La Corte di Cassazione Sez. III, con sentenza n. 12970 del 26 marzo 2015 ha approfondito il concetto di discarica abusiva. La sentenza, riportata dal sito http://www.lexambiente.it (specializzato in materia ambientale). Da quanto si legge nella sentenza si ha discarica abusiva tutte le volte in cui, per effetto di una condotta ripetuta, i rifiuti vengono scaricati in una determinata area, trasformata di fatto in deposito o ricettacolo di rifiuti con tendenziale carattere di definitività, in considerazione delle quantità considerevoli degli stessi e dello spazio occupato. La discarica abusiva dovrebbe presentare, orientativamente, una o più tra le seguenti caratteristiche, la presenza delle quali costituisce valido elemento per ritenere configurata la condotta vietata: accumulo, più o meno sistematico, ma comunque non occasionale, di rifiuti in un'area determinata; eterogeneità dell'ammasso dei materiali; definitività del loro abbandono; degrado, quanto meno tendenziale, dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali in questione. Si è ulteriormente precisato che il reato di discarica abusiva è configurabile anche in caso di accumulo di rifiuti che, per le loro caratteristiche, non risultino raccolti per ricevere nei tempi previsti una o più destinazioni conformi alla legge e comportino il degrado dell'area su cui insistono, anche se collocata all'interno dello stabilimento produttivo. Le condotte sanzionate dall'art. 256, comma 3 d.lgs. 152\06 riguardano, inoltre, tanto la realizzazione che la gestione della discarica abusiva, la cui definizione è stata indicata dalle Sezioni Unite della stessa Corte (Sez. U, n. 12753
del 5/10/1994), le quali hanno precisato che la
realizzazione «consiste nella destinazione e allestimento a discarica di una data
area, con la effettuazione, di norma, delle opere a tal fine occorrenti:
spianamento del terreno impiegato, apertura dei relativi accessi, sistemazione,
perimetrazione, recinzione, ecc.», mentre la gestione «presuppone
l'apprestamento di un'area per raccogliervi i rifiuti e consiste, nell'attivazione di
una organizzazione, articolata o rudimentale non importa, di persone, cose e/o
macchine (come, ad esempio, quelle per il compattamento dei rifiuti) diretta al
funzionamento della discarica».
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