venerdì 6 marzo 2015

LE PROSPETTIVE DELLA FINANZA PUBBLICA DOPO LA LEGGE DI STABILITA' SUI COMUNI SECONDO LA CORTE DEI CONTI

Il costo dei Comuni per il 2015 inciderà per 360 milioni di euro in meno sul bilancio dello Stato.
L’impianto complessivo della manovra a carico dei comuni per il triennio 2015-2017 è rimasto invariato rispetto al disegno di legge; il contributo richiesto poggia su tre assi: la revisione delle modalità di calcolo degli obiettivi di Patto, la riduzione delle risorse trasferite e l’introduzione per tutti gli enti delle nuove regole di contabilità che prevedono la costituzione di un fondo crediti di dubbia esigibilità che di fatto riduce la capacità di impegno degli enti stessi. Le modifiche apportate nella versione definitiva della legge si sostanziano, quindi, solo in una diversa composizione degli effetti connessi a ciascuna misura, senza peraltro modificare i saldi complessivi.  Inoltre in questo anno gli enti locali dovranno affrontare il passaggio dai tagli lineari a quelli selettivi e dalla c.d. spesa storica  al sistema dei costi standard. Da una prima stima degli obiettivi effettuata su un campione di comuni risulta un abbattimento complessivo di circa il 64 per cento rispetto all’obiettivo calcolato dai medesimi enti sulla base della normativa previgente, con un guadagno, in termini di minore onerosità dello sforzo richiesto, ovviamente crescente in base alla popolazione (si va da una riduzione del 42 per cento nei comuni più piccoli al 72 per cento nelle grandi città). Sotto il profilo territoriale invece il vantaggio si ripartisce in misura piuttosto omogenea con l’eccezione di tre ambiti regionali in cui risulta più evidente e significativa la riduzione del contributo richiesto: Campania, Puglia e Sicilia.
Leggete tutto sul sito della Corte dei Conti...
http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunite_in_sede_di_controllo/2015/prospettive_finanza_pubblica_febbraio_2015.pdf

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