Ieri si è tenuto l'atteso Tavolo tecnico convocato dal Commissario straordinario dott. Quarto per esaminare i problemi del risanamento del lago di Paola e per la definizione di un accordo quadro.
Dalle notizie fornite dalla stampa si apprende per prima cosa che c'è stata grande partecipazione in quanto sono intervenuti i rappresentanti del Comune, della Regione Lazio, della Provincia di Latina, dell’Ente Parco, del Consorzio di Bonifica, di Acqualatina e della Proprietà Scalfati e questo è stato un primo segnale positivo di rispetto verso chi aveva convocato l'incontro.
Tra i convenuti mancava solo il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che pure aveva dato immediato riscontro alla mia lettera con cui denunciavo l'inquinamento delle acque superficiali (comprese quelle di transizione dei laghi costieri) e sotterranee.
Non era stato invitato l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) che anche quest'anno ha assegnato alle acque superficiali e sotterranee del parco il bollino rosso.
Tutti hanno concordato sulla necessità di intervenire per aumentare i livello di attenzione e gli interventi per eliminare i problemi riscontrati.
Il Comune dovrà verificare insieme ad Acqualatina se tutte le abitazioni e le attività pagano gli oneri fognari e stanare così sia gli evasori che chi scarica abusivamente.
Da parte di Acqualatina sono state date assicurazioni circa il progressivo allacciamento delle strutture sulla strada lungomare alla rete fognaria anche se questo lavoro procede a rilento in quanto legato all'esito delle pratiche di condono degli abusi edilizi.
L'ente parco da parte sua ha informato di aver avviato la sensibilizzazione degli agricoltori nelle more dell'approvazione del Piano del parco e dei regolamenti, che dovrebbero consentire di avviare la conversione dell'agricoltura da chimica a biologica e in questo senso sono stati già fatti anche degli incontri pubblici con esperti.
Già l'anno passato, dopo che sin dall'inizio della primavera si era manifestato il fenomeno dell'eutrofizzazione; così grazie anche allo spazio dato dalla stampa ala questione la proprietà ha provveduto a togliere le alghe infestanti e così l'estate scorsa non si è assistito alla moria dei pesci a causa dell'anossia, che da anni si ripeteva a causa della decomposizione delle alghe morte. Bastava così poco.
La nuova amministrazione della proprietà del lago, molto sensibile ai temi ambientali ha assunto anch'essa l'impegno a proseguire in questo senso.
Sembra che sia stato confermato il problema già sollevato ne 2012 da me e lamentato anche dall'ex Comandante del Centro sportivo remiero MM dello scarico di acque grigie nel lago dovuto ad allacci abusivi.
I rappresentanti dell'Amministrazione provinciale da parte loro si sono impegnati a verificare disponibilità di fondi per avviare progetti di fitodepurazione. sarebbe opportuno che verificassero anche i troppi pozzi (taluni abusivi) che prosciugano la falda acquifera e favoriscono l'avanzata del cuneo salino.
Già da questa primavera potremo vedere se gli impegni presi saranno rispettati.
Nel complesso sembra che finalmente sia stata una riunione positiva e mi auguro che gli impegni presi vengano rispettati anche dopo le elezioni.
Ma la cosa che a mio avviso è molto importante è stato il riconoscimento attribuito al Comune quale ente promotore e coordinatore del progetto oltre al fatto di accettare il concetto che il lago di Paola è parte di un più ampio bacino e che il suo risanamento è strettamente legato al risanamento dei tutta l'area.
Mi auguro che anche il Comune possa adottare al più presto dei regolamenti sull'uso appropriato dei fitofarmaci come stabilito dal Ministero dell'ambiente del territorio e del mare.
Tra breve i presenti firmeranno un protocollo di intenti per avviare la procedura del contratto del lago.