venerdì 15 maggio 2015

L'USO DEI PESTICIDI NEI PARCHI E LA SALUTE UMANA

L'uso di fitofarmaci, più comunemente chiamati "pesticidi" all'interno del Parco nazionale del Circeo non è solo un problema per l'eutrofizzazione del lago di Paola e per l'inquinamento, in alcune parti della falda acquifera, ma può rappresentare anche un pericolo per la salute. Secondo uno studio "Tossico come un pesticida" recentemente pubblicato da Greenpeace  in primo luogo  i pesticidi fanno male agli agricoltori che praticano l'agricoltura intensiva, come avviene in quasi tutto il Parco Nazionale. Uno studio rigorosamente scientifico basato su studi recenti ha realizzato il nesso causale tra l'utilizzo dei pesticidi e diverse forme di tumore,  malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer e a malattie neonatali. Inoltre, sempre secondo lo studio di Greenpeace  certe sostanze potrebbero danneggiare il sistema immunitario e quello ormonale, e costituire un fattore di rischio aggiuntivo molto significativo per particolari malattie croniche come l'asma. Varie sostanze risulterebbero poi tossiche per il sistema nervoso e potrebbero avere effetti duraturi sulla salute anche a bassi livelli di esposizione.Un altro problema è legato all'assunzione dei pesticidi attraverso l'alimentazione di prodotti trattati con queste sostanze. È necessario e urgente ridurre l'esposizione della popolazione a queste sostanze chimiche pericolose: alla luce di quanto è già noto Greenpeace perciò ha chiesto alla Commissione europea e ai governi nazionali di eliminare gradualmente l'uso di pesticidi sintetici in agricoltura. In alcune aree, come i Parchi nazionali, questo divieto è già in vigore, basta farlo rispettare.

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