Il 2 marzo presso l'ex ufficio postale di Sabaudia oggi intitolato all'arch. Mazzoni che lo progettò, sarà presentato il mio "Manuale per le case della salute".
Parteciperanno la sen. Nerina Dirindin, componente della commissione igiene e sanità del Senato e il dott. Rino Giuliani, responsabile del dipartimento politiche sociali e sanità dello SPI-CGIL di Roma e del Lazio.
Nonostante gli anni trascorsi da quando in Italia è stato adottato il primo provvedimento per l’avvio delle Case della salute questo tipo di strutture in alcune regioni fatica ancora a partire per una serie di problemi e, anche quando vengono aperte, si verificano difficoltà operative, dovute ad una serie di motivi.
La situazione economica del Paese e gli ulteriori tagli già previsti e prevedibili verso il Servizio Sanitario Nazionale minacciano di portare un nuovo colpo gravissimo all'assistenza sociale, ma anche a quella sanitaria, vanificando tutti i tentativi di integrazione.
Per dichiarati motivi finanziari è stato ridotto progressivamente il numero delle ASL e ci troviamo sempre più di fronte ad organizzazioni fortemente globalizzate che per sopravvivere hanno necessità di decentrare funzioni e potere alla dirigenza locale che talora viene caricata di responsabilità che non sempre è preparata ed attrezzata a ricevere.
Solamente con una gestione moderna ed intelligente e una adeguata formazione del personale (dirigenza, quadri e operatori), le Case della salute potranno affrontare le difficoltà, senza chiedere nuove risorse ed è per questo che occorre utilizzare moderne tecniche di management, facendo crescere la formazione anche dei quadri su queste tematiche.
Con questo testo ho inteso fornire uno strumento a chi è chiamato, a vari livelli a pianificare, programmare, organizzare e gestire le Case della salute.
Gli aspetti della pianificazione, della programmazione e della organizzazione sono fondamentali per poter consentire una corretta gestione a chi avrà l’incarico di direzione di una Casa della salute.
Una pianificazione sbagliata, una inadeguata analisi della situazione e dei bisogni della popolazione, uniti ad una insufficiente organizzazione potranno esporre chi è chiamato a lavorare nelle case della salute a gravi problemi che non potrebbero non essere risolvibili con la naturale disponibilità degli operatori.
Dalla mia profonda convinzione che le Case della salute possano essere veramente quella struttura intermedia e di prossimità che finora è mancata nel nostro Sistema Sanitario Nazionale è nato il mio impegno su questo tema.
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