martedì 30 ottobre 2018

DUE MILIARDI IN PIU' PER L'EDILIZIA SANITARIA NELLA BOZZA DI LEGGE DI BILANCIO PE RL'ANNO 2019

RENZO PIANO: PROGETTO DEL NUOVO OSPEDALE APUANO
Il programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità rappresenta un contributo sostanziale alle politiche sanitarie del Paese in quanto affronta la necessità di ammodernare il patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio Sanitario Nazionale per rispondere con strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure, alle necessità di salute della comunità e alle aspettative di operatori e utenti del servizio sanitario nazionale.
L'ottimizzazione dei servizi attraverso la riqualificazione edilizia e tecnologica contribuisce, infatti, agli obiettivi di efficienza dell'assistenza sanitaria, di riequilibrio dell'assistenza sul territorio nazionale, di messa in sicurezza e ammodernamento tecnologico di edifici e impianti, per garantire a ciascun cittadino una risposta adeguata alla domanda di salute, sia in termini di prevenzione che di cura delle diverse patologie.
Con l’art. 20 della legge finanziaria 67/88, il legislatore ha autorizzato l’esecuzione della I^ Fase del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
La I Fase del Programma si è conclusa nel 1996 con una assegnazione pari a € 4.854.694.851,44 e una percentuale media di autorizzazione alla spesa del 94,5%.
La II Fase, avviata nel 1998, ad oggi registra una assegnazione complessiva di finan­ziamenti pari a € 18.145.305.148,56 di cui sono stati effettuati programmi specifici quali:
Potenziamento delle strutture di radioterapia (Legge n. 488/1999)
Programma libera professione intramuraria (Legge n. 254/2000)
Enti (IRCCS, Policlinici Universitari, IZS, Ospedali Classificati, ISS, CNAO) (Legge n. 412/1992 modificata dalla Legge n.448/2001)
Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata al sovraffollamento delle carceri (Legge n. 9/2012)
Adeguamento normativa antincendio (Delibera CIPE n. 16/2013)
Inoltre, con la Finanziaria del 2010 è stato assegnato un finanziamento pari a € 1.000.000.000,00, di cui € 820.000.000,00 ancora da ripartire, per un totale complessivo di finanziamenti statali pari a 24 miliardi di euro.
Ora nella bozza di legge di bilancio 2019 si trova un articolo dedicato ai programmi di edilizia sanitaria in base al quale: 
1. Ai fini del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico, l'importo fissato dall'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, e successive modificazioni, rideterminato in 24 miliardi di euro dall'articolo 2, comma 69 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, è elevato a 26 miliardi di euro, fermo restando, per la sottoscrizione di accordi di programma con le regioni e l'assegnazione di risorse agli altri enti del settore sanitario interessati, il limite annualmente definito in base alle effettive disponibilità di bilancio. L'incremento di cui al presente comma è destinato prioritariamente alle regioni che abbiano esaurito, con la sottoscrizione di accordi, la loro disponibilità a valere sui citati 24 miliardi di euro. 
2. Il fondo di cui all'articolo XXX (Fondo investimenti enti territoriali) è ridotto di 50 milioni di euro in ciascuno degli anni 2021 e 2022, di 200 milioni di euro annui per gli anni dal 2023 al 2031 e di 100 milioni di euro nel 2032, con corrispondente incremento delle risorse necessarie all’attuazione del programma di cui al comma 1 (che riguarda la riduzione delle liste di attesa).
In questo modo si torna al sistema premiale fissato tanti anni fa dal Ministro Guzzanti  in base al quale i soldi vanno a chi li spende.

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