giovedì 28 maggio 2015

SABAUDIA: UN RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE NEGATIVO PER € 6.835.028,40 A SEGUITO DEL RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI ATTIVI E PASSIVI ORA SI TORNI IN CONSIGLIO

La Giunta comunale, al fine di rispettare l'obbligo contenuto nel D.lgs 118/2011, così come modificato e integrato dal D.lgs 126/2014 avrebbe dovuto provvedere, contestualmente all'approvazione del rendiconto 2014 al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. In effetti il rendiconto è stato già approvato (con i voti della sola maggioranza) con deliberazione n. 10 il 15 maggio scorso e recava un avanzo (?) di € 112.831,70. Ieri è stata pubblicata all'albo pretorio online la deliberazione n. 44 del 26 maggio con cui la Giunta ha provveduto al riaccertamento straordinario dei residui. Pertanto in primo luogo non è stata rispettata la contestualità del provvedimento in quanto in base al Dizionario della lingua italiana e al comune linguaggio giuridico il termine contestuale indica un fatto verificatosi nell’immediatezza di un altro fatto: si parla così di evento contestuale. L'avverbio contestualmente, ha come sinonimo: contemporaneamente, nel medesimo tempo: reati commessi contestualmente; il versamento della somma deve avvenire contestualmente alla firma del contratto. Qui c'è stata una discrasia di tempi che appare molto significativa. Le cose si complicano quando vengono esaminati i dati: infatti, grazie al nuovo provvedimento il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 assume un valore negativo pari ad € 6.835.028,40 che la Giunta propone di ripianare in 30 annualità per un importo pari ad € 227.834,28 annui a partire dal 2015. Neanche un mese fa il rendiconto 2014 era in attivo per € 112.831,70. Il problema dei residui attivi e passivi fu denunciato più volte nel passato fino a quando la Corte dei Conti con la famosa deliberazione n. 61/2012 mise a nudo la situazione innescando una crisi che portò alle dimissioni del Sindaco. Nonostante la gestione commissariale e i ripetuti rilievi e raccomandazioni del Collegio dei revisori le cose non sono state messe a posto. Una maggioranza che in questi anni ha parlato di buona amministrazione utilizzando una marea di residui attivi inesigibili per pareggiare un bilancio che altrimenti sarebbe stato in disavanzo, dando ad intendere che andava tutto bene. Se il Consiglio comunale avallerà la scelta della Giunta di effettuare il ripiano in trenta anni, da oggi al 2045 i cittadini saranno costretti a pagare le tasse per ripianare il bilancio e il disastro creato dalla gestione della destra. I revisori dei conti si sono riservati di esprimere un parere su questo punto. Ma quando, spero presto, si andrà alle urne, qualcuno si ricorderà di tutto questo? Devono pagare sempre e solo i cittadini?

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