In occasione dell' marzo ho fatto un giro sui siti di alcuni comuni della provincia di Latina, scoprendo che in molte commissioni consiliari (compresa una del capoluogo) non è presente alcuna donna. Ho deciso perciò di celebrare questa ricorrenza con un modesto contributo di tipo amministrativo ricordando che l’art. 6, comma 3°, del TUEL,
nel testo modificato dall’art.1, comma 1, della L.215/2012, prevede: «Gli
statuti comunali…stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari
opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per
garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi
collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende
ed istituzioni da essi dipendenti». A sua volta L’art.
46, comma 2°, del TUEL, nel testo introdotto dall’art.2, comma 2°, lett. b)
della citata L. 215/2012, stabilisce: «Il sindaco e il presidente della
provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e
uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della Giunta,
tra cui un vicesindaco e un vice presidente, e ne danno comunicazione al
consiglio nella prima seduta successiva alla elezione». In proposito il Ministero dell’Interno ha emanato la Circolare n.
30/2013 e la nota del 24 aprile 2014 con cui ha fornito precisazioni in merito
alle procedure che devono seguire i Sindaci per assicurare il rispetto delle
nuove disposizioni.
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