Mentre
accelera il processo per la realizzazione delle centrali di acquisto dei Comuni
non Capoluogo di provincia grazie alle nuove norme ma specialmente all'impegno
del Presidente dell'ANAC, si attende il recepimento delle Direttive 23, 24 e 25
approvate dall'Unione Europea per l'affidamento delle concessioni, per le
utilities (acqua, energia, trasporti, poste, ecc.) e per gli appalti pubblici
che modificano profondamente quelle emanate circa dieci anni fa. Devono essere
recepite entro il 18 aprile 2016. Quanto tempo impiegherà stavolta il Governo
italiano per recepirle? L'Unione europea pone sempre più attenzione ai
contratti per l'affidamento dei lavori, ma anche dei servizi e alle concessioni
(ricordo la famosa Direttiva Bolkenstein ancora disapplicata in quasi tutta
Italia per il demanio marittimo). Una armonizzazione delle norme comunitarie
può consentire di avere un mercato più vasto e aperto e quindi di utilizzare in
maniera più produttiva i fondi pubblici: un altro aspetto è rappresentato da
una maggiore attenzione all'ambiente e quindi all'eco-innovazione. Ma ci sono
anche disposizioni interessanti per quanto riguarda la tutela del lavoro e
la prevenzione della corruzione. Per favorire le Piccole e medie imprese
sono previste agevolazioni per la suddivisione degli appalti in lotti evitando
il sub-appalto e dando più trasparenza alle procedure.
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