Il Ministro Tria ha risposto alla lettera dell'Unione europea in merito alla Nota di aggiornamento del documento economico finanziario approvato dal nostro Governo.
Al riguardo il nostro Ministro dell'economia e delle finanze ha evidenziato tre punto su cui si sono soffermati il vice presidente della Commissione europea Dombrosvkis e il Commissario Moscovici:
- Deviazione del saldo strutturale rispetto a quanto presxcritto dal Patto di Stabilità e Crescita;
- Possibile necessità di una revisione delle conclusioni del rapporto ai sensi dell'art. 126 del TFUE relativo alla regola di riduzione del debito pubblico;
- Mancata validazione delle previsioni macroeconomiche da parte dell'ufficio parlamentare di bilancio.
Per quanto riguarda la c.d. "regola del debito" dalla nota si deduce che Il Governo si impegna a ricondurre il saldo strutturale verso l'obiettivo di medio termine solamente a partire dall'anno 2022 anche se c'è l'impegno ad anticipare tale data se il PIL dovesse tornare al livello pre-crisi prima del previsto.
Infine con riferimento all' UPB Tria ha tenuto a ridimensionare le considerazioni svolte da questo importante ufficio.
Non sembra che tali considerazioni possano essere ritenute soddisfacenti e nei prossimi giorni viene auspicato il proseguimento di un dialogo tra le parti.
Resta fermo che poi l'ultima parola sulla legge di bilancio 2019 spetta al Parlamento.
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