martedì 28 febbraio 2017

UNA RIUNIONE MOLTO POSITIVA PER IL FUTURO DELLA ACQUE DEL PARCO E DEL LAGO

Ieri si è tenuto l'atteso Tavolo tecnico convocato dal Commissario straordinario dott. Quarto per esaminare i problemi del risanamento del lago di Paola e per la definizione di un accordo quadro.
Dalle notizie fornite dalla stampa si apprende per prima cosa che c'è stata grande partecipazione in quanto sono intervenuti i rappresentanti del Comune, della Regione Lazio, della Provincia di Latina, dell’Ente Parco, del Consorzio di Bonifica, di Acqualatina e della Proprietà Scalfati e questo è stato un primo segnale positivo di rispetto verso chi aveva convocato l'incontro.
Tra i convenuti mancava solo il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che pure aveva dato immediato riscontro alla mia lettera con cui denunciavo l'inquinamento delle acque superficiali (comprese quelle di transizione dei laghi costieri) e sotterranee.
Non era stato invitato l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) che anche quest'anno ha assegnato alle acque superficiali e sotterranee del parco il bollino rosso.
Tutti hanno concordato sulla necessità di intervenire per aumentare i livello di attenzione e gli interventi per eliminare i problemi riscontrati.
Il Comune dovrà verificare insieme ad Acqualatina se tutte le abitazioni e le attività pagano gli oneri fognari e stanare così sia gli evasori che chi scarica abusivamente.
Da parte di Acqualatina sono state date assicurazioni circa il progressivo allacciamento delle strutture sulla strada lungomare alla rete fognaria anche se questo lavoro procede a rilento in quanto  legato  all'esito delle pratiche di condono degli abusi edilizi.
L'ente parco da parte sua ha informato di aver avviato la sensibilizzazione degli agricoltori nelle more dell'approvazione del Piano del parco e dei regolamenti, che dovrebbero consentire di avviare la conversione dell'agricoltura da chimica a biologica e in questo senso sono stati già fatti anche degli incontri pubblici con esperti.
Già l'anno passato, dopo che sin dall'inizio della primavera si era manifestato il fenomeno dell'eutrofizzazione; così grazie anche allo spazio dato dalla stampa ala questione la proprietà ha provveduto a togliere le alghe infestanti e così l'estate scorsa non si è assistito alla moria dei pesci a causa dell'anossia, che da anni si ripeteva a causa della decomposizione delle alghe morte. Bastava così poco.  
La nuova amministrazione della proprietà del lago, molto sensibile ai temi ambientali ha assunto anch'essa l'impegno a proseguire in questo senso.
Sembra che sia stato confermato il problema già sollevato ne 2012 da me e lamentato anche dall'ex Comandante del  Centro sportivo remiero MM  dello scarico di acque grigie nel lago dovuto ad allacci abusivi.
I rappresentanti dell'Amministrazione provinciale da parte loro si sono impegnati a verificare disponibilità di fondi per avviare progetti di fitodepurazione. sarebbe opportuno che verificassero anche i troppi pozzi (taluni abusivi) che prosciugano la falda acquifera e favoriscono l'avanzata del cuneo salino.
Già da questa primavera potremo vedere se gli impegni presi saranno rispettati.
Nel complesso sembra che finalmente sia stata una riunione positiva e mi auguro che gli impegni presi vengano rispettati anche dopo le elezioni.
Ma la cosa che a mio avviso è molto importante è stato il riconoscimento attribuito al Comune quale ente promotore e coordinatore del progetto oltre al fatto di accettare il concetto che il lago di Paola è parte di un più ampio bacino e che il suo risanamento è strettamente legato al risanamento dei tutta l'area.
Mi auguro che anche il Comune possa adottare al più presto dei regolamenti sull'uso appropriato dei fitofarmaci come stabilito dal Ministero dell'ambiente del territorio e del mare. 
Tra breve i presenti firmeranno un protocollo di intenti per avviare la procedura del contratto del lago.

LA POPOLAZIONE ANZIANA DI SABAUDIA HA SUPERATO IL 20%

GRAFICO DI WWW.TUTTITALIA.IT
Si avvicinano le elezioni e i circa venti candidati a Sindaco lanciano proclami su quello che faranno se saranno eletti.
Il problema dell'aumento dell'età media della popolazione e le esigenze degli anziani a mio parere non sono tenuti nella necessaria considerazione nei pochi programmi che fino ad ora ho avuto modo di leggere.
Ho letto di idee fantasmagoriche di fontane, di gare motonautiche sul lago (sembra essere tornati all'inizio della prima consiliatura Lucci con la sua Ordinanza per consentire la navigabilità sul lago di Paola poi drasticamente bocciata dal prefetto Frattasi) e di molte altre iniziative per i giovani.
Non ho letto nulla circa  l'aumento della popolazione anziana e molto poco circa le crescenti esigenze di coloro che hanno superato i 65 anni.
Già oggi gli anziani sono oltre il 20% della popolazione, anche perché i giovani, appena possibile vanno a cercare lavoro fuori e progressivamente cercano di farsi una vita là dove lavorano.
Agli anziani che restano è necessario assicurare una vita sociale e coinvolgerli attivamente nella vita della comunità non solo badando ai ragazzi che escono dalla scuola elementare.
Ma occorrono anche più servizi socio-sanitari rivolti agli anziani.
Ecco anche qui l'importanza di una Casa della salute per Sabaudia.

COMUNE DI SABAUDIA: UNA DETERMINAZIONE PER L'ACQUISTO DI UNA SEDIA.

Con una determinazione n. 32 del 21 febbraio (Reg. Gen. n. 270/2017) il settore avvocatura del Comune di Sabaudia ha deciso l'acquisto di una "sedia" al costo di € 298,00.
In tempi di centralizzazione degli acquisti ancora oggi in Comune ogni ufficio provvede agli acquisti per suo conto e non è stato creato un unico ufficio per gli acquisti.




lunedì 27 febbraio 2017

IL MINISTERO DEL TESORO FA CONCORRENZA AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Grazie a "Il Fatto quotidiano" scopriamo l'esistenza di Mefop SpA (società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione) è stata fondata nel 1999. Al suo interno raccoglie un ampio panorama di fondi pensione (circa 90 soci) e la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che detiene la maggioranza assoluta delle azioni.
Come si legge sul sito http://www.mefop.it/ la società, al fine di favorire lo sviluppo dei fondi pensionistici e delle altre forme di previdenza, ha per oggetto sociale l’attività di formazione, studio, assistenza e promozione, in materie attinenti alla previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 e successive modificazioni ed a settori affini, incluse le altre forme di previdenza.
In sostanza questa società controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze  ha come azionisti di minoranza oltre 90 tra casse di previdenza, fondi negoziali e fondi aperti: da quello dei dirigenti Fiat a Cometa, riservato ai metalmeccanici. Di fatto MEFOP si presenta come  "secondo pilastro", alternativo a quello pubblico per la previdenza,
Ma l'aspetto che preoccupa maggiormente è anche il fatto che si occupi anche di fondi assicurativi per la sanità in concorrenza con il SSN con un portale per il welfare privato  www.sonoprevidente.it.
Un problema che deve preoccupare chiunque abbia interesse al funzionamento dell'assistenza sanitaria in quanto mira a favorire la privatizzazione dell'assistenza sanitaria prevedendo anche forme di contrasto al SSN come ad esempio il rimborso del ticket.
Ecco che andrebbe fatta maggiore chiarezza sugli interessi che si muovono intorno al SSN quando vengono ridotti certi finanziamenti e tagliati alcuni servizi.

European Regional Competitiveness Index

L' UNIONE  EUROPEA come di consueto ha pubblicato l'indice di competitività delle regioni europee.
Si tratta di un indice orami molto completo che tiene conto di molti indicatori che vengono acquisiti da fonti ufficiali della UE o degli stessi Stati aderenti all'Unione.
Le regioni europee sono ora  263.
Già dall'immagine si comprende come le regioni italiane non si siano classificate molto bene.
La regione Lazio occupa solo il 156° posto con un punteggio molto basso: 47,7 rispetto al massimo che è 100.
C'è molto da lavorare per recuperare.
Un voto molto basso sulle istituzioni, ma anche sulla sanità
I dati li trovate qui:
http://ec.europa.eu/regional_policy/en/information/maps/regional_competitiveness/

SABAUDIA: INSTALLATO IL PRIMO DEI GIUNTI AD ESPANSIONE SUL PONTE.

SABAUDIA: questa mattina è stato collocato in via sperimentale il primo dei giunti ad espansione che dovrebbero risolvere uno dei problemi dei Ponte Giovanni XXIII.
Sin dal 2009 erano stati sollecitati e si attendevano interventi concreti da parte del Comune, ma l'amministrazione  si era opposta: dapprima sostenendo che non ce ne fosse bisogno, poi affermando di non avere disponibilità economica.
Ora il Commissario dott. Quarto l'ha fatto.
Ma, speriamo per sempre, sono stati anche rimossi gli odiati dossi.....se la sperimentazione andrà bene saranno messi gli altri giunti ad espansione e sistemati i piloni.
Così il ponte tornerà agibile come prima.

domenica 26 febbraio 2017

SABAUDIA OF THINGS

Mentre a palazzo Chigi si è insediato il Team Digitale che lavora per portare la pubblica amministrazione nell'epoca digitale, molti Comuni come quello di Sabaudia arrancano e devono accumulare i grandissimi ritardi accumulati negli ultimi venti anni. 
Ogni Settore del Comune in questo periodo si è dotato di un sistema informatico proprio che spesso non parla con quello degli altri settori creando problemi di ogni genere.
Inoltre molti settori hanno consulenti diversi, una manutenzione diversa, ecc. contribuendo ad aumentare i costi di gestione.
La digitalizzazione totale dei documenti e dell'iter delle pratiche, tranne qualche rarissimo caso è una mera utopia.
Meno male che dal 15 settembre scorso ogni Comune in base al DPCM 13 novembre 2014 avrebbe dovuto gestire tutti i documenti in formato elettronico.
I procedimenti amministrativi vanno avanti ancora a livello cartaceo con tutte le implicazioni comprensibili.
La trattazione cronologica delle istanze dei cittadini che potrebbe essere garantita da un sistema informatico assicurando anche la trasparenza ancora non c'è.
Manca un programma per la gestione integrata del bilancio.
Siamo ancora nel vecchio secolo.
Intanto irrompe nella realtà quotidiana la Internet of things che potrebbe essere utilizzata anche in Comune per molte cose; molti enti già la usano, ma sembra di parlare di qualcosa lontano anni luce.
Una amministrazione gestita con una spinta forte verso l'innovazione potrebbe attirare anche degli investimenti, solo in questi giorni stanno collegando tra loro gli uffici con la banda larga, mentre negli ultimi anni erano stati favoriti i collegamenti sulla lungomare per i VIP che vivono a Sabaudia 15 giorni all'anno.
Una smart city consentirebbe a molti giovani di non andare a cercare lavoro lontano, ma di rimanere qui evitando l'invecchiamento della città.
Per alcuni anni ho sollecitato Sindaco e Giunta perchè si dedicassero a questi problemi, senza ottenere ascolto.
Questa situazione di disinteresse della politica è stata anche aggravata da un turn over di Segretari comunali che non si era mai visto: circa sei negli ultimi anni e tre solo negli ultimi mesi.
Mi auguro che in Comune salga una nuova classe dirigente aperta all'innovazione e che finalmente si occupi di questi aspetti dell'organizzazione.

sabato 25 febbraio 2017

L'ACQUA HA UN VALORE INESTIMABILE: DIFENDIAMOLA

Ieri nel convegno che si è tenuto presso l'auditorium del Parco nazionale del Circeo i occasione della giornata mondiale delle zone umide il Presidente dell'Ente Parco ha parlato a lungo del problema dell'acqua dolce e della sua progressiva scarsità in rapporto a quella salata, anche a causa del progressivo inquinamento che riduce sempre più la disponibilità di acqua potabile.
Proprio oggi l'Osservatore romano pubblica un articolo che è la conseguenza diretta delle cose dette ieri da Gaetano Benedetto: il valore dell'acqua in tutto il mondo provoca guerre e il problema è destinato ad aumentare nel futuro a causa dei mutamenti climatici. 
Difendiamo l'acqua e difendiamola dall'inquinamento. 

LE CASE DELLA SALUTE NUOVI PRESIDI DI PROSSIMITA' PER LE CURE PRIMARIE

Il 2 marzo presso l'ex ufficio postale di Sabaudia oggi intitolato all'arch. Mazzoni che lo progettò,  sarà presentato il mio "Manuale per le case della salute".
Parteciperanno la sen. Nerina Dirindin, componente della commissione igiene e sanità del Senato  e il dott. Rino Giuliani, responsabile del dipartimento politiche sociali e sanità dello SPI-CGIL di Roma e del Lazio. 
Nonostante gli anni trascorsi da quando in Italia è stato adottato il primo provvedimento per l’avvio delle Case della salute questo tipo di strutture in alcune regioni fatica ancora a partire per una serie di problemi e, anche quando vengono aperte, si verificano difficoltà operative, dovute ad una serie di motivi.
La situazione economica del Paese e gli ulteriori tagli già previsti e prevedibili verso il Servizio Sanitario Nazionale minacciano di portare un nuovo colpo gravissimo all'assistenza sociale, ma anche a quella sanitaria, vanificando tutti i tentativi di integrazione.
Per dichiarati motivi finanziari è stato ridotto progressivamente il numero delle ASL e ci troviamo sempre più di fronte ad organizzazioni fortemente globalizzate che per sopravvivere hanno necessità di decentrare funzioni e potere alla dirigenza locale che talora viene caricata di responsabilità che non sempre è preparata ed attrezzata a ricevere.
Solamente con una gestione moderna ed intelligente e una adeguata formazione del personale (dirigenza, quadri e operatori), le Case della salute potranno affrontare le difficoltà, senza chiedere nuove risorse ed è per questo che occorre utilizzare moderne tecniche di management, facendo crescere la formazione anche dei quadri su queste tematiche. 
Con questo testo ho inteso fornire uno strumento a chi è chiamato, a vari livelli a pianificare, programmare, organizzare e gestire le Case della salute.
Gli aspetti della pianificazione, della programmazione e della organizzazione sono fondamentali per poter consentire una corretta gestione a chi avrà l’incarico di direzione di una Casa della salute.
Una pianificazione sbagliata, una inadeguata analisi della situazione e dei bisogni della popolazione, uniti ad una insufficiente organizzazione potranno esporre chi è chiamato a lavorare nelle case della salute a gravi problemi che non potrebbero non essere risolvibili con la naturale disponibilità degli operatori.
Dalla mia profonda convinzione che le Case della salute possano essere veramente quella struttura intermedia e di prossimità che finora è mancata nel nostro Sistema Sanitario Nazionale è nato il mio impegno su questo tema.

venerdì 24 febbraio 2017

I NUOVI PARCOMETRI DOVRANNO ESSERE IN REGOLA CON LA LEGGE E PERMETTERE I PAGAMENTO CON BANCOMAT E CARTA DI CREDITO

Come alcuni sanno da 1° luglio 2016 è entrata in vigore una norma contenuta nella legge 208/2015 in base alla quale tutti i dispositivi per il pagamento del parcheggio dovranno consentire agli automobilisti di usare il bancomat o la carta di credito.
Dal quotidiano Il Messaggero si apprende che di recente una giovane avvocatessa ha vinto una causa avanti al giudice di pace di Fonti (21 febbraio 2017)  per ottenere l'annullamento di un verbale di contravvenzione elevatole in quanto non aveva pagato il parcheggio essendo sprovvista di moneta contante.
Una cosa questa che dovrà tener presente chi si sembra si stia occupando a Sabaudia della questione dei parcheggi al fine di evitare che poi non entrino i soldi....

ARRIVANO SOLDI A SABAUDIA DALLO STATO !

Sul supplemento ordinario n 13 della G.U. 45 del 23 febbraio è stato pubblicato il Decreto 13 febbraio 2017. Determinazione e corresponsione del saldo della quota non ripartita del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2016, pari a 43,9 milioni di euro, di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2016, a favore di n. 6.357 comuni delle regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna.
Con il provvedimento ai Comuni  è stata corrisposta un’ulteriore quota a titolo di Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2016 pari complessivamente ad euro 43.898.730,78, a valere sulla quota non ripartita del Fondo di cui all’art. 5, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2016, pari ad euro 75.173.143,78.
Per Sabaudia ci sono ben € 13.056,70. Da tempo i trasferimenti dallo Stato sono diminuiti e occorre che ogni Comune provveda da solo.
 

M'ILLUMINO DI MENO

Nel 2005 la famosa trasmissione radiofonica "Caterpillar" in occasione dell'anniversario della firma del protocollo di Kyoto lanciò la proposta di ridurre simbolicamente i consumi energetici spegnendo le luci tutti insieme. In effetti le foto degli astronauti mostrano la nostra penisola illuminata molto più di altri Paesi sviluppati.
L'ANCI ha fatto propria questa iniziativa e manca oramai poco all'appuntamento annuale che inizierà alle 18:30.
Molti Comuni hanno aderito, ma non tutti. 
C'è ancora molto da fare per creare una cultura ecologista.
Grazie per quanto potrete fare riducendo i consumi inutili.

PROROGATO PER SEI MESI IL CONTRATTO PER LA RACCOLTA, TRASPORTO E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBAI E DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA

Con la determinazione n. 16 in data 17 febbraio 2017 (Reg. Gen. N. 242 del 24 febbraio ) pubblicato oggi, il responsabile del settore Lavori pubblici, Manutenzione infrastrutture ed immobili - Nettezza urbana, ha provveduto alla proroga per sei mesi del contratto in essere (con scadenza il 28 febbraio p.v.) con l'impresa Sangalli Giancarlo & C. con sede in Monza nelle more dell'espletamento della nuova gara per l'appalto dei servizi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana indetta dall'ente aggregatore (regione Lazio) per l'individuazione di un nuovo soggetto contraente, sulla base dell'accordo stipulato in data 13 ottobre scorso. 
LA DETERMINAZIONE LA TROVATE QUI:
http://www.comune.sabaudia.latina.it/components/com_albopretoriosetup/show.php?id=1&it=NO

giovedì 23 febbraio 2017

LA BOZZA DEL NUOVO DECRETO PROPOSTO DAL MINISTRO MADIA PER I PRECARI NON APRE ALCUNA STRADA PER I PRECARI DELLA ASL LATINA

Nel Consiglio dei Ministri di ieri 23 febbraio è stato anche approvato un decreto legislativo che modifica il D.lgs 165/2001 e introduce norme per la stabilizzazione del personale precario.
Un problema  molto sentito per tutti i dipendenti della sanità. La materia è trattata dall'art. 20 del decreto in base al quale : "Per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico del Servizio sanitario nazionale, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 543, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, la cui efficacia è prorogata al 31 dicembre 2018 per l’indizione delle procedure concorsuali straordinarie, al 31 dicembre 2019 per la loro conclusione, e al 31 ottobre 2018 per la stipula di nuovi contratti di lavoro flessibile ai sensi del comma 542 della legge 28 dicembre 2015, n. 208".
Pertanto la volontà del legislatore è chiara e, salvo modifiche, che potrebbero comunque essere introdotte in sede di approvazione definitiva, non appare possibile che in questa sede possa essere trovata una soluzione a contratti di lavoro adottati da qualche ASL senza seguire le procedure di legge.
Nè appare possibile che la regione Lazio possa emanare leggi in deroga a quelle nazionali.



IL TAR LATINA ACCOGLIE IL RICORSO DELLA SOCIETA' SAN LORENZO PER L'ANNULLAMENTO DEL PROVVEDIMENTO DI AUTOTUTELA ASSUNTO DAL SETTORE URBANISTICA

Con la sentenza n. 112 pubblicata il 23 febbraio 2017 il TAR del Lazio, Sezione I Latina ha accolto il ricorso presentato dalla società San :Lorenzo contro il provvedimento di autotutela del Comune di Sabaudia n. 324 del 15 febbraio 2016 di sospensione nonché immediata interruzione delle opere in corso ed il divieto di divisione dei suoli ai sensi dell'art. 30 c. 7 d.P.R. 380/2001; di annullamento del permesso di costruire n. 213/2015 relativo al famoso immobile sito in via Biancamano.
Da quanto si legge nella sentenza il provvedimento di autotutela sarebbe stato  basato – secondo la prospettazione della difesa comunale - sull’accertamento dei fatti che risulta essersi formato - in sede penale - solo nel 2015 e, quindi, sull’insanabile contrasto del permesso di costruire - oggetto di annullamento - con le disposizioni del Piano Regolatore Generale.
Ciò avrebbe implicato, sempre secondo la ricostruzione degli uffici comunali, una nuova istruttoria intesa, non già, nel significato attribuito dalla difesa ricorrente (che avrebbe imposto un intervento comunale certamente più tempestivo e rispettoso delle garanzie procedimentali), bensì, come nuova istruttoria, che ha dovuto necessariamente tener conto della situazione attuale, meglio delineatasi a seguito del visto accertamento dei fatti ricostruiti dal giudice ordinario.
IL Collegio non ha condiviso detto ordine di idee per i seguenti motivi: in primo luogo  l’assoluzione in sede penale è avvenuta con la formula perché il fatto non sussiste – e non già perché il fatto non costituisce reato - l’efficacia extra moenia del giudicato penale copre essenzialmente l’accertamento dei “fatti materiali” e non anche la loro qualificazione o valutazione giuridica, che rimane circoscritta al processo penale e non può condizionare l’autonoma valutazione da parte del giudice amministrativo o civile (cfr. Cons. di Stato sent. n. 03556/2015). Né, sempre secondo il Collegio,  sposta i termini del problema all'esame la deliberazione consiliare n. 22/2004, avente ad oggetto il “Piano di Recupero ed Approvazione - proposta di Contratto di Quartiere”, invocata dalla difesa resistente per sostenere, tra l’altro, l’illegittimità del permesso di costruire, rilevando in proposito la validità delle disposizioni di Piano, interpretate alla luce delle delibere consiliari rispettivamente n. 50/82 e n. 42/04.
Si tratta, quindi, dell’esercizio di un potere ampiamente discrezionale, rispetto al quale l’amministrazione è tenuta a motivare sulle ragioni di interesse pubblico alla rimozione dell’atto, ciò in particolare quando sia trascorso un lungo lasso temporale dalla sua adozione, come nel caso di specie.
Secondo il Collegio la giurisprudenza è costante nel ritenere che il provvedimento di autotutela debba essere adeguatamente motivato con riferimento alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'annullamento nonché alla valutazione comparativa dell'interesse dei destinatari al mantenimento delle posizioni e dell'affidamento insorto in capo ai medesimi (Consiglio di Stato n. 2468 del 2014; n.2567 del 2012).
In materia edilizia, l’annullamento in autotutela di titoli edilizi illegittimamente rilasciati è considerato in maniera più rigorosa; infatti, in base ad un diffuso orientamento giurisprudenziale, l’annullamento di un permesso di costruire non necessita di una espressa e specifica motivazione sul pubblico interesse, configurandosi questo nell'interesse della collettività al rispetto della disciplina urbanistica (Consiglio di Stato n. 562 del 2015; n. 4982 del 2011; n. 7342 del 2010).
Nel caso di specie, peraltro, si tratta dell’annullamento in via di autotutela di un permesso di costruire rilasciato nel 2005 (sulla valutazione motivata della posizione dei soggetti destinatari del provvedimento, nel caso del lungo tempo trascorso dall’adozione delle concessioni annullate cfr. Consiglio di Stato n. 5625 del 2015).
Il provvedimento di annullamento, oltre che privo di motivazione circa l’interesse pubblico ed attuale anche in relazione al tempo trascorso e all’affidamento dei privati, appare quindi anche in contrasto con i principi di correttezza e buona fede a cui deve essere improntata l’azione amministrativa, tenuto conto della delibera consiliare interpretativa delle disposizioni di Piano.

IL GOVERNO HA VARATO DISPOSIZIONI SUI "COMPRO ORO"

Un problema in molti comuni è rappresentato dal dilagare delle attività di "compro oro". 
Nella seduta del Consiglio dei Ministri di ieri il Governo ha, tra l'altro deciso di adottare disposizioni per l’esercizio dell’attività di “compro oro” in attuazione dell’articolo 15, comma 2, lettera l), della legge n.170 del 2016
Il decreto introduce una disciplina ad hoc che consente di monitorare il settore dei “compro oro” e di censirne stabilmente il numero e la tipologia. La finalità è quella di contrastare sempre più efficacemente le attività criminali e i rischi di riciclaggio riconducibili alle attività di compravendita di oro e oggetti preziosi non praticate da operatori professionali. I principali interventi sono:
- l’istituzione di un registro degli operatori compro oro professionali per i quali il possesso della licenza di pubblica sicurezza costituisce requisito indispensabile;
- l’obbligo per gli operatori professionali in oro, diversi dalle banche, di iscrizione nel suddetto registro per lo svolgimento dell’attività;
- la previsione di specifici obblighi di identificazione del cliente e di descrizione, anche mediante documentazione fotografica, dell’oggetto prezioso scambiato;
- la piena tracciabilità delle operazioni di acquisto e vendita dell’oro. I compro oro sono obbligati a dotarsi di un conto corrente dedicato alle transazioni finanziarie eseguite in occasione di tali operazioni;
- la previsione di apposite sanzioni, con particolare riferimento all'esercizio abusivo dell’attività (ad esempio in caso di mancata iscrizione nel suddetto registro).
Ci si augura che anche a Sabaudia queste disposizioni saranno rispettate.

mercoledì 22 febbraio 2017

GLI STATI GENERALI DELLE DONNE AMMINISTRATRICI

GIUSI  NICOLINI - SINDACA DI LAMPEDUSA
L'ANCI ha dato appuntamento per il prossimo 7 marzo a Roma (presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri), per la II ª edizione degli Stati Generali delle Amministratrici promossi come ogni anno dall’Anci.
L’obiettivo dell’edizione 2017 è dare visibilità alle migliori pratiche istituzionali su tre temi di fondamentali: le azioni di contrasto alla violenza di genere, il welfare con attenzione alle politiche 0-6 e le azioni di sostegno all’occupazione femminile, riconoscendo così il prezioso lavoro svolto dalle donne per far crescere le nostre comunità.
I comuni con un primo cittadino donna sono poco più del 10%;  cambierà qualcosa? 
E a Sabaudia ?

SECONDO FONTI BENE INFORMATE SI VOTERA' L'11 GIUGNO

In base alle notizie che trapelano dal Viminale sembra certo che si voterà per le comunali (non si parla più di amministrative dato che non votiamo più per le province) domenica 11 giugno e che la votazione potrebbe essere unificata alle politiche.
Non appena la notizia sarà ufficializzata in ogni Comune scatterà la macchina amministrativa per le elezioni con i suoi tempi e tutti gli adempimenti da parte del Comune, ma anche da parte dei candidati per la presentazione delle liste.
I Comuni al voto sono oramai quasi mille infatti in questi ultimi giorni di febbraio (il 28 è la data ultima entro la quale un Comune andrà al voto se arrivato a scadenza o se privo di amministrazione ordinaria) stanno aumentando i decreti di scioglimento di Consigli comunali da parte del presidente Mattarella pubblicati sulla gazzetta ufficiale.

INIZIA IL PROCESSO DI RECUPERO DEL PONTE GIOVANNI XXIII

All'albo pretorio del Comune di Sabaudia questa mattina è stata pubblicata la determinazione n. 4 del 1° febbraio scorso (Reg. Gen. n. 235 del 21 febbraio 2017) avente per oggetto: " Intervento di fornitura e posa in opera di n 1 giunto di dilatazione per impalcato del ponte Giovanni XXIII - determina a contrarre affidamento diretto mediante procedura negoziata ai sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) del D.lgs 50/2016 - Smart CIG ZD7ID2BCED". Un importante passo avanti nella storia del recupero del ponte. La realizzazione del ponte, benché prevista già nel progetto originario della città, fu affidata negli anni ’62-’64 all’arch. Riccardo Morandi il quale progettò una struttura tecnologica tipo Maillart a volta irrigidita. Il Ponte costruito con le tecniche dell’epoca è purtroppo ammalorato da tempo ed ha dei gravi problemi di staticità: una interrogazione in tal senso presentata nel settembre 2009 non ebbe effetto in quanto il Sindaco affermò che la struttura non aveva problemi, ma la Giunta solo pochi mesi dopo chiese un contributo ( di € 850.000,00 ) alla Regione per il risanamento strutturale del ponte (deliberazione n. 110 del 24 giugno 2010); ma la Giunta Polverini non lo  concesse, così con l’Ordinanza sindacale n. 29 del 31 dicembre 2010 veniva disposto:
- il declassamento del Ponte Giovanni XXIII dalla I° alla II° Categoria ai sensi del D.M. LL. PP. 04.05.1990 “Criteri Generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo dei ponti stradali”;
- il divieto di transito sul Ponte per i veicoli con peso complessivo superiore alle 3,5 Tonnellate;
- di limitare la velocità di percorrenza del Ponte a 30 km/h.
Peraltro i controlli non sono stati mai molto presenti.
Il 29 febbraio 2011 fu scritta  una nuova lettera per sollecitare la questione, ma purtroppo senza esito.
La Commissione Lavori pubblici nella primavera 2012 convocò il responsabile dell’Area tecnica ing. D’Arcangelo, il quale disegnò un quadro preoccupante, chiedendo che fossero stanziati almeno € 100.000 per effettuare gli esami preliminari al fine di accertare il reale stato della struttura in cemento armato, ma il Sindaco, presente anch’egli, non accolse questa richiesta.
Con deliberazione n 117 in data 14 ottobre 2014 la Giunta ha poi approvato un progetto preliminare per il risanamento e il consolidamento del Ponte per u importo di € 3.000.000,00, chiedendo il relativo finanziamento alla Regione.
Ora, a distanza di sei anni dalla prima interrogazione è stata pubblicata la determinazione n. 140 in data 4 agosto (Reg. Gen. 1232 del 27 agosto) con cui il Settore Lavori Pubblici ha provveduto all’aggiudicazione della gara finalmente indetta per un programma di indagine per la valutazione delle stato strutturale del Ponte (affidato alla soc. ISTEDIL di Latina) per un costo rilevante.
Nel frattempo la navetta estiva deve fare il giro da Caterattino, i pullman dei turisti e tutti gli automezzi pesanti non possono passare sul ponte.
Il costo del servizio di trasporto urbano a causa anche dell’aumento della percorrenza ha nel frattempo subito un aumento considerevole.
Ora, finalmente, sulla base dell'esito della relazione resa dall' ISTEDIL è stato predisposto un piano di ripristino del ponte che prevede l'installazione di alcuni giunti per complessivi € 68.549,81. 
Per il momento è stato deciso a titolo di saggio di applicare un solo giunto di dilatazione in elastamento armato per verificarne la fattibilità tecnica per un costo di 8.887,88 IVA compresa.
Grazie al Commissario straordinario finalmente inizia il recupero.

martedì 21 febbraio 2017

UN NUOVO STRUMENTO PER GOVERNARE: L'AUDIZIONE 'PUBBLICA

In molti Comuni comincia a prendere piede una nuova forma di governare che è rappresentata dall'audizione pubblica.
Fino ad ora pochissimi Comuni hanno introdotto questo strumento più che altro i merito alla scelta dei rappresentanti del Comune nelle società partecipate la cui nomina è riservata al Sindaco.
Tra i Comuni che già hanno adottato delle deliberazioni ci sono quelli di Brindisi, Savona, Latina e Novara, ma anche altri si preparano.
Nulla vieta che la cosa possa essere estesa anche ad altre iniziative.
Al esempio proprio ho consegnato in Comune la richiesta che un rappresentante di una associazione ambientalista possa partecipare come uditore ai lavori di un tavolo tecnico convocato per discutere il problema delle acque interne.




UN SISTEMA INFORMATICO PER MONITORARE GLI APPALTI

Dal sito della Guardia di Finanza si apprende che in base protocollo d'intesa relativo ai rapporti di collaborazione tra l'Anac e la Guardia di Finanza firmato nel 2015 tra il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Dott. Raffaele Cantone, ed il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C. A. Saverio Capolupo,  sono stati definiti  gli ambiti operativi dell'attività di prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione che, su indicazione dell'Autorità, sarà svolta da personale del Nucleo Speciale Anticorruzione del Corpo.
In particolare, sarà verificata la corretta attuazione della normativa di settore nel campo dei contratti pubblici sia da parte delle stazioni appaltanti che degli operatori economici, oltre alle Società organismo di attestazione.
Inoltre, su richiesta del Presidente dell'Anac, saranno effettuati riscontri mirati per la verifica dei presupposti per l'applicazione delle misure in materia di temporanea e straordinaria gestione delle imprese ai sensi dell'art. 32, del D.L. 90/2014, nonché analisi a supporto delle istruttorie relative alle procedure di rilascio del rating di legalità alle imprese.
Infine, in tema della prevenzione della corruzione, la Guardia di Finanza verificherà il rispetto della normativa di settore da parte delle Pubbliche Amministrazioni, degli enti pubblici territoriali e non economici, nonché delle società a partecipazione pubblica e degli enti di diritto privato in controllo pubblico.
Da quanto si apprende da ItaliaOggi  dal 1° marzo al 10 settembre, in via sperimentale, in quattro regioni (Calabria, Puglia, Sicilia, Campania) parte l’applicativo Mo.Co.P. (monitoraggio contratti pubblici) messo a punto dalle Fiamme gialle per sorvegliare i contratti pubblici. La banca dati è il frutto del progetto di collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
L’obiettivo è quello di concentrare e rendere consultabili gli appalti aggiudicati dalle diverse stazioni appaltanti pubbliche e in questo modo sviluppare le analisi di rischio e di contesto. Confluiranno in questa nuova piattaforma, tra l’altro, dati dell’anagrafe tributaria, di Infocamere, della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
Dopo la sperimentazione il sistema sarà esteso alle altre regioni.

UN SINDACO ADOTTA UNA ORDINANZA PER LIBERARE I CANI DATO CHE NON HA I SOLDI PER PAGARE IL CANILE PRIVATO

La mancata realizzazione e gestione di un canile comunale con conseguente affidamento  ad imprenditori privati del mantenimento dei cani catturati, nel caso in cui il Comune non sia in grado di pagare il corrispettivo, può portare a decisioni anche assurde come quella oggetto di una recente sentenza del TAR Puglia, Bari, Sez, II, n. 164/2017 dalla quale si apprende che il Sindaco di un Comune con una Ordinanza sindacale ha deciso di far liberare tutti i cani.
Al riguardo il Collegio ha accertato che l’ordinanza sindacale, impugnata dalla lega Nazionale per la difesa del cane, prevedeva di liberare nel territorio del Comune S. Ferdinando di Puglia dei cani, da anni ospiti del rifugio Dog’s Hostel, nonostante il Dirigente del servizio veterinario della ASBAT avesse dichiarato che tale operazione potrebbe di fatto comportare l’abbandono degli animali, fino ad allora vissuti in stato di custodia e controllo, ad una condizione di pericolo per sé stessi e per la collettività.
Sotto tale profilo il Collegio ha ritenuto  "fondata la censura di eccesso di potere per difetto di adeguata istruttoria, in quanto nella motivazione del provvedimento gravato non sono enunciate le ragioni per le quali il Sindaco ha adottato una decisione opposta al motivato parere contrario del Dirigente del servizio veterinario.
Appare inoltre fondata la censura di violazione dell’art. 2, lett. c), della l.r. n. 26/2006, richiamata fra i presupposti dell’ordinanza, che consente ai Comuni di reintrodurre nel territorio i cani che vivono in una condizione di randagismo, dopo averli sottoposti agli interventi di profilassi e sterilizzazione.
Nel caso di specie si tratta invece di animali che il Comune aveva deciso di ricoverare in una struttura convenzionata nella quale sono rimasti per anni.
Ne consegue che, ove i cani fossero liberati nel territorio comunale, tornerebbero ad un habitat non consueto al quale potrebbero non adattarsi, avendo perso, o mai acquisito, il comportamento da randagi.
Il Comune ha dunque assunto una decisione anche contraddittoria, considerato che in precedenza aveva deciso di affidare i cani di pertinenza del suo territorio ad una struttura convenzionata e poi, non perché abbia deciso di dare una loro una diversa sistemazione, ma per asserite indisponibilità finanziarie, ha stabilito di reinserirli nel territorio, senza aver valutato che la conseguenza di tale operazione è l’abbandono di cani senza padrone chiaramente non riconducibile alle finalità dell’art. 2, lett. c), della l.r. n. 26/2006 che consente di restituire gli animali, una volta curati, allo loro abituale condizione di vita".
Il mantenimento dei cani costa sempre di più, occorre che i tutti i Comuni provvedano ad organizzarsi per evitare problemi. 

lunedì 20 febbraio 2017

IL CUNEO SALINO DELLE ACQUE DEL MARE NELLA FALDA ACQUIFERE E' DESTINATO AD AUMENTARE SE NON VIENE FATTO NULLA

Uno degli effetti dello scioglimento dei ghiacciai già ampiamente noto è rappresentato dall'innalzamento del livello delle acque del mare che secondo l’Istituto di Scienze Marine del CNR, al mareografo di Trieste l’Adriatico è già cresciuto di 17 cm dal 1875, ed entro questo secolo gli oceani globali potrebbero salire di almeno un altro metro, se proseguirà l’attuale scenario ad alte emissioni serra. 
Ma un altro  danno è creato dal fatto che le acque marine in crescita si infiltrano spingendo nell'entroterra un «cuneo salino» dannoso per le coltivazioni e acquedotti.
Il risultato è la salinizzazione delle falde idriche nel sottosuolo: si tratta di un fenomeno in progressivo aumento che può essere controllato solo con l'utilizzo di grandi masse d'acqua. Inaridimento delle zone litoranee e microdesertificazioni
Si tratta di un fatto molto grave già presente anche per altre concause nel territorio del Parco del Circeo e che dovrà essere contrastato e prevenuto in ogni modo con politiche ambientali più sagge di quelle finora attuate. 

IL MEDICO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE CHE INDUCE UN PAZIENTE A RECARSI PRESSO IL PROPRIO STUDIO PRIVATO PER OTTENERE UNA PRESTAZIONE COMMETTE IL REATO DI CONCUSSIONE

Secondo la Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, n. 1082/2017 il medico pubblico dipendente che induce una paziente a recarsi presso il proprio studio privato per ottenere a pagamento una prestazione sanitaria passibile del reato di concussione . 
Nelle motivazioni della sentenza si legge che già le Sezioni Unite nella sentenza n. 12228/2014, hanno osservato che "non mancano casi in cui, per assicurare la corretta qualificazione giuridica del fatto come concussione piuttosto che come induzione indebita, non si può prescindere dal confronto e dal bilanciamento tra i beni giuridici coinvolti nel conflitto decisionale: quello oggetto del male prospettato e quello la cui lesione consegue alla condotta determinata dall'altrui pressione. Può accadere, infatti, che il privato, nonostante abbia conseguito, prestando acquiescenza all'indebita richiesta del pubblico agente, un trattamento preferenziale, si sia venuto sostanzialmente a trovare in uno stato psicologico di vera e propria costrizione, assimilabile alla coazione morale di cui all'art. 54, comma terzo, cod. pen., con conseguente decisiva incidenza negativa sulla sua libertà di autodeterminazione. Il riferimento è a quelle situazioni in cui l'extraneus, attraverso la prestazione indebita, intende soprattutto preservare un proprio interesse di rango particolarmente elevato (si pensi al bene vita, posto in pericolo da una grave patologia); oppure, di fronte ad un messaggio comunque per lui pregiudizievole e al di là del danno ingiusto o giusto preannunciato, sacrifica, con la prestazione indebita, un bene strettamente personale di particolare valore (libertà sessuale), e ciò in spregio a qualsiasi criterio di proporzionalità, il che finisce con l'escludere lo stesso concetto di vantaggio indebito.....". Pertanto, secondo l'autorevole decisione "Il criterio del danno-vantaggio non sempre consente, se isolatamente considerato nella sua nettezza e nella sua staticità, di individuare il reale disvalore di vicende che occupano la c.d. "zona grigia". Il detto parametro, pertanto, deve essere opportunamente calibrato, all'esito di una puntuale ed approfondita valutazione in fatto, sulla specificità della vicenda concreta, tenendo conto di tutti i dati circostanziali, del complesso dei beni giuridici in gioco, dei principi e dei valori che governano lo specifico settore di disciplina. Tanto è imposto dalla natura proteiforme di particolari situazioni, nelle quali l'extraneus, per effetto dell'abuso posto in essere dal pubblico agente, può contestualmente evitare un danno ingiusto ed acquisire un indebito vantaggio ovvero, pur di fronte ad un apparente vantaggio, subisce comunque una coartazione, sicché, per scongiurare mere presunzioni o inaffidabili automatismi, occorre apprezzare il registro comunicativo nei suoi contenuti sostanziali, rapportati logicamente all'insieme dei dati di fatto disponibili".
Il testo integrale della sentenza lo trovate qui:

LA NUOVA EDIZIONE DEL MANUALE PER UN CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE

A seguito di molti solleciti ho provveduto ad aggiornare il mio manuale.
Da oggi è disponibile l'edizione 2017 del mio "Manuale per un consigliere comunale di opposizione: Come sfidare la maggioranza" , un volume che ha avuto molto successo tra tutti i consiglieri comunali che si ritrovano sui banchi della minoranza e che spesso hanno difficoltà a farsi rispettare dalla maggioranza.
La nuova edizione è stata molto ampliata e consta di 224 pagine, con moltissime note, una vasta bibliografia, una sitografia e un indice alfabetico.
Ma la ricchezza del libro è data dall'appendice  in cui ci sono tutti i formulati per mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, interpellanze,  richieste, petizioni, emendamenti, come si legge un bilancio ed infine cosa andare a controllare....
Ogni consigliere troverà gli strumenti per cominciare da subito a dare pensieri alla maggioranza.
Lo trovate qui:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/217867/manuale-per-un-consigliere-comunale-di-opposizione-5/

sabato 18 febbraio 2017

IL COMUNE DI SABAUDIA HA AFFIDATO IL CONFERIMENTO A RECUPERO DELLA FRAZIONE DA SFALCIO E POTATURE PER MESI SEI

Sabaudia : per la raccolta della frazione verde si cambia e nelle more dell'affidamento della gara complessiva per la raccolta e lo smaltimento di tutti i rifiuti urbani, affidata alla regione Lazio quale ente aggregatore ai sensi del D.lgs 50/2016 , con la determinazione n. 3 del 31 gennaio 2017 (reg. Gen. n. 215) pubblicata il 18 febbraio il Settore LL.PP. ha affidato per il periodo di mesi sei alla soc. ecologica Pontina con sede in Pontinia, il conferimento a recupero della frazione verde, sfalci e potature.
La scelta, come si legge nelle premesse dell'atto è basata sul fatto che si tratta dell'offerta unitaria più conveniente ricevuta.
La spesa impegnata per sei mesi ammonta ad € 20.168,50 comprensive di IVA per € 1.833,50.



SABAUDIA : SI SCALDA LA CAMPAGNA ELETTORALE

HOGARTH: LA CAMPAGNA ELETTORALE 
Comincia ad entrare nel vivo la campagna elettorale, alcuni ex amministratori che nel corso dell'ultima consiliatura pur essendo stati confinati sui banchi della minoranza ed avendo avuto a disposizione la Commissione vigilanza, non hanno fatto opposizione, ma  si ricordano solo oggi di alcuni gravi problemi come la situazione dell'ex calcetto "Le querce" (un vero e propri danno erariale) o di altri problemi irrisolti come quello delle acque. Ma dei servizi sociali non parla nessuno?
Comincio a leggere i primi attacchi tra i candidati, qualcuno dovrebbe andarsi a leggere i verbali del Consiglio comunale...quando sono state approvate certe delibere dove erano ?
Vedo che cominciano a schierarsi i medici di base e i pediatri di libera scelta con il loro bagaglio di voti, un tempo non potevano presentarsi perché ritenuti incompatibili,  ma ora questo divieto è caduto.    
Però quasi tutti sono molto attenti ad organizzare cene e banchetti per attirare la benevolenza degli elettori; non c'è nulla di male, ma l'importante è che poi le somme spese vengano riportate nella dichiarazione delle spese elettorali. 
Un poco più di concretezza non guasterebbe. 
Mi auguro che il Commissario straordinario seguiti ad adottare provvedimenti per porre paletti al fine di assicurare per l'avvenire che l'amministrazione sia costretta a camminare sui binari della legalità  facendo attenzione agli interessi pubblici ed in definitiva a quelli dei cittadini.


I GRUPPI CONSILIARI REGIONALI RICEVONO CONTRIBUTI PUBBLICI CHE SONO VINCOLATI E CHI LI UTILIZZA NE RISPONDE ALLA MAGISTRATURA CONTABILE

La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale di appello della Sicilia, con la sentenza m.21/2017 ha affrontato il problema della responsabilità contabile dei consiglieri regionali per l'uso improprio dei contributi pubblici che vengano loro attribuiti con gli specifici vincoli ad essi impressi dalla legge; secondo la Corte  l’art. 122, comma 4, della Costituzione non può essere invocato per escludere la giurisdizione del Giudice contabile sugli atti adottati e sui comportamenti tenuti, in tale specifico contesto, dai consiglieri regionali, poiché l’evocata prerogativa dell’insindacabilità, testualmente riferita alle opinioni espresse ed ai voti dati nell'esercizio delle funzioni legislative e di rappresentanza politica in seno al Consiglio Regionale, non può estendersi alle concrete attività di gestione dei contributi finanziari erogati ai Gruppi presso i Consigli Regionali, che a quel novero ristretto di più elevate funzioni certamente non appartengono. Della stessa opinione è anche la Corte di Cassazione.
Si preparano tempi duri per chi anche in altre regioni ha utilizzato con troppa  leggerezza i contributi del gruppo consiliare.

LA MINISTRA MADIA E LA SANATORIA DEI PRECARI

Cresce in questi giorni l'attenzione anche della stampa al problema del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato che in molti casi rischia di perdere il posto di lavoro.
Il problema non è certo nato oggi,  persino un certo Giulio Andreotti era entrato giovanissimo nell'amministrazione finanziaria come "avventizio" per poi essere stabilizzato con una legge ad hoc.
Ora la Ministra Madia nel provvedimento che avrebbe dovuto essere approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri sembra voglia affrontare il problema in modo nuovo.
La prima cosa da fare è cercare di distinguere chi sono i precari da altre situazioni non sempre chiare.
Le Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza n. 4914/2016 hanno affermato il seguente principio di diritto:
”Nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato in caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una pubblica amministrazione il dipendente, che abbia subito la illegittima precarizzazione del rapporto di impiego, ha diritto, fermo restando il divieto di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato posto dall’art.36, comma 5, d.lgs 30 marzo 2001 n.165, al risarcimento del danno previsto dalla medesima disposizione con esonero dall’onere probatorio nella misura e nei limiti di cui all’art.32, comma 5, legge 4 novembre 2010, n.183, e quindi nella misura pari ad un’indennità omnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo ai criteri indicati nell’art.8 legge 15 luglio 1966,n.604.”
Le Sezioni Unite quindi, hanno chiarito  i dubbi interpretativi che ruotano intorno all’art. 36 del Testo unico pubblico impiego (d.lgs. n. 165/2001) secondo il quale in materia di pubblico impiego, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego di lavoratori da parte della PA non determina mai la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ma fonda il diritto del lavoratore al risarcimento del danno. Quindi oltre 200.000 lavoratori potrebbero fa causa allo Stato per ottenere un maxi-risarcimento.
Nello stesso tempo pende sullo Stato la famosa sentenza Mascolo della Corte europea  secondo cui dopo 36 mesi il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato, così come avviene nella gran parte dei paesi europei. In Francia, ad esempio, il rapporto si converte, nel pubblico impiego, dopo sei anni.
nel frattempo il Presidente Mattarella ha firmato  il decreto n. 26/N/2016, con cui  ha disposto l’avvio del processo di stabilizzazione del gruppo di precari presso il Quirinale.
Secondo alcuni nella proposta della Ministra Madia ci sarebbe un piano pluriennale quasi una istituzionalizzazione  del sistema della sanatoria dei precari che addirittura potrebbe riguardare non solo il personale che ha partecipato ad un concorso pubblico, ma addirittura chi "comunque" si è trovato a lavorare in una pubblica amministrazione, anche in virtù di procedure non consentite come la chiamata diretta.
Mi auguro naturalmente che dette notizia siano prive di fondamento, anche se condivido l' esigenza di affrontare il problema di persone che  sono ancora in attesa di assunzione dopo molti anni e qui il fattore tempo è senza dubbio a loro favore.
Un aspetto particolare poi è rappresentato dai precari della scuola che in molti casi hanno superato un pubblico concorso risultando idonei ma che attendono da anni l'immissione in ruolo.
A questo proposito giova  ricordare che secondo la nostra Costituzione al quarto comma dell'art. 97 è scritto che "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge" .
Negli anni recenti abbiamo avuto già molte sanatorie.
Questa sanatoria continuata oramai da molti anni destabilizza i sistema e la sua credibilità intaccando i principi fissati dalla Costituzione e applicati nel vigente testo unico: il D.lgs 165/2001 che prevede specifiche procedure per il reclutamento del personale.
Oltretutto il passaggio a rapporto di lavoro a tempo indeterminato a favore di chi non ha mai fatto un concorso in vita sua escludendo nel contempo (data la limitatezza dei posti a disposizione) chi, pur appartenendo alla stessa classe di età non è stato così fortunato da avere un lavoro senza alcuna selezione, appare molto grave.
Questa corsa sfrenata verso procedure che sono in deroga alle norme oggi in vigore avviene poi senza che nessuno si azzardi a dire una parola nei confronti dei dirigenti che hanno firmato i contratti con il personale assunto in violazione delle norme e sui quali dovrebbe invece ricadere la responsabilità sia dal punto di vista legale che economico.

venerdì 17 febbraio 2017

IL PERSONALE DEL COMUNE DI SABAUDIA VA IN PENSIONE E PUO' ESSERE RIMPIAZZATO SOLO IN PARTE

Il progressivo depauperamento del personale comune dovuto al pensionamento di molti dipendenti potrebbe provocare tra breve la paralisi di molti comuni che, a causa del blocco delle assunzioni non possono provvedere al turn over.
Tra le tante richieste dell'ANCI inevase c'è quella di consentire agli enti locali la sostituzione del 75% dei dipendenti collocati in quiescenza.
Purtroppo nel c.d. decreto milleproproghe questa richiesta non è stata accolta questa richiesta e l'ANCI è intervenuta per sollecitare che il problema venga comunque affrontato.
IL Comune di Sabaudia ha attualmente una dotazione organica di 130 unità, nel 2015 sono stati collocate in quiescenza tre unità ed altre tre nel 2016; dal 1° marzo 2017 è andato in pensione l'unico dirigente e prossimamente altri lasceranno il servizio, ma per il 2017 è prevista solamente l'assunzione di un istruttore amministrativo, di un istruttore contabile e di un istruttore tecnico.
Chi dovrà andare ad amministrare il Comune dovrà porsi il problema della funzionalità del Comune che dovrà fronteggiare le aspettative crescenti dei cittadini con risorse umane molto ridotte. 

L'ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI

Dopo il pensionamento avvenuto nel 2009  dell' unico addetto al cimitero la Giunta decise l'esternalizzazione del servizio e con determinazione n. 3 del 14 gennaio 2009 fu affidato ad una impresa di Sabaudia.  
In data 1° marzo 2010  è stata  pubblicata all'albo  pretorio la  determinazione del dirigente del   Settore  Lavori pubblici n. 19 del 20 gennaio 2010, con la  quale, a seguito di una gara   veniva  affidato il servizio di custodia cimiteriale e di tumulazione delle salme  dal 15 gennaio al 14 luglio 2010  sempre alla medesima impresa.  Nel 2013 risulta che sia stata effettuata una nuova gara, aggiudicata con determinazione n. 70/2013, poi con determinazione n. 25 del 18 febbraio 2016 con cui è  stato nuovamente affidato per un anno il servizio alla stessa società.
Ieri all'albo pretorio è stata pubblicata  la determinazione n. 13 del 16 febbraio 2017 (reg. Gen. n. 208 del 17 febbraio), con cui si dispone l' "estensione" per quattro mesi del precedente contratto al fine di assicurare il servizio nelle more dell'espletamento delle procedure per l'individuazione di un nuovo contraente.
Come per altri casi la scadenza del contratto era nota e si sarebbe potuto e dovuto predisporre quanto necessario per tempo, proprio per evitare la proroga.
E' appena il caso di rilevare che con il termine estensione del contratto di norma viene fatto riferimento a fattispecie diverse che si sostanziano in un’appendice del contratto originario; ci si riferisce a quei casi in cui, durante l’esecuzione del contratto, l’amministrazione committente impone all'appaltatore di aumentare la quantità della prestazione, mantenendo immutate tutte le restanti condizioni economiche ed esecutive già pattuite e fissate nel contratto in vigore. Dunque, vanno annoverate fra i casi di estensione “propria” tutte le estensioni che non danno luogo ad un nuovo contratto, bensì mantengono il contratto attuale, previa modifica di aspetti preminentemente quantitativi.
Nel caso in oggetto più che un aumento della quantità delle prestazioni c'è un aumento della durata dello stesso il che è una cosa differente.
Il riferimento infine al comma 11 dell'art. 36 del Codice degli appalti contenuto nella determinazione appare erroneo in quanto l'articolo in questione è composto di soli 9 commi.
Sarebbe ora che il comune provvedesse a re-internalizzare il servizio.

IL FAMOSO OSPEDALE SPOLVERINI E' DIVENTATO UN PRESIDIO TERRITORIALE

Da ieri il famoso Istituto per la riabilitazione  "Spolverini" di Ariccia non è più un ospedale, i ricoveri sono stati chiusi e l'ultimo paziente dimesso. Ora è un presidio  territoriale.
Ho iniziato lì nel 1976 la mia carriera ospedaliera quando era un Ente ospedaliero specializzato regionale ai primi posti in Italia.
Nella sanità sono cambiate molte cose in questi anni.
Per ricordare la storia e le persone che hanno fatto grande questo ospedale ho preparato un breve documento che potete trovare qui:

https://www.youtube.com/watch?v=hRGNfHhL-vE&feature=youtu.be

giovedì 16 febbraio 2017

LA SALUTE DELLE CITTA' BENE COMUNE

L’ ANCI e con essa i sindaci finalmente si ricordano della sanità e decidono di riappropriarsene presentando all'Unione europea un documento su "LA SALUTE DELLE CITTA' BENE COMUNE".
L' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1948 definiva la salute come “…uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità” e invitava i governi ad adoperarsi responsabilmente, attraverso un programma di educazione alla salute, al fine di promuovere uno stile di vita sano e di garantire ai cittadini un alto livello di benessere. Questo nuovo concetto di salute, dunque, non si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica o all’assenza di malattia ma si amplia, comprendendo gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale. Nel considerare ciò non è più possibile trascurare il ruolo delle città come promotrici di salute. A tal proposito l’OMS ha coniato il termine “healthy city”, che non descrive una città che ha raggiunto un particolare livello di salute pubblica, piuttosto una città che è conscia dell’importanza della salute come bene collettivo e che, quindi, mette in atto delle politiche chiare per tutelarla e migliorarla.
La salute non risulta essere più solo un “bene individuale” ma un “bene comune” che chiama tutti i cittadini all’etica e all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco. Il bene comune è dunque un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e degli amministratori locali che devono proporsi come garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute della collettività sia considerata un investimento e non solo un costo. L'organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali, è in grado di condizionare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative dell'individuo, fattori che dovrebbero, dunque, essere considerati nella definizione ed orientamento delle politiche pubbliche.
La città può offrire grandi opportunità di integrazione tra servizi sanitari, servizi sociali, servizi culturali e ricreativi. Il futuro della sostenibilità dei sistemi sanitari nel mondo non può, però, prescindere dallo studio dei determinati della salute nelle grandi città.
Il documento lo trovate qui:
http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/Depliant%20A4%20Manifesto-la%20salute%20-%20versione%20italiana%206feb2017%20(1).pdf

FINALMENTE UN TAVOLO TECNICO PER IL RISANAMENTO DEL LAGO

Il Commissario straordinario del Comune di Sabaudia dott. Quarto, aderendo alle sollecitazioni pervenute da più parti ha convocato per il 28 febbraio  un tavolo tecnico per l'esame delle problematiche relative al risanamento del lago di Paola.  
Tutte le richieste presentate fino ad ora all'ex sindaco erano state di fatto disattese.
La prima mozione presentata a mia firma nel settembre 2012 mirava ad impegnare il sindaco ad assumere, d’intesa con le altre amministrazioni pubbliche e private interessate, ogni ritenuto provvedimento per :
a) organizzare un sistema di governo delle chiuse del Canale Caterattino, d’intesa con il Consorzio
di Bonifica, al fine di utilizzare al massimo il movimento naturale delle maree per il ricambio delle acque del lago, specialmente nella stagione autunnale, in quella invernale ed in quella primaverile;
b) assicurare la manutenzione ed il dragaggio del Canale Romano e del Canale Caterattino, da parte dei gestori, al fine di permettere la portata massima delle acque;
c) eliminare gli scarichi da parte di abitazioni od esercizi pubblici nel lago;
d) monitorare le caratteristiche delle acque dei canali che affluiscono nel lago per accertare la presenza di sostanze chimiche utilizzate in agricoltura;
e) rendere pubblici i dati del monitoraggio delle acque da parte dell’ARPA;
f) accertare la classificazione delle acque del lago ai sensi del citato D.lgs 530/92 e gli eventuali provvedimenti di competenza presso l’Azienda Unità Sanitaria Locale Latina;
g) chiedere alla ASL Latina di confermare l’esistenza delle condizioni igieniche per la pratica degli sport remieri nelle acque del lago di Paola;
La mozione fu respinta dalla maggioranza, ignorando l'evidenza dei fatti e facendo perdere tempo prezioso.
Una nuova mozione fu presentata nel 2015, ma  benché accolta è poi rimasta lettera morta in quanto non gli è stato dato seguito.
Ora, finalmente, grazie al dott. Quarto si comincia a fare cose concrete e dopo il dragaggio del canale Caterattino arriva convocazione del Mnistero, della regione, dell'Ente Parco, del Consorzio di Bonifica, della società Acqulatina e della proprietà Scalfati.
Mi auguro vivamente che così si possa avviare un effettivo risanamento del lago eliminando tutte le fonti di inquinamento 

IL RISPETTO DEL RUOLO DEI REVISORI DA PARTE DEL SINDACO IN UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Il Consiglio di Stato, sez. V in data 15 febbraio ha pubblicato una sentenza relativa al ruolo dei revisori dei conti e all'obbligo da parte dei Sindaci di rispettare la la loro imparzialità: "...la peculiarità della funzione dei revisori dei conti emerge significativamente dal documento approvato dalla C.o.n.s.o.b. il 5 ottobre 2005, “Principi sull’indipendenza del revisore”, derivato dalla raccomandazione della Commissione europea 16 maggio 2002, per la quale l’indipendenza si esprime nell’integrità e nell’obiettività, la prima garantita dall’alta qualificazione dei soggetti chiamati, la seconda dalla più assoluta imparzialità dell’azione del revisore medesimo; principi ribaditi dall’art. 38 della Direttiva 2006/43/UCE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006, secondo cui gli Stati membri devono assicurare che la revoca e le dimissioni dei revisori legali o delle imprese di revisione contabile possa avvenire solo per giusta causa e non per divergenze di opinione in merito ai contenuti delle determinazioni da prendere.
Si tratta del resto di principi immanenti nell’ordinamento giuridico italiano, visto che l’art. 2399 del codice civile dispone che “Non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall'ufficio: a) coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382; b) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; c) coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d'opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l'indipendenza. La cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori legali e delle società di revisione legale e la perdita dei requisiti previsti dall'ultimo comma dell'articolo 2397 sono causa di decadenza dall'ufficio di sindaco. Lo statuto può prevedere altre cause di ineleggibilità o decadenza, nonché cause di incompatibilità e limiti e criteri per il cumulo degli incarichi”, mentre il successivo art. 2400 aggiunge che “I sindaci sono nominati per la prima volta nell'atto costitutivo e successivamente dall'assemblea, salvo il disposto degli articoli 2351, 2449 e 2450. Essi restano in carica per tre esercizi, e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. La cessazione dei sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il collegio è stato ricostituito. I sindaci possono essere revocati solo per giusta causa. La deliberazione di revoca deve essere approvata con decreto dal tribunale, sentito l'interessato. La nomina dei sindaci, con l'indicazione per ciascuno di essi del cognome e del nome, del luogo e della data di nascita e del domicilio, e la cessazione dall'ufficio devono essere iscritte, a cura degli amministratori, nel registro delle imprese nel termine di trenta giorni. Al momento della nomina dei sindaci e prima dell'accettazione dell'incarico, sono resi noti all'assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre società”.
Anche la normativa in tema di enti locali è ispirata agli stessi principi, giacché l’art. 235, comma 2, del D. Lgs. 17 agosto 2000, n. 267, prevede che “Il revisore è revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dall'art. 239, comma 1, lettera d )” (in termini, C.G.A., 22 ottobre 2015, n. 736).
Proprio in ragione di ciò è stato affermato che “E’ principio immanente in tema di cariche elettivi dei revisori dei conti degli enti locali quello che esclude la necessità del collegamento fiduciario tra organo che elegge ed organo eletto una volta perfezionata la nomina” (Cons. Stato, sez. VI, 8 agosto 2008, n. 3915).

mercoledì 15 febbraio 2017

LA TOPONOMASTICA AL FEMMINILE

Ad Anita Garibaldi è stato intitolato il maggior numero di strade 
Molte città sono attente alla toponomastica al femminile. ma c'è ancora molto da fare.
Di recente la Presidente della Camera on.le Boldrini ha sollecitato l'ANCI a promuovere il riequilibrio di genere nella toponomastica dei Comuni. 
Al riguardo dal sito dell'ANCI apprendiamo che il Presidente Decaro ha risposto facendo presente che : “Molto in questi settant’anni trascorsi dall’introduzione del suffragio universale, è stato fatto in tema di parità. Ma molto c’è ancora da fare per rimuovere gli stereotipi di genere. I Comuni possono contribuire intitolando alle donne scuole, piazze, giardini, strade. Non si tratta di un’operazione di immagine: i toponimi contribuiscono a veicolare la storia e a formare la cultura dei cittadini. Alla fine a creare modelli”.Ha poi aggiunto Decaro “L’associazione ha invitato i Comuni associati ad adottare uno specifico ordine del giorno appositamente predisposto e finalizzato a una politica di genere nella toponomastica, attraverso l’attribuzione dei nomi di donne protagoniste dell’attività politica, culturale, sociale ed economica del territorio alle vie, piazze, giardini, scuole e biblioteche”. L’ordine del giorno predisposto e inviato agli amministratori locali italiani perché l’adottino, riepiloga brevemente la battaglia delle donne per il diritto di voto, il contributo delle prime elette, fin dalle 21 che sedevano nell'assemblea Costituente, preceduto dal ruolo nella Resistenza e seguito dall'esperienza di cittadinanza attiva nella Repubblica. Quindi impegna il Consiglio comunale a “promuovere iniziative, confronti e approfondimenti circa il significato della piena partecipazione di uomini e donne allo sviluppo della comunità e del Paese a 70 anni dal primo voto libero, democratico, a suffragio universale”. Infine sollecita la giunta “ad adottare una politica di genere nella toponomastica attraverso l’attribuzione dei nomi delle 21 donne dell’assemblea costituente nonché di donne protagoniste” nei diversi campi.