lunedì 25 maggio 2015

LA ZIA EGLE E L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI ROMA NEL 1911

In questi giorni ho ripreso a leggere i quaderni lasciati dalla zia Egle con i ricordi della sua vita meravigliosa a cavallo dell'800 e del '900. Un particolare interessante e d'attualità  è la descrizione della sua visita all'esposizione internazionale che si tenne  nel 1911 per celebrare i cinquanta anni dell'Unità d'Italia fu organizzata una solenne esposizione internazionale che si svolse a Torino (prima capitale ed a Roma). Nella Capitale furono organizzate: una mostra regionale ed etnografica allestita nella Piazza d’Armi (futura piazza Mazzini) dove a quei tempi si arrestava l’urbanizzazione della città;  una mostra archeologica alle Terme di Diocleziano;  una mostra internazionale di belle arti a Vigna Cartoni (Valle Giulia) nell’edificio ideato da Cesare Bazzani; la mostra del Risorgimento e delle raccolte garibaldine all’interno del monumento a Vittorio Emanuele (inaugurato per l’occasione); 5. alcune ‘mostre retrospettive’ a Castel Sant’Angelo: topografia romana, numismatica, epigrafia, arte medievale, stoffe, strumenti, mobili, fotografie, ecc. La zia Egle al'epoca aveva 15 anni e già viveva con i genitori proprio vicino a Villa Borghese e all'attuale Valle Giulia e pare che sia stata molto colpita dall'Esposizione, tanto che insieme alle sorelle  riprodusse tutti i padiglioni che le varie Nazioni avevano costruito e di cui resta ancora traccia, suscitando l'ammirazione degli ospiti. Grazie alla intelligenza degli urbanisti i padiglioni e le opere realizzate per la expo contribuirono al futuro sviluppo della città con il quartiere Prati e la zona di valle giulia che ancora ospita molti istituti stranieri, la Galleria nazionale d'Arte Moderna (GNAM) e la facoltà di Architettura.
Padiglione spagnolo
Padiglione ungherese

1 commento:

  1. Gentile Dr. Brugnola, sono una studiosa di Roma dell'epoca e insegno italiano alla Duke University negli Stati Uniti. La mia ricerca si occupa di produzione letteraria e culturale tra fine Ottocento e primi Novecento sui cambiamenti urbanistici di Roma. Sarebbe interessante poter consultare il diario della zia per avere un punto di vista di una testimone dell'epoca sull'Esposizione.

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