lunedì 22 ottobre 2018

LA LETTERA DEL MINISTRO TRIA ALLA UE

Il Ministro Tria ha risposto alla lettera dell'Unione europea in merito alla Nota di aggiornamento del documento economico finanziario approvato dal nostro Governo.
Al riguardo il nostro Ministro dell'economia e delle finanze ha evidenziato tre punto su cui si sono soffermati il vice presidente della Commissione europea Dombrosvkis e il Commissario Moscovici:
  1. Deviazione del saldo strutturale rispetto a quanto presxcritto dal Patto di Stabilità e Crescita;
  2. Possibile necessità di una revisione delle conclusioni del rapporto ai sensi dell'art. 126 del TFUE relativo alla regola di riduzione del debito pubblico;
  3. Mancata validazione delle previsioni macroeconomiche da parte dell'ufficio parlamentare di bilancio.
In merito al primo punto Tria afferma che il Governo italiano è perfettamente consapevole di ave scelto una impostazione di politica economica non in linea con le norme di attuazione del Patto di stabilità e crescita, ma sostiene che è stata una scelta difficile ma necessaria per recuperare, a suo dire, i livelli di PIL precedenti alla crisi economica.
Per quanto riguarda la c.d. "regola del debito" dalla nota si deduce che Il Governo si impegna a ricondurre il saldo strutturale verso l'obiettivo di medio termine solamente a partire dall'anno 2022 anche se c'è l'impegno ad anticipare tale data se il PIL dovesse tornare al livello pre-crisi prima del previsto.
Infine con riferimento all' UPB Tria ha tenuto a ridimensionare le considerazioni svolte da questo importante ufficio.
Non sembra che tali considerazioni possano essere ritenute soddisfacenti e nei prossimi giorni viene auspicato il proseguimento di un dialogo tra le parti.
Resta fermo che poi l'ultima parola sulla legge di bilancio 2019 spetta al Parlamento. 

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