Il Ministero dell’Interno, con
una circolare del 23 gennaio scorso ha rammentato e sollecitato l’applicazione delle
norme contenute nell’art. 14 del D.L. 78/2010, convertito dalla legge n.
122/2010 che disciplina l’obbligo per i Comuni di gestire in forma associata
tutte le funzioni fondamentali entro il 31 dicembre 2014. Il Ministero ha
evidenziato come la questione sia stata oggetto anche di esame da parte della
Conferenza Stato-Città ed autonomie locali del 22 gennaio scorso, nel corso
della quale è stata valutata l’ipotesi di un differimento dei termini al 31
dicembre 2015. Una delle funzioni fondamentali che potrebbero essere gestite in
forma associata potrebbe essere rappresentata da quella relativa all’acquisizione
e fornitura di beni, servizi e lavori, purché siano fissati preventivamente
procedure, costi standard ecc. In particolare l’ANCI Lazio (www.ancilazio.it),
con riferimento anche al disposto dell’art. 33 comma 3-bis del D.Lgs n.
163/2006 (come riformulato dall’art. 9, comma 4 del D.L. n. 66/2014, convertito
con Legge n. 89/2014) ha già messo a disposizione uno schema di convenzione in
attuazione degli accordi tra Comuni non capoluogo, nel quale sono specificate
in maniera puntuale le materie oggetto della convenzione, quelle escluse, nonché
i compiti del Comune Capofila e l’organizzazione dell’ufficio operante come
centrale Unica di committenza per i Comuni associati. Non manca l’attenzione
alla prevenzione della corruzione. Intanto procedono anche le modalità di
selezione dei Comuni che dovranno svolgere la funzione soggetti aggregatore. Da queste
unioni di acquisto potranno derivare benefici in termini non solo di costi, ma
anche di miglioramento della qualità delle procedure, dei capitolati ecc. ma
occorre porre grande attenzione nella selezione dei soggetti che saranno
incaricati di svolgere queste delicate funzioni per conto di tanti Comuni. Su
questo specifico argomento e più in generale per accentuare l’attività di molti
enti locali che ancora non si sono attivati e che addirittura sono ancora
organizzati con una gestione degli acquisti polverizzata in ogni Settore (con
dispendio di tempo, soldi, scarsa specializzazione e rischi conseguenti) , dovrà impegnarsi la
Conferenza provinciale permanente di ciascuna Prefettura.
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