di omissione.
Un aspetto importante in tutta la vicenda è rappresentato dalla inadeguatezza della informazione su questo argomento per cui ho proposto che venga fatto un vero e proprio Piano della comunicazione annuale programmando le varie tipologie dei attività.
La recente deliberazione n. 102 in data 21 giugno scorso che ha permesso la stipula della convenzione per la realizzazione anche a Sabaudia di uno sportello amianto dovrebbe comunque aiutare a migliorare l’informazione specialmente per quanto riguarda la conoscenza e le modalità di accesso agli incentivi statali esistenti (legge 221/2015).
Ho ricordato la responsabilità del Sindaco e dei datori di lavoro (D.lgs 81/2008) in merito alla omessa eliminazione dell’amianto e la copiosa giurisprudenza esistente oramai sull’argomento.
Infine ho rammentato che l’art. 42 della Costituzione stabilisce che: «La proprietà è pubblica o privata» e che la legge ne «determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti».
Pertanto nel caso di terreni o immobili abbandonati, poiché la tutela giuridica prevista per la proprietà privata sarebbe giustificata soltanto se si perseguisse una funzione sociale, venendo meno questa, verrebbe meno il diritto del privato; per cui le aree in questione potrebbero essere iscritte al patrimonio comunale senza possibilità di indennizzo per il privato in quanto questo è dovuto solo ai beni che hanno una tutela giuridica, mentre quelli abbandonati l’hanno persa.
Concludendo ho auspicato che finalmente dalle parole si passi ai fatti e l'assessore Zaottini ha assicurato che in occasione della prossima giornata mondiale dell'amianto che si celebra tutti gli anni il 28 aprile sarà fatto il punto sulle attività svolte e i risultati conseguiti.

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