Dal sito della Guardia di Finanza si apprende che in base protocollo d'intesa relativo ai rapporti di collaborazione tra l'Anac e la Guardia di Finanza firmato nel 2015 tra il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Dott. Raffaele Cantone, ed il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C. A. Saverio Capolupo, sono stati definiti gli ambiti operativi dell'attività di prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione che, su indicazione dell'Autorità, sarà svolta da personale del Nucleo Speciale Anticorruzione del Corpo.
In particolare, sarà verificata la corretta attuazione della normativa di settore nel campo dei contratti pubblici sia da parte delle stazioni appaltanti che degli operatori economici, oltre alle Società organismo di attestazione.
Inoltre, su richiesta del Presidente dell'Anac, saranno effettuati riscontri mirati per la verifica dei presupposti per l'applicazione delle misure in materia di temporanea e straordinaria gestione delle imprese ai sensi dell'art. 32, del D.L. 90/2014, nonché analisi a supporto delle istruttorie relative alle procedure di rilascio del rating di legalità alle imprese.
Infine, in tema della prevenzione della corruzione, la Guardia di Finanza verificherà il rispetto della normativa di settore da parte delle Pubbliche Amministrazioni, degli enti pubblici territoriali e non economici, nonché delle società a partecipazione pubblica e degli enti di diritto privato in controllo pubblico.
Da quanto si apprende da ItaliaOggi dal 1° marzo al 10 settembre, in via sperimentale, in quattro regioni (Calabria, Puglia, Sicilia, Campania) parte l’applicativo Mo.Co.P. (monitoraggio contratti pubblici) messo a punto dalle Fiamme gialle per sorvegliare i contratti pubblici. La banca dati è il frutto del progetto di collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
L’obiettivo è quello di concentrare e rendere consultabili gli appalti aggiudicati dalle diverse stazioni appaltanti pubbliche e in questo modo sviluppare le analisi di rischio e di contesto. Confluiranno in questa nuova piattaforma, tra l’altro, dati dell’anagrafe tributaria, di Infocamere, della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
Dopo la sperimentazione il sistema sarà esteso alle altre regioni.
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