venerdì 29 maggio 2015

UN NUOVO PASSO AVANTI VERSO LA LOTTA ALLA CORRUZIONE


Il 28 maggio scorso tra la Corte dei Conti e l'Autorità Nazionale Anticorruzione è stato sottoscritto un interessantissimo Protocollo che all'art. 1 fissa i seguenti obiettivi e strumenti: Con la presente intesa le Parti convengono di collaborare, nell'ambito delle proprie funzioni di prevenzione e contrasto della corruzione, anche partendo dal patrimonio informativo di cui dispongono, individuando ambiti comuni di cooperazione istituzionale, rilevanti per tutti i settori di attività della Corte (Giurisdizione e Controllo) e dell'Autorità (Regolazione e Vigilanza). Per l'esecuzione delle attività oggetto del presente Protocollo d'Intesa è istituito tra le Parti un "Tavolo permanente", con il compito di definire le linee programmatiche della collaborazione.Ciascuna delle Parti designa uno o più componenti del Tavolo permanente, che sarà coordinato a rotazione, sulla base di periodicità semestrale, da ciascuna delle Parti. Le Parti potranno invitare alle riunioni periodiche del Tavolo permanente rappresentanti dei rispettivi Istituti, in relazione alle tematiche da trattare; inoltre, compatibilmente con le esigenze funzionali degli uffici, utilizzeranno le rispettive risorse umane e strumentali per corrispondere alle richieste del Tavolo permanente. Con successivi accordi operativi le Parti disciplineranno le modalità operative della collaborazione prevista dai successivi articoli, nonché eventuali ulteriori attività e iniziative concordate. La collaborazione istituzionale tra le Parti riguarderà principalmente i seguenti ambiti: Segnalazioni e denunce: le Parti si impegnano ad elaborare criteri selettivi alla luce dei quali l'Autorità trasmetterà alla Corte le segnalazioni e le denunce di danni erariali in materia di appalti pubblici, fenomeni corruttivi, violazione delle norme in materia di trasparenza; le Parti individueranno altresì tipologie di segnalazioni e casistiche di illeciti che, pur non comportando danno erariale, sono passibili di contenere dati significativi ai fini delle attività di controllo di competenza della Corte (es. mancata predisposizione dei piani di prevenzione della corruzione, violazione delle regole sulla trasparenza). Cooperazione istruttoria: le Parti si impegnano ad individuare, previa concertazione, problematiche di rilievo generale inseribili nella programmazione annuale della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato o delle Sezioni regionali di controllo o di interesse della Procura generale. Scambi di dati tra sistemi informativi: le Parti si impegnano a consentire l'accesso ai rispettivi sistemi informativi in base alle esigenze di volta in volta prospettate e comunque nel rispetto delle prerogative istituzionali e del segreto istruttorio. Elaborazione di indici di anomalia statistica: tale attività si articolerà in particolare nella: rilevazione, anche mediante estrazione di dati, di criticità in particolari settori o aree di intervento istituzionale (in materia di corruzione, con peculiare riferimento agli appalti pubblici); elaborazione di una metodologia condivisa volta a individuare e calcolare in via sperimentale, mediante l'analisi delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili presso l'Autorità e presso la Corte (come individuate all'articolo 3 del presente Protocollo d'Intesa),indicatori che rappresentino indizi di un potenziale rischio di illeciti amministrativi nell'ambito dei contratti pubblici. L'ANAC potrà così avvalersi del Sistema integrato sezioni e Procure (SISP) della Corte e del Sistema informativo delle irregolarità e frodi (SIDIF), sempre della Corte; mentre metterà a disposizione della Ciìorte la Banca dati nazionale dei Contratti pubblici. Una collaborazione istituzionale che produrrà sinergie promettenti.

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