
Il Comune di Sabaudia, il cui centro urbano è
compreso nel Parco Nazionale del Circeo, ha
un ecosistema naturale, costituito dagli spazi verdi urbani e dagli spazi
agro-naturali che la città ha incorporato nella propria frangia periurbana, è
un capitale prezioso che la città costruita incorpora in sé stessa, le cui
molteplici funzioni – ecologiche e sociali – generano importanti benefici per
la qualità dell’ambiente urbano e per la vita dei cittadini. Una gestione
sostenibile della città non può quindi prescindere dal considerare questo
patrimonio naturale come oggetto di specifiche politiche di pianificazione e
controllo. Non esiste un Piano del
Verde Urbano, che consiste in un piano strategico per la realizzazione di una
struttura verde articolata e composita che ha il fine di mitigare l’impatto
ambientale dell’attività cittadina sul territorio, garantire un più razionale
uso delle risorse ambientali, valorizzare il territorio agricolo, ottimizzare
il ruolo sociale, estetico e ambientale degli spazi aperti intra e periurbane,
ottimizzare lo sviluppo economico e sociale del territorio. Il Piano del Verde
Urbano dovrebbe, inoltre, prevedere momenti di progettazione partecipata che
coinvolgano la cittadinanza nelle scelte progettuali e gestionali delle aree verdi
pubbliche, nelle forme e con le modalità più opportune. Manca anche un
Regolamento per la gestione del verde che dovrebbe avere carattere
prevalentemente prescrittivo con norme sulla progettazione, l‘attuazione, la
manutenzione del verde pubblico e privato, descrivendo le modalità di
realizzazione delle nuove opere pubbliche e private, le specie e le tipologie
dispositive suggerite per le diverse funzioni ornamentali (strade, parchi,
giardini pubblici, ecc.) e per i diversi soggetti fruitori. Nel regolamento
dovrebbero essere previste anche disposizioni relative alle modalità di
abbattimento, potatura, scavi e danneggiamenti, aree di cantiere, individuando
anche sanzioni e norme finanziarie in caso di inadempienze.
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